GRAZZANISE- La nuova miccia sarebbe partita da una minaccia di Parente al vigile Florio

 

Prof. Raffaele Raimondo

cronista free lance

Via A.Diaz, 33

81046 GRAZZANISE (Caserta)

tel 0823-96.42.12 – 340-500.67.64

e-mail: raffaeleraimondo1@virgilio.it               COMUNICATO-STAMPA del 10 aprile 2010

GRAZZANISE: SI RIACCENDE SCONTRO TRA EX SINDACO E POLIZIA MUNICIPALE

                            Denunciato ai Carabinieri l’episodio raccontato anche in un comizio a Brezza

 (Raffaele Raimondo) – Vincere? Stravincere! Questa sembra la filosofia prevalente nella mente del consigliere comunale Parente. E non nel senso di enfatizzare vieppiù lo scarto in voti rispetto alla lista Nuovi Orizzonti, né di caricare la vittoria di quello sciame di sfottò (che è pure fisiologico nelle competizioni stracittadine), bensì di giungere a minacciare un vigile urbano fino a sfidarlo ad un “incontro fuori paese”. E’ quanto si deduce dal comunicato che oggi, 10 aprile 2010, l’operatore della Polizia Municipale (PM) Giuseppe Florio ha girato ai giornalisti locali, per fornire pubblicamente la sua versione di un increscioso fatto verificatosi una settimana fa e ripreso, nella serata di venerdì 9, durante un comizio svoltista annunciato come manifestazione di ringraziamento al “popolo sovrano”. Ciò che ha dichiarato Florio nella nota ha dell’incredibile e dell’irripetibile in ordine alle parole volgari che avrebbe pronunciato chi ha governato Grazzanise per un doppio mandato, periodo in cui ha perfino fatto approvare lo scioglimento del Corpo di PM, salvo poi a ripristinarlo su sentenza del Tar Campania. Le offese personali -di cui Parente si è sempre seccamente lamentato quando son state rivolte da altri a se stesso ed ai suoi familiari- stavolta hanno avuto come bersaglio il Florio che le ha ricostruite ad una ad una e davvero appaiono irriferibili. Si dice perfino che siano stato oggetto di denuncia ai Carabinieri e che, tenendo conto che il vigile offeso sia pubblico ufficiale, abbiano addirittura rilevanza penale. Il paradosso velenoso non sarebbe però racchiuso soltanto in quegli impropèri. Infatti, l’ex primo cittadino avrebbe addirittura ammonito il figlio Pietro, oggi neosindaco del paese, con questo avvertimento riferito nella nota: “Questi sono miei nemici e lo saranno sempre e gliela farò pagare e saranno anche tuoi nemici, li devi comandare. Questi mi hanno denunciato e lo faranno anche con te”. Vincere? Stravincere! Un brutto modo di ricominciare ad amministrare, dopo la tornata elettorale e dopo la terza vittoria de La Svolta. Un dilemma che si ripropone, forte, al primo cittadino adesso in carica: sarebbe proprio il padre -secondo vari osservatori del paese- il vero “tallone d’Achille”, per la sua veemente esuberanza, per la sua strutturale indisponibilità ad accettare confronti aperti e decisioni provenienti dal basso o dall’alto. Sono notissime le sue discutibilissime performances risalenti ai tempi in cui apparteneva ad An. Restano a tal punto note le innumerevoli polemiche (spesso sterili), di cui si è reso infelice protagonista negli anni scorsi, che ci si dovrebbe sorprendere del contrario. S’è mostrato “agnellino”, durante la campagna elettorale in cui ha “imposto” il figlio candidato a sindaco perdendo all’unisono la fiducia di tre assessori e quando ha avuto fondato timore che la sua Svolta avrebbe potuto registrare un esito sfavorevole delle urne, ma non ha esitato a reindossare i suoi abituali “vestiti” allorché è riuscito a rideterminare le condizioni per riottenere il consenso della maggioranza del “popolo sovrano”. Con tali precedenti, saranno certamente in molti a voler osservare di persona la sostanza ed il tono degli interventi che si leveranno venerdì prossimo 16 aprile quando, alle ore 16,30, si insedierà il nuovo civico consesso.

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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