GRAZZANISE – SANTA MARIA LA FOSSA QUOTIDIANI E RIVISTE – UN MIRAGGIO

di Peppino PASQUALINO

     Nella giornata di ieri l’informazione si è fermata a causa di un disservizio, l’unica edicola funzionante nel triangolo <Santa Maria la Fossa – Brezza – Grazzanise>, anche se soltanto per un certo tipo di stampa, non ha potuto distribuire i quotidiani per mancata fornitura degli stessi. E qua si allarga una ferita già alquanto aperta e che nessuno cerca di medicare, curare, sanare: la scarsa distribuzione di quotidiani e, cosa ancora più grave, il disinteresse generale nei confronti del disservizio.

     A Santa Maria la Fossa sono distribuiti soltanto alcune testate giornalistiche: Corriere della Sera, Repubblica, il Mattino (edizione Caserta), Cronache di Caserta, Avvenire, il Sole 24 ore, Il Fatto Quotidiano, Libero, il Giornale, questi ultimi restituiti al mittente quotidianamente perché non li compra quasi nessuno. La cosa più vergognosa, tra l’altro denunciata in più di una occasione al distributore di zona presente a Teverola, è che non viene distribuita alcuna copia de’ il Mattino edizione Napoli e tanti altri che potrebbero interessare il lettore locale.

     Fin qua la situazione sembrerebbe riparabile per sommi capi, invece diventa davvero grave nell’altra cittadina del basso Volturno: Grazzanise e le sue frazioni di Brezza e Borgo Rurale Appio. Settemila abitanti privati di ogni forma di informazione, almeno se consideriamo la carta stampata, che aggiungendosi ai tremila di Santa Maria la Fossa costituiscono una bella fetta demografica in seno all’area geografica del basso Volturno. E’ vero che oggi le TV, la radio, internet, i social bombardano i cittadini da tutte le parti con le notizie (spesso false) ma la carta stampata, i settimanali, le campagne di informazione libraria, cinematografica, teatrale, musicale rivestono un ruolo dal fascino e completezza unica e irripetibile.  

     La problematica potrebbe sembrare del tutto marginale, specialmente in questo lungo periodo della pandemia, ma se si riflette bene si scovano preoccupanti vuoti nella sensibilità popolare; vuoti che fanno emergere ancora un’altra negatività: l’insipienza giovanile al confronto della carenza informativa, quella fetta di popolazione sempre più presente sui social con la testa <incoronata d’alloro> ma che, nei fatti, non è capace di alzare la voce a proposito di una tematica tanto importante. L’informazione è alla base della democrazia, è uno degli ingredienti più importante per fare lievitare i passaggi storici, è un elemento determinante per la crescita sociale, in quanto piattaforma ideale per il confronto, il dibattito, lo sviluppo delle idee.

     Dalle forze politiche (dove sono?, ndr), sindacali (dove sono?, ndr), culturali (dove sono?, ndr) non giunge alcun segnale, tantomeno dagli enti locali che dovrebbero stimolare il dibattito popolare ed esortare la cittadinanza alla crescita culturale anche attraverso la lettura dei quotidiani.

     … Mica saranno tornati i tempi di Totò di <Miseria e nobiltà?>: …… <viva l’ignoranza…mi raccomando, se ha i bambini, non li mandi a scuola!>         

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *