GRAZZANISE: SI CELEBRA IL 70° ANNIVERSARIO DELLA REPUBBLICA ALL’ISTITUTO COMPRENSIVO

GRAZZANISE Il m.llo Luigi De Santis durante una lezione all'Istituto comprensivoLa giurista Mara ScatignoIl generale di Brigata Giuseppe Faraglia in primo piano

Il 2 giugno 1946 gl’Italiani chiusero il tempo della Monarchia sabauda
GRAZZANISE: SI CELEBRA IL 70° ANNIVERSARIO DELLA REPUBBLICA ALL’ISTITUTO COMPRENSIVO
Gli alunni di scuola secondaria di 1° grado a colloquio con autorità civili e militari

GRAZZANISE (Raffaele Raimondo) – Il 70° Anniversario della Repubblica Italiana sarà onorato degnamente all’Istituto comprensivo guidato dalla dirigente scolastica Roberto Di Iorio. La pensosa festa avrà inizio alle ore 10,10 di mercoledì 1° giugno nell’aula magna dell’edificio di Via Battisti, dove si riuniranno alunni/e delle classi terze di scuola secondaria di 1° grado del plesso centrale e dei periferici di Brezza e Santa Maria la Fossa, subito cantando tutti insieme l’Inno nazionale. Comincerà così il significativo meeting culturale alla cui organizzazione ha collaborato il Cocevest (Comitato per la celebrazione degli Eventi storici) fondato a Grazzanise nel 1996. “Le istituzioni in viaggio da settant’anni sui binari della Costituzione”: questo il titolo impresso alla manifestazione che sarà entusiasticamente salutata dalla medesima dirigente, dai sindaci-medici di Grazzanise e Santa Maria la Fossa, Vito Gravante e Antonio Papa, dal comandante della locale stazione dei Carabinieri, Luigi De Santis, e dal colonnello della Guardia di Finanza Giuseppe Verrocchi. Fra gioiose marce d’ordinanza e canti, la giusta ed opportuna memoria del Referendum del 2 giugno 1946 (che chiuse il tempo della Monarchia sabauda) entrerà nel vivo coi dialoghi che le classi avranno con la giurista Mara Scatigno, sul tema “Diritti e doveri del cittadino: norme e sanzioni”, e poi col generale di Brigata Giuseppe Faraglia, comandante del Centro addestramento volontari dell’Esercito italiano, che tratterà de “Le Forze Armate a garanzia della Pace”. Eppure, a sorpresa, questi due approfondimenti, fra storia e cronaca, potrebbero essere preceduti da un altro intervento colloquiale finalizzato a riconoscere ed esaltare “L’impegno delle Forze dell’Ordine al servizio della Costituzione”. Tripudio di tricolori per la circostanza celebrativa che è stata preceduta da incontri informativi che il Cocevest ha riservato a studenti e studentesse, affinché avessero chiare nella mente e nel cuore le fasi che condussero alla storica inversione di tendenza: tutto ciò anche visionando filmati che narrano dell’ascesi e della caduta del Fascismo (1922-1945), dell’epopea che fu chiamata Resistenza, del predetto Referendum del ’46 e dei lavori dell’Assemblea costituente che portarono all’entrata in vigore, il 1° gennaio 1948, della nostra Legge fondamentale.
Almeno qualche considerazione s’impone. L’Ic di Grazzanise nel suo Ptof (Piano triennale dell’offerta formativa) ha previsto, a ragion veduta, di non far passare sotto silenzio l’importante ricorrenza e il Cocevest, nel solco della sua mission, è stato ben lieto di offrire il suo contributo: un tandem che dovrebbe ripetersi nel tempo, al fine di sensibilizzare i giovanissimi sul significato di tutte le Feste civili che tramandano i sacrifici di quanti hanno lottato, sovente al prezzo del sangue, per la libertà, l’uguaglianza, la giustizia. Infatti “indagare sul passato, per comprendere meglio il presente e progettare adeguatamente il futuro” non è solo uno slogan, ma un dovere formativo cui gli adulti non possono e non devono sottrarsi. Purtroppo l’impresa non è facile, atteso che le forze dell’ignoranza e della violenza di qualunque genere continuano a contrastare il cammino di civiltà che comunque prosegue. Non importa il numero, esiguo, di coloro che generosamente si dedicano a questa grande avventura informativa ed educativa. E’ importante, per converso, che le fiaccole della speranza, dell’entusiasmo e dell’impegno, per quanto sempre agitate dai vènti dell’oscurantismo, rimangano accese, nella prospettiva di nuove grandi fiammate di progresso e di democrazia.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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