GRAZZANISE: SPORCHI INDIANI, RIMANETE A PIEDI !

Prof. Raffaele Raimondo

cronista free lance

Via A.Diaz, 33

81046 GRAZZANISE (Caserta)

tel 0823-96.42.12 – 340-500.67.64

e-mail: raffaeleraimondo1@virgilio.it                              COMUNICATO-STAMPA del 16 ottobre 2010

                                  Avviene sulla linea 77 dell’Acms: Caserta-Pinetamare

 

                                    Le “fughe omissive” di qualche autista frettoloso e, forse, razzista

 

GRAZZANISE – Sembra ineluttabile che Grazzanise e, probabilmente, l’intera zona del Basso Volturno siano condannati a rimanere, in tutti i sensi, fanalino di coda del casertano. L’ultima vicenda che la cronaca vuole registrare ha dell’incredibile, del grave incredibile: sabato 2 ottobre e, poi, giovedì 7 e giovedì 14, l’autobus dell’Acms – in partenza da Caserta alle ore 19,30 e diretto a Pinetamare – di passaggio per Grazzanise intorno alle 20,20 non ha fatto salire a bordo alcuni indiani in attesa alla regolare fermata. Con la conseguenza, oltre la giusta indignazione, che i tapini, la prima volta son rimasti ad attendere fino alla corsa delle 22 e nella reiterata impossibilità di salire sul mezzo pubblico,hanno deciso di arsela a piedi, giungendo nella fattoria lungo la sp 333, dove lavorano, nientedimeno che alle 23. La segnalazione del disservizio, imputabile a qualche autista frettoloso e forse razzista, è stata esternata ieri mattina per via breve alla sede di Caserta dell’azienda commissariata che ha in concessione, fra le numerose linee,anche la 77 attiva sul tratto

“Caserta-Capua-Grazzanise-Cancello A.-Castelvolturno-Pinetamare”. Impossibile avere al telefono il dirigente del movimento tecnico, sicché non potendo parlare col dott. Passeri né con altri, abbiamo perfino chiesto di conversare con un usciere, ma per fortuna ha risposto il responsabile del personale, dott. Cardillo, che ha ascoltato attentamente il racconto, impegnandosi a far luce e a dar riscontro degli eventuali provvedimenti. A distanza di oltre ventiquattr’ore, silenzio totale. E, allora, in una nazione civile -o, più realisticamente, in questo lembo meridionale in cui s’incrociano tutti i vènti contrari al buon vivere civile- non resta che affidare alla stampa la denuncia, giacché gli organi di controllo delle imprese cui certi servizi di interesse generale sono stati assegnati procedono con estrema lentezza, quando lo fanno, a mettere le cose in chiaro e a sanare ferite magari da tempo aperte. E’ appunto il caso dell’Acms, costretta a fronteggiare insistenti fasi di poderose crisi al punto che sopravvive commissariata, e dunque non proprio prontissima a prendere in considerazione”quisquilie” come la “fuga omissiva” di questo o quel conduttore. C’è di più: gli studenti, come le operaie di quella che un tempo era la fiorente Italtel Telematica di Santa aria Capua Vetere, si sono “attrezzati” ricorrendo ad imprese private che li accompagnano ogni mattina agli istituti scolastici di Capua e, tutti i giorni, dopo l’una del pomeriggio, se si circola nei pressi del”Pizzi”, trovi molti pullmans in attesa della massa studentesca. Quindi, pubblico “sgangherato” e privato “sostitutivo” anche nel settore del trasporto su gomma e solo su quello, perché finora Grazzanise non ha mai visto una strada ferrata, sia per treni delle ex FF.SS. che per quella metropolitana leggera della quale da anni si parla soltanto. E i sindaci dei Comuni del Basso Volturno quante lettere e pressioni hanno fatto, intanto, arrivare, proprio in questi stessi anni, all’efficientissima Acms?

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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