I”DOGON” IL MISTERO DI SIRIO (LA STELLA “CANE”) E L’UOMO PESCE “NOMMO”…

di Emilia D’Ambrosio

Ferragosto, si sa è una ricorrenza romana istituita da Augusto, per celebrare la fine della calura estiva, ma anche per scongiurare, con fuochi e falò propiziatori, i “mali” che attanagliavano l’uomo con l’avanzare della stagione buia.
Non molti sanno però che in questa festa, alcune celebrazioni a noi note, come la festa dell’ Assunzione della Vergine, risalirebbe, in verità, al culto egizio della dea Iside, vergine e moglie di Osiride, madre di Horus, a cui viene associata una stella, l’ astro nascente Sirio, anima della dea, e Sole dietro il Sole…
Visibile soprattutto in questo periodo come la Stella più luminosa del celo.
La stella Sirio, esotericamente parlando, sta a simboleggiare ciò che si identifica come la fonte di tutte le fonti della conoscenza universale e “trasversale”.
È stato stimato che questa stella sia all’incirca 2.4 volte più grande del nostro Sole, ma il mito ha radici ancora più profonde che affondano nell’ antica popolazione dei Dogon, presenti ancora in Africa occidentale, in una zona detta Mali, in cui vi è una testimonianza dettagliata, basata su una conoscenza molto antica di tale astro, risalente a circa 2500 anni a.C.
Essi, infatti, affermano che tali conoscenze derivino dagli antichi eroi detti “Nommo”, creature dalla coda di pesce provenienti da Sirio, detta anche Stella delle acque…
Negli anni ’30, un antropologo francese andò a vivere con i Dogon, in cui si integrò talmente bene che i saggi della tribù vollero, per la prima volta, rivelare ad uno straniero i segreti della loro provenienza, solitamente svelati unicamente agli iniziati locali, così lo studioso ebbe modo di apprendere la dettagliata cosmologia dei Dogon, che implicava conoscenze astronomiche talmente avanzate da sembrare impossibili appartenere ad un popolo che ignorava l’uso di strumenti tecnologici avanzati per l’osservazione dell’universo.
Essi affermavano infatti che Saturno fosse perennemente avvolto da un velo, un alone, dimostrato ed illustrato inequivocabilmente da un anello, mentre Giove fosse circondato da quattro corpi celesti, quelli che noi identifichiamo come le 4 lune ( Io, Europa, Ganimede e Callisto).
Un’altra sorprendente osservazionedi questo popolo è il sostenere che la stessa Sirio fosse circondata da altre due stelle piu piccole: Sirio B e Sirio C, di cui la prima, una nana bianca, con massa molto pesante, la cui orbita durasse 50 anni di percorrenza.
Molti restano scettici su queste teorie, avallando tesi senza alcun fondamento plausibile, a fronte del fatto che vi sono prove che rafforzano la storia dei Dogo, infatti su alcune tavolette archeologiche vi sono raffigurati uomini, i
“Nommo”, signori delle acque, da cui gli stessi locali affermano di essere discendenti diretti, e di aver appreso da loro le suddette informazioni, alcune confermate dalla scienza solo di recente.
Da notare le varie similitudini apparse nei secoli, nelle varie culture, come quelle sumere e protocristiane, con evidente similitudine alla tiara papale…

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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