IL CONTRATTO DI FIUME, UN OTTIMO STRUMENTO PER SALVAGUARDARE E VALORIZZARE IL VOLTURNO.

 

Si allarga la mobilitazione delle istituzioni e dell’opinione pubblica intorno al progetto di contratto di fiume, avviato a Capua con un apposito manifesto del comune, che è al vaglio degli altri enti locali e delle associazioni del terzo settore. In questi giorni vi sono state significative adesioni al Manifesto d’Intenti proposto dal Sindaco di Capua da parte dei seguenti comuni: Caiazzo, Castelcampagnano, Castel di Sasso, Formicola, Piana di Monteverna e Pontelatone, a cui si stanno per aggiungere anche Cancello Arnone e S. Maria la Fossa. Molto significativa anche la partecipazione del Consorzio di Bonifica,a cui si affiancano alcuni dipartimenti di Unicampania ed associazioni del Forum Terzo Settore.                                                                                           Come si legge nella delibera: “Il  Manifesto ha il fine di avviare un percorso partecipato e condiviso con i principali enti e soggetti portatori d’interessi del bacino DEL FIUME VOLTURNO, ovvero con  coloro che siano portatori di interessi in tema di salvaguardia delle acque del fiume Volturno, e di dare avvio ad un Comitato Promotore che conduca alla sottoscrizione di un “Contratto di Fiume Volturno”. Quest’ultimo atto consente la conoscenza delle dinamiche, delle problematiche e delle potenzialità del territorio d’indagine per attivare azioni, politiche e strategie di prevenzione del rischio idraulico e di valorizzazione delle risorse socio-economiche, paesaggistiche e ambientali”. Si tratta di uno strumento che mira a raggiungere gli obiettivi delle Direttive Europee sulle Acque  (2000/60/CE) e sulle alluvioni (2007/60/CE) supportando e promuovendo politiche ed iniziative volte a consolidare comunità fluviali resilienti, riparando e mitigando, almeno in parte, le pressioni dovute a decenni di urbanizzazione sregolata. Dal contratto possono discendere grandi opportunità per accedere a fondi regionali, nazionali ed europei.Il Contratto di fiume è un accordo tra soggetti che hanno responsabilità nella gestione e nell’uso delle acque, nella pianificazione del territorio e nella tutela dell’ambiente. Si tratta di uno “strumento volontario di programmazione strategica e negoziata che persegue la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo locale”.

Come è stato ribadito da più parti, ora è necessario che quanto prima, compatibilmente con le restrizioni legate all’emergenza Coronavirus, si costituisca un gruppo di lavoro formato dalla Regione Campania, Autorità di bacino dei fiumi Liri, Garigliano e Volturno, Università, Provincia di Caserta, Comuni aderenti, Consorzi di Bonifica, Forum del terzo settore, Parti sociali ed Associazioni ambientaliste finalizzato allo studio delle criticità, delle peculiarità e delle potenzialità del bacino idrografico del fiume Volturno. Infatti, il fiume Volturno è una straordinaria risorsa per il nostro territorio e gli interventi prioritari devono riguardare la depurazione delle acque, la realizzazione di opere che mitigano gli effetti di alluvioni, opere di canalizzazione a scopo irriguo, realizzazione di spazi dedicati esclusivamente alla ricerca scientifica ed alla conservazione della straordinaria quantità di biodiversità del nostro bacino fluviale, la realizzazione di spazi per attività ludico sportive e di divulgazione scientifica (piste ciclabili, impianti di pesca sportiva, impianti di canottaggio, musei del fiume e sale proiezione documentari, ecc.).

Tutto ciò è realizzabile anche con la collaborazione dei singoli cittadini che attraverso “PATTI DI COLLABORAZIONE”, eccezionale strumento di partecipazione condivisa, possono contribuire alla manutenzione delle infrastrutture realizzate attraverso il Contratto di Fiume Volturno. Come sostiene il consigliere comunale di Piana di M.na Andrea Mongillo (Presidente Confederdia Campania): “La strada del dopo emergenza Coronavirus può essere tracciata da un GREEN NEW DEAL che deve creare uno sviluppo economico locale che difenda e salvaguardi le risorse naturali dalle distruttive speculazioni. In questo scenario li “Contratto di Fiume” è a pieno titolo uno dei tanti percorsi virtuosi percorribili”. Tenuto conto delle potenzialità di questo strumento ed avendo riscontrato che il bacino idrografico del Fiume Volturno presenta varie criticità dovute ad inquinamento – come emerge da vari rapporti Arpa Campania – scarsa presenza di opere idrauliche per mitigare esondazioni nel tratto che va da Castelcampagnano a Capua (come riportato in relazioni dell’Autorità di Bacino)  e conoscendo le grandissime potenzialità che il bacino idrografico del Fiume Volturno offre, ha invitato i comuni dell’area Caiatina,  dell’area del Monte Maggiore  ed il Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano ad aderire   al Manifesto per avviare le procedure per il Contratto di fiume.

L’adesione massiccia degli Enti può contribuire a sviluppare progetti che porterebbero alla realizzazione di opere come impianti di depurazione, canalizzazioni per l’irrigazione, vasche per mitigare le esondazioni, spazi dedicati alla fruizione sportiva e ludica  delle zone fluviali, beneficiando di finanziamenti Europei e Nazionali. Va sottolineato che questo strumento è molto usato in Francia, Belgio e Spagna, in Italia troviamo Contratti di fiume in Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna dai quali esportare buone pratiche e politiche che valorizzino la risorsa fiume. Con questo strumento e con il progetto che verrà proposto alla Regione Campania per i finanziamenti, il Fiume Volturno potrà essere valorizzato come sicuramente merita, essendo il fiume più lungo del Sud Italia, essendo di vitale importanza per l’agricoltura e l’ambiente, essendo una riserva ricchissima di flora e fauna (airone, martin pescatore, falco pescatore, cicogna, gallinella d’acqua,  gambero di fiume, carpa, tinca, cavedano, barbo, alborella, pesce persico, pesce gatto, trota, scardola, carassio, anfibi e rettili)  assolutamente da tutelare e preservare dall’inquinamento, dalla devastazione  e dall’estinzione ed  avendo una grande rilevanza storica per la provincia di Caserta e l’intera Italia.                    Pasquale Iorio                                               

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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