Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, Antonio D’Angelo, festeggia il trentesimo anniversario della presenza nella Scuola casertana.

pScognamiglioVFarinaDangeloAntonio D’Angelo è da trent’anni impegnato nella amministrazione di istituti scolastici della Provincia di Caserta, ed attualmente ricopre il ruolo di Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (qualifica prevista dal 1 settembre 2000 con la Legge Bassanini sull’autonomia delle Scuole) del Convitto Nazionale “Giordano Bruno” di Maddaloni, dove ha assunto servizio per la prima volta dal 1 settembre 1993 al 31 agosto 2000 per ritornarci la seconda volta il 1 settembre 2007 ad oggi.

I trenta anni 30 anni di impegno e servizio alla Scuola della Provincia di Caserta iniziano il 1 settembre 1982 con un incarico al I° Circolo di San Felice a Cancello, per poi passare a Valle Agricola, a Capriati al Volturno, a seguire abbiamo un incarico a Marcianise, ancora ad Orta di Atella e dal 1 settembre 1993 a Maddaloni tra il Convitto Nazionale “Giordano Bruno”ed il Liceo Scientifico “N. Cortese” dal 1 settembre 2000 al 31 agosto 2007.

Al Liceo Scientifico “N. Cortese” di Maddaloni, dei sette della permanenza ben cinque li ha trascorsi  al fianco del Dirigente Scolastico Prof. Michele Vigliotti oggi Rettore Dirigente Scolastico del Convitto Nazionale “Giordano Bruno” dal 1 settembre 2013.

Precedentemente all’affiancamento del neo Rettore prof. Vigliotti va ricordato la forte e proficua collaborazione con il predecessore di Vigliotti, il compianto Rettore dott. Ciro Pascarella, venuto a mancare prematuramente lo scorso il 12 febbraio.

Il prof. Ciro Pascarella, si ricorda, è stato il primo ed unico maddalonese nella più che centenaria storia del Convitto Nazionale “Giordano Bruno”, di cui il ricorda va al 1807, a ricoprire il prestigioso ruolo di Rettore. Si ricorderà che prima del trasferimento a Maddaloni il 1 settembre 2011 il prof. Pascarella era Rettore del Convitto Nazionale “Tasso” di Salerno.

Parlare del Direttore D’Angelo, e questo è palese a tutti, vuol dire parlare della Monumentale opera francescana che il medesimo, per il ruolo istituzionale ricoperto, dirige.

La struttura, si ricorda, oltre che delle attività semiconvittuali che rappresentano un “fiore all’occhiello” per il territorio, è dotato di Scuola Primaria, Scuola Secondaria di Primo Grado e doppio indirizzo di Scuola Secondaria di Secondo Grado (Liceo Classico e Liceo Classico Europeo).

Antonio D’Angelo, figlio di un illustre rappresentante maddalonese, col. Stefano D’Angelo, Classe 1920 nato a Montedecore, arruolatosi in Marina a 16 anni diplomato al Conservatorio Musicale di Napoli negli anni 60 ha diretto la Banda Musicale della Marina Militare Italiana. La presenza del “mare” è una costante per Antonio D’Angelo, infatti, lo stesso è nato nell’Isola della Maddalena, in provincia di Sassari, mentre la madre, Maria De Donato, era di Taranto, altra Città marinara.

E’ particolarmente interessante il legale tra D’Angelo padre e figlio, per il quale il primo è stato da sempre una “guida” ed un esempio da seguire, nonostante la prematura scomparsa. Infatti, al tempo Antonio D’angelo non era ancora trentenne.

D’Angelo entra a far parte della struttura scolastica maddalonese con l’anno scolastico 1982/83 e da qui con l’attuale anno scolastico 2012/2013 il suo trentesimo anniversario di presenza.

L’occasione sarà celebrata con una cerimonia che si terrà venerdì sera 27 settembre 2013 nei locali del monumentale convitto maddalonese dalle ore 19,30. Alla stessa prenderanno parte numerose le Autorità Civili, Politiche, Scolastiche, Militari e Religiose presenti sul territorio.

D’Angelo è noto per essere una persona seria, pacata, disponibile, intelligente, equilibrata, elegante nel fisico e negli atteggiamenti rappresentando a pieno lo stile dell’”eleganza militare” ereditata dal padre.

Per avere una idea degli attestati di stima è sufficiente visitare il suo ufficio, con accesso nell’immenso e maestoso salone della struttura convittuale maddalonese, posto, di fronte la porta d’ingresso del medesimo.

L’affresco che troneggia sopra l’ingresso di Antonio D’Angelo è quello di papa Giulio II, noto come “il Papa guerriero” oltre ad essere uno dei più celebri pontefici del Rinascimento, infatti, la fama di Giulio II è indissolubilmente legata a progetti artistici che portò avanti, facendosi mecenate di alcuni dei più grandi artisti di sempre e offrendo loro la possibilità di creare opere che sono entrate nei capolavori dell’arte occidentale.

Ebbene, va detto ed è riconosciuto da tutti, come la valorizzazione del Monumentale Convitto Nazionale “Giordano bruno” in questi anni è intensificata proprio dalla “volontà” e dall’impegno di Antonio D’Angelo, sempre pronto ad ospitare eventi di prestigio e di valorizzazione del territorio nonché di tematiche di forte rilievo per una crescita socio culturale ed economica della terra maddalonese.

In più occasioni e pubblicamente ad Antonio D’Angelo è stato riconosciuto il merito per essersi prodigato nella valorizzazione di occasioni ed eventi promuovendo la realizzazione degli stessi nella struttura monumentale. Eventi di notevole risonanza con presenze di Alte Istituzioni Civili, Religiose, Politiche, Militari e Scientifiche hanno caratterizzato interessanti pagine della cronistoria del Convitto Nazionale “Giordano Bruno”  di Maddaloni. Momenti da fare invidia agli anni pre unitari prima e pre repubblicani poi.

Non va dimenticato l’impegno di Antonio D’Angelo, anche a mezzo stampa, nel rivendicare il diritto alla Scuola ed alla Città di Maddaloni, del complesso monumentale convittuale rientrato negli elenchi che lo Stato intende alienare per fare cassa.

Altro merito da riconoscere ad Antonio D’Angelo è l’aver consentito la crescita della platea scolastica , delle strutture tecnologiche e della didattica delle realtà scolastiche facenti capo al Convitto Nazionale “Giordano Bruno” di Maddaloni.

D’Angelo, quale leader capace di motivare e raggiungere il risultati anche senza o con poche risorse, forte della sua persuasione, con il coinvolgimento pieno del personale a lui facente capo, in questi anni, anche con il ricorso a finanziamenti per lo sviluppo didattico e tecnologico, ha consentito alle strutture annesse agli indirizzi del Convitto Nazionale “Giordano Bruno” di Maddaloni di essere punto di riferimento è valida Istituzione presso cui i genitori possono con orgoglio iscrivere i propri figli. Ed in tal senso è molto incisiva anche la presenza del neo Rettore prof. Michele Vigliotti.

Parlare di Antonio D’Angelo, persona impegna anche nel sociale e nella politica, con meriti e riconoscimenti, significa parlare di Maddaloni e della sua identità. Del resto è grazie al medesimo che gli alunni dei diversi indirizzi periodicamente, con attività extra curriculari e con eventi spot, si dedicano a conoscere le radici storiche della propria terra.

Parlare di Antonio D’Angelo significa parlare del Convitto Nazionale “Giordano Bruno” perché ne è considerato il portavoce, ed è quasi sempre il Suo Saluto, a nome della Istituzione, a rappresentare la medesima ai partecipanti alle manifestazione che nella struttura si svolgono.

Ad Antonio D’Angelo va il Saluto e l’Augurio per questi trent’anni di impegno, nonché la richiesta di continuare in tal senso e fare sempre meglio.

Auguriamo ad Antonio D’Angelo di stupirci ancora più di quanto già fatto: ne siamo fiduciosi.

 

Maddaloni, lì 25 settembre 2013

 

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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