IL NOSTRO PATRIMONIO FUTURO. RIPARTIRE CON LA CULTURA

 

Con la visita in Terra di Lavoro giovedì 24-11-2016 del Presidente Consiglio Superiore Mibact prof. Giuliano Volpe – promossa dalla rete Aislo/Le Piazze del Sapere – abbiamo vissuto una giornata intensa di iniziative e proposte, tese alla valorizzazione del ricco patrimonio di beni culturali disseminato sul nostro territorio. Dal convegno tenuto al Museo Campano su “Le radici del futuro” e dalla presentazione del nuovo libro “Un patrimonio italiano” alla Feltrinelli di Caserta (Coordinato da Raffaele Picardi, ItaliaxIl Mondo), è emerso con forza che qui ci sono idee e volontà per ripartire con la cultura, per creare un futuro alle nuove generazioni.

Dal dibattito è emerso che oggi  il nostro patrimonio culturale può essere salvato “partendo dal basso” (come dimostrano gli esempi virtuosi narrati e raccolti in tutta Italia dall’autore). A tal fine vanno richiamati i valori ed i principi fondamentali della Convenzione di Faro – per una rinnovata politica di tutela della nostra memoria ed identità storica, di piena valorizzazione e fruizione dei beni culturali – ed all’Art. 9 della nostra Costituzione per una innovativa visione del paesaggio, nonché del nostro patrimonio storico ed artistico.

La visita al Museo Campano di Capua ha avuto un primo momento simbolico con l’adozione da parte del prof. Volpe di una delle Matres, in omaggio ad una delle testimonianze più antiche e prestigiose della nostra civiltà, così come già hanno fatto  altre personalità e come faranno a breve l’ex Ministro della Cultura Massimo Bray, Mirella Barracco e Luigi Nicolais. In questo modo si mantiene alta l’attenzione e l’impegno civico con un progetto proposto ed ideato da Capuanova. Un’altra testimonianza significativa è stata la consegna da parte dei volontari del TCI delle circa 2.000 firma finora raccolta per l’appello “Salviamo il Museo Campano”, indirizzate al Ministro Franceschini.

Nello stesso tempo sono emersi alcune proposte e contributi innovativi su cui continuare a lavorare. In primo luogo, sulla base di una sollecitazione avanzata dalla prof.sa Nadia Barrella del DILBEC Università Vanvitelli, è stato deciso di collocare la battaglia per il Museo Campano in una strategia più ampia, di sistema e messa in rete delle principali preesistenze del nostro territorio. Su proposta della rete Aislo-Le Piazze del Sapere (insieme con le altre principali associazioni impegnate su questo fronte) si punterà a definire e costruire progetti di valorizzazione e moderna fruizione dei beni culturali, grazie anche ad una capacità di cooperazione tra istituzioni, cittadini e associazioni del TS, imprese, mondo della scuola e del sapere. A tal fine è stato deciso di organizzare un primo evento entro la fine dell’anno, con la partecipazione del Presidente FF della Provincia Silvio Lavornia, dei sindaci e direttori del polo museale casertano e campano. Saranno invitati/e il Mibact e la Regione Campania.

In tal senso, il prof. Volpe ha comunicato l’intenzione di voler proporre una riunione straordinaria del Consiglio Superiore Mibact proprio a Capua, come occasione per fare il punto sulla delicata fase di transizione che nel Sud stanno vivendo tanti musei di gestione provinciale. In merito c’è stata subito la piena disponibilità del sindaco Eduardo Centore per la messa a disposizione della sala consiliare.

Inoltre, è stata affrontata la questione più impegnativa: oltre ai progetti di rete e di sistema a livello territoriale, occorrono forme di governance e di gestione, capaci di ridare prestigio ad opere e monumenti, in alcuni casi già ammodernati (come il Museo Campano, un vero gioiello), sulla base di progetti innovativi e in grado di diventare sostenibili (come appunto indicano le buone pratiche raccolte nel volume di Volpe, dal Museo Egizio di Torino alle Catacombe nella Sanità a Napoli). A tal proposito va detto che una sperimentazione tra le più interessanti si è avviata proprio in Terra di Lavoro con la Fondazione di Partecipazione del Real sito di Carditello (come ha ricordato Lello Zito, referente di Agenda 21).

Infine, come ha sottolineato l’Assessore alla Cultura del comune di Caserta Daniela Borrelli, alcuni esempi virtuosi di collaborazione e gestione partecipata dei beni comuni tra istituzioni e cittadinanza attiva stanno cominciando a prendere corpo in varie comunità: come nel caso del Festival su Spartaco nell’anfiteatro Flavio di S. Maria CV, di Pulcinellamente a Sant’Arpino, del primo Festival “Letture di gusto, libri, cibo, ambiente e territorio” nella Biblioteca Civica di Caserta. Su queste buone pratiche si innestano anche i primi progetti avviati a livello casertano per promuovere l’Art Bonus (con il sostegno di imprese e mecenati). Va aggiunta anche la mobilitazione delle scuole che in varie città scenderanno in campo con la nuova programmazione del progetto nazionale di adozione di un monumento, promossa da anni dalla Fondazione NapoliNovantanove.

Pasquale Iorio                                                 Capua, Museo Campano – Caserta, La Feltrinelli – 24 novembre 2016

Aislo/Le Piazze del Sapere

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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