Il nostro “viaggio” nel mondo di Erasmo da Rotterdam è stato interessante e formativo, perché ci ha illuminato di nuove conoscenze ci ha prospettato nuovi orizzonti.

Il nostro “viaggio” nel mondo di Erasmo da Rotterdam è stato  interessante e formativo, perché ci ha illuminato di nuove conoscenze ci ha prospettato nuovi orizzonti. Il ritorno al pensiero dei classici, nel nostro caso all’eredità di Erasmo da Rotterdam, ha motivato la nostra convinzione che il vero sviluppo umano, integrale e sociale, prosegue con tappe impossibili a chiudere in uno schema. Il filosofo Alberto Lo Presti afferma “Rimane la sostanza di un divenire dell’umanità non più intesa quale mera attribuzione zoologica, ma categoria viva che racconta di una ricerca incessante di unità nelle plurali forme di espressione che in essa convivono.

Leggendo e  analizzando la società dell’Umanesimo e dell’attuale società, riteniamo che è necessario ritenere utile l’esame dei passi fatti ieri. Nella vita sociale, moralmente corretta, la conoscenza del passato è urgente e necessaria per non perdere un prezioso ed immenso bagaglio di risorse sociali, morali , ricche di saggezza e propedeutiche alle sapienze future. “Nessuno si sogna, ovviamente di invocare il ritorno alla morale del villaggio, con tutte le sue angustie e chiusure, e neppure si nutre nostalgia per il potere discrezionale del patriarca della famiglia allargata tradizionale. L’idealizzazione del passato sarebbe semplicemente un alibi per non fare nulla nel presente. Il ritorno, più che mai urgente, è il  ritorno ai valori sui quali si è costruita la civiltà industriale occidentale: il rispetto della persona, la giustizia, la tolleranza verso il prossimo come misura di una lucidità morale condivisa e convissuta”. Quanto appreso attraverso lo studio di Erasmo da Rotterdam, conoscendo la condizione della società dei suoi tempi, ci viene facile affermare che oggi le generazioni di giovani e di quelle a venire, devono imparare a condurre, in modo consapevole lo sviluppo sociale, culturale ed umano se vogliamo che la civilizzazione non porti catastrofi e scenari tragici come quello che stiamo vivendo del COVID-19 e, nel contempo, dovranno anche pensare a quali siano gli ideali culturali da privilegiare e le proposte da proporre. Il pensiero di Erasmo emerge come una delle proposte più adeguate ai bisogni urgenti della nostra società:  educazione, istruzione, socializzazione, tolleranza, accettazione del pensiero altrui, scambi interpersonali, fiducia, reciprocità solidarietà, rispetto e giustizia. Ma, nella modernità liquida, ovvero, nella società odierna di consumi è difficile che quanto sopra si realizzi, perché il presente prevale sul futuro, l’immediatezza sulla procrastinazione, la gratificazione istantanea sulla soddisfazione derivante dalla pratica dei valori, il tornaconto individuale sul benessere collettivo, l’Io si assolutizza sul Noi. Erasmo è l’antibarbarus, l’avversario di ogni regresso, propulsore di un’umanità più alta, più libera, più umana: i suoi desideri e i suoi sogni, in un preciso momento storico, hanno dominato l’Europa; oggi, la crisi educativa è nel mutato paradigma antropologico, è nel modello di integrazione sociale, è nell’individuale privo di valori comunitari. La società dovrebbe trovare una nuova forma di socializzazione civile, rispettosamente democratica.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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