IL RICATTO E’ SERVITO!

Napolitano Giorgio di Raffaele Cardillo 

Abbiamo preso a prestito il titolo di questo nostro pezzo da un quotidiano nazionale che, riteniamo, si attagli perfettamente alle problematiche attuali del nostro ginepraio politico. 

Dopo minacce più o meno velate da parte del centro-destra circa la tenuta del governo delle larghe intese, ecco con un colpo di teatro, l’ex premier ordina ai suoi ministri di dimettersi, trincerandosi dietro l’alibi dell’aumento dell’Iva.

Sappiamo tutti le reali motivazioni di tale increscioso evento, il voler estorcere a tutti i costi, la sua impunità a danno di una sentenza convalidata dalla Cassazione che, l’ha visto condannato a quattro anni di reclusione e l’interdizione dai pubblici uffici.

Il volere a tutti i costi ribaltare un giudizio per meri interessi di parte, significa perdere di vista la reale portata della crisi italiana, divenuta sclerotizzata e quasi insensibile a efficaci terapie d’urto.

Ricorrere a spinte demagogo-populiste per raccattare probabili voti, prendendo a pretesto l’innalzamento di un punto dell’Iva, è un giochetto subdolo che non può più far presa sugli italiani, divenuti disincantati e consci della gravità economica e, in un quasi certo ricorso alle urne, essi sapranno, con discernimento, indirizzare il loro suffragio verso il raggruppamento che offra le necessarie garanzie per un rinascimento italiano e che la penisola risorga, come l’araba fenice, dalle sue ceneri.

Un modo di procedere schizofrenico, privo di razionalità, al limite dell’autodistruzione, caratteristiche peculiari di chi sente ormai giunto al capolinea e spara le sue ultime cartucce contro un nemico soverchiante: Waterloo è alle porte e l’esilio non può essere scongiurato!

Non avvertire il peso e la dimensione catastrofica che, quest’attacco proditorio arrecherà alla nostra economia, significa misconoscere le più elementari regole di mercato.

L’inaffidabilità della nostra classe politica influisce in maniera determinante per le valutazioni delle agenzie di RATING, chiaramente in negativo per le nostre aziende, naturalmente declassate con i risvolti che si possono immaginare.

La scarsa competitività dei nostri prodotti all’estero influirà sul futuro delle nostre imprese destinate alla stagnazione, con conseguente riduzione dell’occupazione.

Lo SPREAD, ossia il differenziale di rendimento tra i nostri titoli e gli equivalenti BUND tedeschi inevitabilmente salirà, quindi per allettare gli investitori stranieri, già riluttanti, bisognerà offrire un tasso d’interesse superiore, da ciò discende un ulteriore salasso per le nostre finanze.

Se si pensa che, ogni anno gli italiani dovranno esborsare per gli interessi sul debito pubblico, dagli ottanta ai novanta miliardi di euro, ne viene fuori un quadro apocalittico, da oscurare finanche quello di GUERNICA.

I prossimi giorni saranno risolutivi per i destini dell’Italia, salvo improbabili ripensamenti o, possibili venti di fronda delle colombe forziste vedi Quagliariello, Lorenzin e lo stesso Cicchitto, il Presidente Napolitano dovrà allungare il percorso dell’Esecutivo, magari con un governo di Scopo, atto a portare a compimento la Legge di Stabilità e, soprattutto la Riforma Elettorale.

E poi cosa ci riserva il futuro?                                               Il destino e sulle ginocchia di Buddha!

 

 

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

Potrebbero interessarti anche...