Illegittimo l’aumento delle sanzioni per violazione dell’orario di lavoro: l’Ancl prepara la “class action”

Roma, 4 luglio 2014

 

COMUNICATO STAMPA

ANCL 

Con la sentenza 153/2014 depositata il 4 giugno, la Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionali le disposizioni sanzionatorie del decreto legislativo 66/2003, integrato dal dlgs 213/2004, in materia di violazione dell’orario di lavoro. La Consulta, in particolare, ha rilevato che sono stati fatti degli aumenti nelle sanzioni rispetto al sistema precedente, aumenti che non dovevano esserci. Si pone quindi il problema per chi ha pagato sanzioni ora rese nulle: «Sul piano giuridico – ricorda Francesco Longobardi, presidente nazionale Ancl – la pronuncia di illegittimità costituzionale di una norma di legge comporta la disapplicazione della stessa, in origine». Per questo il sindacato unitario dei consulenti del lavoro ha attivato il proprio ufficio legale e ha diffuso una nota fra gli iscritti: è in preparazione una class action contro la PA a tutela delle aziende, che hanno pagato sanzioni maggiorate, e dei consulenti del lavoro che hanno dovuto gestirne i contenziosi, per il recupero delle somme versate in eccedenza.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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