IV DOMENICA DI AVVENTO(C)

Domenica 20 dicembre 2015
IV Domenica di Avvento (C)
L’uomo è la passione di Dio
“Commento di don Franco Galeone”
(francescogaleone@libero.it)

* Maria visita Elisabetta per comunicarle il grande avvenimento della sua maternità verginale, e per portare aiuto alla cugina in attesa di partorire. Maria comprende ed agisce. Con gioia e decisione! Cammina leggera per il Futuro che germina in lei, ma anche pesante per la Vita che si forma in lei. L’amore ha sempre fretta. Chi porta Dio nel cuore cammina con cuore gioioso anche per strade faticose. Bella questa Maria, che cammina veloce su strade difficili! Il suo non è il passo di chi segue un funerale, ma di chi annuncia tempi nuovi. Essa è l’aurora del Signore, che comincia ad essere itinerante sin dal seno di sua madre. Bella questa Maria che non tiene stretto a sé il Bambino! Essa sa bene che quel Figlio suo non è tutto suo. E’ un dono di Dio per tutti. Sbagliano quindi certi cristiani e certi gruppi quando considerano il Cristo e la religione come una faccenda privata. Cristo non va tenuto nel calduccio intimo, dove non arrivano i rumori della strada. Un Cristo tra i suoi non ha senso. Il cristianesimo non è un torrone da consumare tra pochi, ma una tavola dove c’è posto per tutti!

* Maria, entrata nella casa di Zacca¬ria, saluta Elisabetta. E l’an¬ziana, anche lei colma di una vita impensabile, è riem¬pita di Spirito, perché Maria porta Dio con sé e contagia d’assoluto chiunque incon¬tra: Benedetta tu fra le don¬ne, che sono tutte benedette. Due donne sono i primi pro¬feti del Nuovo Testamento. Allora Maria canta: Magnifi¬ca l’anima mia il Signore. E poi coinvolge poveri e ric¬chi, potenti e umili, sazi e af¬famati di vita, nel «più gran¬de canto rivoluzionario d’av-vento» (Bonhoeffer). E dove Dio giunge, c’è un sussulto del cuore, come per il piccolo Giovanni; do¬ve Dio giunge, scende una benedizione, che è una for¬za di vita che dilaga dall’al¬to, che produce crescita d’umano e moltiplicazione di vita, in tutte le sue forme. Come in Genesi: Dio li be¬nedisse dicendo «crescete moltiplicatevi». È la pacifica invasione della grazia di Dio. Mentre noi istintiva-mente sentiamo la prossi¬mità di Dio come un dito puntato, come un esame da superare, Maria sente Dio venire come un tuffo al cuore, come un passo di danza a due, un vento che fa fremere la vela della vita. M’incanta che la presenza di Dio produca poi l’effetto di una forza di vita e di giustizia dirompente, che scardina la storia, che investe il mondo dei ricchi e lo capovolge (le loro mani sono vuote!), investe la storia dei potenti e li rende uguali a tutti gli altri, senza troni e privilegi. Anche noi possiamo portare Dio. Perché Dio vuole ancora incarnarsi

* Signore, fa’ splendere il tuo volto su di noi. Nella storia, ad un certo punto, si nota un movimento radicale: nella ricerca scientifica è l’uomo che pone domande e interroga; nel fenomeno biblico, invece, l’uomo viene interrogato; la scienza inizia con un interrogativo posto dall’uomo alla natura, la religione inizia con un interrogativo posto da Dio all’uomo: Adamo, dove sei? La ricerca di Dio può partire dal basso, e allora l’uomo si costruisce un Dio e una religione secondo le proprie misure, a propria immagine e somiglianza. Le formulazioni più alte di questa ricerca dal basso sono il demiurgo di Anassagora, Dio come bellezza e bontà di Platone, il motore immobile di Aristotele, l’Uno di Plotino … Divinità incapaci di amare, di dialogare con l’uomo. Poi la rivoluzionaria rivelazione! Dio prende l’iniziativa, si mette in cammino, incrocia l’uomo, dialoga fino a coinvolgere l’uomo nel suo disegno. La Bibbia non è la storia del popolo ebraico che cerca Dio, ma la storia di Dio che cerca l’uomo. Dio in cerca dell’uomo (J. Heschel). Le altre religioni presentano l’uomo che ha bisogno di Dio. L’ebraismo e il cristianesimo raccontano Dio che ha bisogno dell’uomo. Il bisogno che noi sentiamo di Dio è solo l’eco del bisogno che Dio ha dell’uomo. L’uomo è prezioso, è la pupilla degli occhi di Dio, è la passione di Dio, è la gloria di Dio. Natale è Dio che cerca l’uomo, il passo più audace e rischioso per raggiungere l’uomo.

Eucaristia del Signore, rito romano, lingua originale di Gesù di Nazaret.
Un tempo forte di spiritualità, per riflettere sul profeta Isaia.
Sala “G. Moscati” (Parrocchia Buon Pastore), Caserta – ore 17.00

2015: 26 dicembre;
2016: 30 gennaio; 27 febbraio; 26 marzo; 30 aprile; 28 maggio; 25 giugno.

אִמְרוּ֙ לְנִמְהֲרֵי־לֵ֔ב חִזְק֖וּ אַל־תִּירָ֑אוּ הִנֵּ֤ה אֱלֹֽהֵיכֶם֙ ה֥וּא יָב֖וֹא וְיֹשַׁעֲכֶֽם׃

Dite agli smarriti di cuore: Coraggio! Non temete!
Ecco il vostro Dio! Egli viene e vi salverà (Is 35,4).
***

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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