L’atletica leggera riparte col “botto” a Caserta sulla nuova pista dello Stadio Pinto

L’atletica leggera riparte col “botto” a Caserta sulla nuova pista dello Stadio Pinto dove, in occasione della riunione regionale di apertura dedicata al ricordo di Pietro Mennea, è stato realizzato dalla velocista cubana 26enne Yadisleidy Pedroso, italianizzata per matrimonio con il salernitano Massimo Matrone, il record mondiale sui 200 ostacoli, distanza non olimpica ma comunque valida sul piano tecnico. La portacolori del Cus Pisa, già dell’Atletica Salerno Running e ancor prima tra le più promettenti velociste del suo paese,  in 24’77” ha frantumato il primato italiano che era di 26’46” ed ha battuto il record mondiale realizzato a Montreaux dalla francese Patricia Girard nel 2001 in 25’06”, conquistando il prestigioso trofeo “Arte di Murano” consegnato dallo sportivissimo Alfonso Morgillo. 

                           “Corsi e ricorsi storici  – sottolinea il delegato provinciale Coni Michele De Simone- visto che il meeting era dedicato al ricordo di Mennea che il 10 maggio 1975 inaugurò la nuova pista in rubkor dello Stadio Pinto con il primato mondiale stagionale sui 150 metri, anche quella misura non olimpica, in 15’76”. A distanza di oltre trent’anni, alla riapertura dell’impianto dopo cinque anni di chiusura, ecco un nuovo risultato di eccezionale rilievo che resterà nella storia della pista di Caserta”.  “Un evento eccezionale-aggiunge il sindaco Pio Del Gaudio- che promuove l’immagine positiva di Caserta attraverso lo sport e verrà ripresa da tutta la stampa internazionale, visto che si tratta di un primato destinato a far notizia e che consente il più efficace decollo alla pista della nostra città, tornata ad essere al centro dell’attenzione non solo nazionale”.
                          Contentissimi del risultato del meeting i dirigenti della Fidal a cominciare dal presidente regionale Sandro Del Naia, il vicepresidente Vittorio Savino, il segretario Marco Piscopo, il presidente provinciale Bruno Fabozzi con il vicepresidente Geppino Bonacci, tra gli animatori dell’iniziativa, e tutti gli altri dirigenti sportivi che hanno collaborato alla riuscita dell’evento. “Aver contato oltre trecento iscritti alla riunione regionale di Caserta -rileva Bruno Fabozzi- con tanti positivi risultati tecnici conferma la rinnovata centralità della pista del Pinto a livello campano, il che significa la possibilità di programmare nuove manifestazioni  con un indubbio effetto positivo sull’economia e di rilanciare l’impegno delle società sportive casertane di atletica”.
                       Particolarmente significativo lo scoprimento della targa dedicata a Pietro Paolo Mennea, di recente scomparso, nel ricordo della sua “storica” presenza al primo meeting internazionale di Caserta del 1975, effettuata dal Sindaco Pio Del Gaudio, affiancato da due atleti azzurri, il bronzo mondiale nella marcia Maria Grazia Orsani e il bronzo olimpico nel pugilato Angelo Musone, insieme con Clementina Petilllo, dirigente ufficio educazione fisica al Provveditorato agli Studi, Carmine Mellone presidente regionale del Comitato Italiano Paralimpico con il delegato provinciale Giuliano Petrungaro e tutti gli altri dirigenti sportivi.
                     Significativi gli applausi rivolti dai circa mille intervenuti dall’intera Campania agli atleti paralimpici che hanno disputato una serie di batterie sui 50 metri ed agli studenti delle scuole casertane, impegnate in alcune serie sui 150 metri inserite nel programma proprio a ricordo della distanza mondiale disputata nel 1975 a Caserta da Pietro Mennea, tutte valide per il trofeo Arte di Murano e per il trofeo De Lucia Sport.
                     Un grande successo tecnico ed organizzativo, che ha visto l’impegno del gruppo giudici gare della Fidal e della Federazione Italiana Cronometristi, per il quale è prevista già una replica sabato 20 aprile con una seconda riunione regionale open, e le finali provinciali e regionali dei campionati sportivi studenteschi e dei Giochi della Gioventù.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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