LA CLASSIFICA DEL SESSO, REGIONE PER REGIONE

FONTE STAIBENE SESSUALITA’
Bene siciliani e laziali, così così i pugliesi, male piemontesi e liguri. Ma se consideriamo la qualità, la classifica degli uomini migliori sotto le lenzuola cambia. Così.

La tendenza è in atto da alcuni anni ma non è uniforme in tutta Italia. E dopo una indagine che fino a pochi anni fa piazzava i maschi piemontesi ai vertici della classifica regionale, tornano ora in auge i siciliani, seguiti a ruota dai romani. Ma perché il sesso è sempre meno praticato? E perché in alcune regioni di più ed in altre meno?

Diventano sempre più rari gli incontri fra le lenzuola

In media, oggi, in un mese le coppie italiane hanno da 1 a 3 rapporti sessuali, contro i 5-7 di 20 anni fa.

Secondo Emilia Degennaro, ricercatrice del BBC Center che ha condotto uno studio per la Schering su 1.814 donne, durante il congresso di Berlino sui 40 anni della pillola in Europa, la qualità del sesso in Italia non è il problema principale; il problema è la quantità.

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Le italiane, rispetto alle donne francesi, ritengono la propria vita sessuale buona o ottima (rispettivamente per il 60% e oltre il 20%). Ma, ha sottolineato la studiosa, “per il 18,5% delle italiane, il sesso serve a trovare una maggiore vicinanza col partner, mentre solo per il 22,4% il suo scopo è dare e avere piacere fisico”.

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“La gente non fa più l´amore – ha aggiunto Pier Giorgio Crosignani, direttore della cattedra di Ginecologia e ostetricia dell´università di Milano – e pensa in modo diverso alla riproduzione: in Italia e Spagna si hanno i livelli più bassi di fertilità in Europa e, se continuiamo così, in 25 anni saremo 10 milioni di meno”.

I piemontesi vivono il sesso in modo gioioso

Secondo l’indagine “Gli italiani, i rapporti sessuali e la disfunzione erettile” condotta da Astra Ricerche con il contributo di Lilly, i campioni di passionalità sotto le lenzuola sarebbero (a sorpresa) i piemontesi. L’indagine ha individuato nei piemontesi “Positive sex people”, perché vivono in maniera gioiosa e positiva la sfera della sessualità.

Tra le condizioni che rendono i rapporti sessuali più validi e soddisfacenti, al primo posto (il 73% degli intervistati) “se i partner fanno l’amore in modo spontaneo”, al 2° posto (65% ) ha indicato “se i partner fanno l’amore con passione”, al 3° posto il 56% “se i partner fanno l’amore quando sorge il desiderio”.

Il problema è che la buona nomina dei piemontesi deriva da quello che dichiarano gli stessi uomini.

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Un’altra ricerca , infatti, declassa i piemontesi, soprattutto sentendo il parere delle loro donne. In un’altra indagine (“La medicina della sessualità come paradigma del benessere globale”) condotta nel Lazio e in altre 5 Regioni (Liguria, Piemonte, Toscana, Puglia e Sicilia) per valutare l’atteggiamento di uomini e donne nei confronti dell’eiaculazione precoce il sesso degli uomini piemontesi esce abbastanza male perché lascia 4 donne su cinque insoddisfatte a vantaggio dei siciliani, dei laziali, dei pugliesi e dei liguri.

I romani passionali ma un po’ troppo frettolosi

Che fossero passionali si sapeva, ma non si sapeva che gli uomini laziali fossero anche così frettolosi . Basti pensare che una coppia su quattro non raggiunge il piacere, anche se ha in media 96 rapporti sessuali all’anno. Il motivo? Lui si accende di passione ma si spegne troppo presto. Per 380mila coppie laziali il sesso non dura infatti più di due minuti.

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I dati dell’indagine mostrano innanzitutto che i laziali sono poco soddisfatti della loro vita sessuale: circa il 75% non è contento di ciò che accade sotto le lenzuola, soprattutto gli adulti fra i 20 e i 50 anni. L’insoddisfazione sessuale è una mina vagante nei rapporti a due: il 62% dei laziali ammette difficoltà di coppia per colpa del suo problema e il Lazio risulta peraltro la Regione dove il problema è più sentito dagli uomini.

Il 68% si sente insicuro a letto e solo i piemontesi sono ancor meno a proprio agio fra le lenzuola (69%). Il 46% degli uomini ammette che il disturbo nuoce alla coppia, che in un caso su due smette di frequentare gli amici o cerca di distrarsi con i viaggi (i laziali, con il 29%, sono quelli che più spesso cercano di scappare dal loro disturbo).

Finché molti addirittura si separano: succede al 9% dei laziali e in percentuali simili anche nelle altre Regioni. “L’eiaculazione precoce è il disturbo sessuale maschile più comune e comporta molta frustrazione in entrambi i partner”, spiega Vincenzo Gentile, direttore del Dipartimento di Ginecologia e Urologia dell’Università Sapienza di Roma. “L’uomo – aggiunge l’esperto – diventa insicuro e perde autostima, lei reagisce con rabbia e aggressività. Tutto ciò crea tensioni che possono portare alla crisi della coppia, tanto che il 9% delle donne si separa e il 7% ha rapporti extraconiugali”.

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L’impatto negativo dell’eiaculazione precoce colpisce infatti anche le partner, che spesso si sentono frustrate e arrabbiate: la percentuale di donne che riesce a raggiungere un orgasmo è del 52% e il 68% delle laziali ammette di essere insoddisfatta.

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Le donne più “arrabbiate” a causa di questo disturbo sessuale sono le piemontesi, seguite dalle liguri e dalle pugliesi. Gli uomini più frustrati a causa di rapporti sessuali troppo rapidi sono invece i liguri (76%). Lato soddisfazione del rapporto sessuale: l’81% dei piemontesi e l’80% dei liguri si dichiara insoddisfatto rispetto al 76% e 75 dei laziali e dei siciliani. Dato comune a quasi tutti gli intervistati: non sanno che esistono soluzioni efficaci.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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