LA GIOVANISSIMA ARTISTA FRANCESCA IODICE PRESENTA LA SUA ULTIMA OPERA “DISCERNIMENTO INTERIORE”

 

 

PORTICO DI CASERTA. L’intensità e la straordinaria qualità pittorica dell’opera della giovanissima artista di Portico di Caserta Francesca IODICE, ex allieva di Nadia Verdile professoressa di Italiano e Storia presso il Liceo Artistico di San Leucio, oggi risulta essere certamente apprezzata dai critici d’arte per il mondo dell’arte casertana. Nella sua pittura vi si trova una radicale progressiva applicazione continua e instancabile del dinamismo pittorico, notiamo in lei una concentrazione difficilmente riscontrabile in altri artisti contemporanei, un forte anelito che da sempre si offre alla quotidiana “meraviglia” di una realtà dura e apparentemente refrattaria, che da sempre ne ricava una rappresentazione del tutto saggia. Insomma, il lavoro della giovanissima artista viene sempre spinto da una dolcissima interrogazione esistenziale ed intima. Una donna che con il suo tenero “pathos” rispecchia nel sua dolce umanità tutta la sua espressiva pittura. Nessuno potrebbe negare a Francesca Iodice una sua ineludibile e inconfondibile “visione del mondo”. Essa appare, a seconda dei punti di vista cosmica, commovente, si relega dentro a un universo definito e misurato, quello della profondità umana. Il suo esercizio di scrittura straordinaria, oggi risulta essere preciso, rappresenta sempre una totale dimensione, da descrivere con discrezione, piangendo con la felicità nel cuore. Oggi ci meravigliamo che una madre può sopprimere il proprio bimbo nel suo grembo, quindi perché ci sorprendiamo della violenza e del terrorismo che si sparge intorno a noi? “L’aborto” – afferma l’artista di Portico – “è il più grande distruttore di pace oggi al mondo”. Francesca sembra sempre procedere con la purezza di una miniaturista e la precisione di uno scriba; lei oggi rappresenta una donna che fa innamorare con il suo linguaggio rivoluzionario in una tensione continua tra la fissità penetrante dello sguardo e la più visionaria e destabilizzante delle utopie. L’universo della Iodice diventa sempre una grande e inimitabile anamorfosi: esatta e spietata, pura di colore e rilevata con tangibili profili, splendente come una forte chiazza di sole e profonda al pensiero, che coinvolge nella sua magica interpretazione e deformazione del reale i modi della sensuale percezione, della conoscenza, della rappresentazione, della figurazione; che allontana come in un cannocchiale rovesciato e avvicina come in una lente d’ingrandimento. Gli spazi di Francesca sono sempre animati da una elegante vibrazione materica e luminosa saranno, quasi naturalmente, l’estensione fisica dello spazio virtuale dell’suo nuovo sogno artistico fatto di sottilissime sottolineature esaltanti. La presenza di Francesca sarà importante per lasciare l’inconfondibile segno del passaggio del suo genio. L’aborto spontaneo, il tema rappresentato nella sua opera, è uno di quegli argomenti attorno ai quali aleggia un inspiegabile silenzio. “Nessuno ne parla, ma soprattutto i genitori non vengono mai trattati come se fosse un vero lutto, e sono lasciati a loro stessi spesso senza supporto psicologico di alcun tipo”, afferma la brillante artista. La presenza di Francesca lascerà l’inconfondibile segno del passaggio della vera umanità. Nella sua opera la pittrice da libero corso a tutti i sentimenti e a tutte le sensazioni che gli capita di provare non rifiuta mai nulla da cui lei rimane naturalmente attratta. L’artista riproduce sempre ogni dettaglio nell’opera “Lei sente che il solo modo di comunicare l’essenza divina risulta essere l’uso della massima concentrazione possibile”. Da sempre pensa che solo fissando il cordone ombelicale lo sguardo sul soggetto potrà essere attentamente valorizzato. L’opera impressiona anche per la sua personalità, il desiderio di lavorare con maggiore elasticità per Francesca evidenzia l’aumento in lei, ma soprattutto aumenta nel suo “IO” la conoscenza delle valvole della sensazione. Quello che c’è nella testa delle persone è importante per lei. Nella sua arte vuole ricavare qualcosa perché altrimenti sarebbe spaventoso parlare di arte. La pittura di Francesca mira sempre a sviluppare qualcosa che possa sorprendere i fruitori. Il suo amore che ha a noi piace tantissimo illumina con la pittura sempre qualcosa, e lei lo fa senza lasciare un solo segno superfluo. Lei dipinge sorprendentemente in maniera fluida e immediata, un senso della vita assolutamente pieno. Francesca è così, noi la definiamo il meraviglioso innamoramento divino dell’arte. Il modo in cui usa la pittura farà parlare di lei. Lei risulta essere dolce, sensibile, coraggiosa, tenera, espressiva, libera di spirito pronta a mettere in dubbio tutto, ma soprattutto pronta a combattere le malvagità della vita. È preferibile risvegliare i dormienti afferma la pittrice e fermare gli anniversari con “un pugno nello stomaco” oppure suscitare l’amore e provocare la conversione promuovendo lo stupore causato dallo sguardo sulla meraviglia della vita umana e il fascino di un grande ideale da raggiungere? Da sempre l’artista tutela la vita con il suo amore cercando di portare a sintesi la tendenza umana. L’ingiustizia contro la vita deve essere “denunciata”, ma contemporaneamente la vita va “celebrata”, ma soprattutto salvata. Innamorarsi della pittura di Francesca è raro, ma non è difficile. La vera impresa è conservare quel sogno d’amore anche dopo la sua pura trasformazione in realtà. Francesca Iodice oggi risulta essere la pittrice commovente che riesce con il cuore a farti innamorare due volte. Toccare i colori dell’arte della giovanissima restano una magia, attraverso la quale la favola della sua pittura potrà iniziare il viaggio nel tempo alla conquista dell’amore che cerchi. La lotta non è mai troppo dura, perché il sogno non è mai troppo grande. Il grande sogno: vedere il giorno in cui tutti quelli che vivranno avranno il diritto di amare, ma soprattutto di capire il cuore di Francesca, solo così potremo capire il dono naturale che c’è dentro di lei.

ndp

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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