LA PADANIA 10 LUGLIO E TIRA STO OBELISCO

 

Sfidare la grettezza e la violenza delle grette “tradizioni”, non è arte per tutti.

Serve avere le palle.

Piuttosto si tace, come si è sempre fatto, perchè così fan tutti. Perchè la “tradizione”, (ah, persino l’infibulazione viene contrabbandata come.. una “ tradizione”), anche quella più becera, porta voti ai politici, che non stanno tanto a sottilizzare, ma sono lì, solo per accumularli sti voti di consenso!

E allora, come scrive Stefania Piazzo in questo nuovo, secondo, documentato e aberrante viaggio sulle processioni dei palii, “è tutto regolare e morisse se c’è un politico, un ordine veterinario, un ministero, un sindacato del benessere animale, che dica basta alla gara di chi traina il peso più importante per santificare la festa”.

C’è solo da vergognarsi davanti “all’ineluttabile destino subito dagli animali messi in pista nell’indifferenza delle autorità.”

E nel silenzio tombale che nasconde un qualsivoglia briciola di umanità.

“Dicono siano competenti. In che? Su cosa competono?”.

Vediamo. Sono competenti su un obelisco da 100 tonnellate trainato da sei buoi per chilometri anche in terreni scoscesi.  Sono competenti sulle oche da corsa legate alle zampe costrette a divertire, spinte al traguardo.

E a quella che si ribella, la folla urla: “guarda come è incazzata, è sgamata di brutto”.

Sono competenti, le competenti autorità, sui maialini legati al garretto spinti a gareggiare e se occorre, a farsi lanciare in aria per non perdere metri di terreno.

Porci con le ali per la “tradizione” ( Lidia Ravera si ribalta dalla sedia!).

Sono competenti su tutto, le autorità. Da Roma in giù e in su.

E Chiliamacisegua si chiede, assieme a Stefania:” ma cosa fate, oltre che a vincere il palio dei silenzi?”

Buona lettura e come al solito buona indignazione!

Chiliamacisegua

www.chiliamacisegua.org

LA PADANIA 10 LUGLIO: E TIRA STO OBELISCO

VIAGGIO NELL’ITALIA BESTIALE NOVANTAQUATTRESIMA PUNTATA

A CURA DI STEFANIA PIAZZO

     

PORCELLINI “VOLANTI”, OCHE LEGATE. MI(NI)STERI….?!!

“Fate ciò che volete degli animali. Ciò che sorprende, ma forse non sorprende, è l’ineluttabile destino subito dagli animali messi in pista nell’indifferenza delle autorità. Dicono siano competenti. In che? Su cosa competono? È una bella gatta da pelare questa“competenza” che parte, sia chiaro, dall’alto dell’altissimo impenetrabile sin giù giù, ai comuni e ai pastori d’anime che li benedicono, gli animali addomesticati. Sulle sagre c’è un silenzio di piombo.

Si parte da un principio: che tutto ciò che si mangia sia passibile prima anche di scherno e divertimento. Se il valore della carne è fine a se stesso, dell’animale posso fare ciò che voglio. E così è. Le asl non si sono mai poste il problema, al massimo si gioca con una pre-bistecca che corre o tira un obelisco.

Abbiamo inviato al ministero della Salute la nostra prima inchiesta, link dei filmati compresi, e attendiamo con fiducia un parere. Inviamo ora anche questa seconda puntata. Comprendendo anche il ministero del Turismo, che tutela l’immagine del Paese.

Chiedendo: che fate? Che state facendo? C’è un Paese di mille paesi che usa gli animali per ridere e santificare i santi. Interessa? Basta saperlo, il resto vien da sè in cabina elettorale.

BASSIANO

La questione è semplice, a Bassiano, in provincia di Latina. Prendono i maialini, il 26 luglio giorno di sant’Anna, li legano per un garretto ad una corda per poterli controllare, fermare, strattonare, e tra un’ala festante e divertita della folla, percorrono i vicoli del paese. Una grande festa. Vedi anche su youtube il culmine del divertimento: http://laverabestia.org/play.php?vid=2167

Se il maialino va per la sua strada, basta prenderlo e scaraventarlo più avanti, facendogli fare un volo sull’asfalto. Porcellini “con le ali”, che spasso. Lo si tira, trascina che è una meraviglia, un “rutto” alla legge 189!

Se serve, se non basta la parola, bastano le immagini che prendono il prosciutto ancora vivo per le orecchie, per i posteriori fino a che come Dio comanda si rialza per riprendere la corsa.

Immagini qualificate fanno vedere come dall’alto del palo della luce penzolino prosciutti che hanno già finito la corsa. La filiera.

CALASCIBETTA

«Che minchia riprendete, che minchia riprendete? Spegni quella telecamera». Forza, ci vuole forza ma bisogna aprire gli occhi e guardare quanto accaduto nel 2009 al palio civile di Calascibetta (Enna) alla cavalla alla quale si è squarciato il torace tanto la gara era in sicurezza e tanto era certo e sicuro il percorso, lo spazio entro il quale avrebbe dovuto competere: su youtube ORRORE al Palio di Calascibetta (Enna): cavallo si squarcia il torace.

Un altro fastidioso incidente che il fato oppone allo svolgimento della tradizione che si consuma la prima settimana di settembre, consolidata e sacra. Sangue che cola sull’asfalto al palio dei berberi. Calascibetta, che minchia riprendete? Spegnete quella telecamera sulla civiltà, sul palio dei berberi. La cavalla viene portata via… Veterinari in zona? Ambulanze?

Signor prefetto, chi aveva autorizzato la corsa? Archiviato anche lo sbrego al cavallo.

Un altro video su youtube, Una città in Palio (cavallo trascinato), riprende la mitica scena di un equide che in un palio nel ragusano non si regge in piedi già alla partenza. Ma la corsa parte comunque…. e il cavallo dopo pochi metri stramazza al suolo. Da studiare con attenzione la qualità trascinatoria dell’intervento, frutto dell’alta qualità della veterinaria siciliana.

Eh oplà! Tira tira tira, che il cavallo sale sul camioncino. Un po’ alla volta, quintale dopo quintale, il saccone viene tradizionalmente Caricato con amorevole paliesca dedizione sul mezzo di soccorso.

La tradizione insegna. Notiziuola di reato o tutto regolare?

A chi compete? Chiediamo conto anche di questo. Non prima di aver visto il soccorso anche in questo filmato sempre nel ragusano: Una città in Palio (cavallo azzoppato). Tra zoppi e trascinati, c’è l’imbarazzo della tradizione.

LARINO

Si legge questo per entrare nello spirito della festa di San Pardo, a Larino (Campobasso), in cui si festeggiano i santi martiri larinesi a maggio. Dal sito www.sanpardo.it, si apprende che l’ultima domenica del mese «I carri “grandi” trainati da buoi sono i protagonisti più numerosi; in numero più limitato sono i carri “medi e piccoli” trainati rispettivamente da vitelli e pecore, abilmente domati dai larinesi più giovani. Fra quelli “piccoli” annoveriamo alcuni di dimensioni estremamente ridotti, trainati a mano da bambini, buon viatico per diventare negli anni futuri esperti carrieri e titolari di un carro “grande”, che probabilmente è già nei loro sogni. Da ricordare, inoltre, che fino agli anni ottanta come forza trainante venivano usati addirittura i cani, destinati a carri opportunamente dimensionati, abitudine questa che si è andata perdendo nel corso degli anni per “ovvie ragioni”». Ovvie ragioni. Non ovvie per  buoi, vitelli e pecore ben domate.

Youtube illumina guardando San Pardo Larino. Buoi come non li vedevamo più, con uno splendido anello al naso. Si legge, mentre scorrono le immagini, che«la difficoltà di portare i carri attraverso le vie del centro storico è notevole, soprattutto durante la notte». In effetti strade strette, lastricate, l’ideale per il pascolo forzato.

S. MAURIZIO CANAVESE

Non sapevano come ravvivare la loro festa patronale e allora i commercianti si sono guardati attorno, hanno visto che pali simili in giro non ce n’erano (vedi youtube: San Maurizio – Il Palio delle Oche). Da qui l’idea splendida di far correre sei oche in rappresentanza dei sei rioni. Ne è fiero anche il sindaco. Sono orgogliosi di spiegare che le oche non sono strattonate, hanno solo una pettorina, possono correre e volare. Basta che arrivino al traguardo. Sono nate per questo, no? Per divertire e farsi urlare addosso, in fin dei conti è solo una volta l’anno, a settembre.

LACCHIARELLA

A ottobre il palio ochesco tocca nel milanese Lacchiarella. Stessa sorte: si invitano spontaneamente le oche a raggiungere il traguardo. La folla ride divertita, le oche spaventate costrette a fare il loro palio, si adeguano. Youtube: Corsa delle oche a Lacchiarella(1)…by Bighe.

CERNUSCO S/NAVIGLIO

La folla festante grida: «Dai dai, tirale un calcio, tirale un calcio»: Youtube Palio delle oche a Cernusco Sul Naviglio 12/10/2008. Le oche corrono alla metà di ottobre, e per evitare che sfuggano al controllo, si notano due lunghe corde fissate alle zampe. Mica che facciano quel che non gli spetta di diritto, magari non aver voglia di correre.

I commenti dei cittadini si commentano da sè. «Guarda come è incazzata…. è sgamata di brutto». Sullo sfondo un animale cerca di imporsi sulla volontà del conduttore.

Che bello il palio.

MIRABELLA ECLANO

Quando pensi di aver visto tutto, non hai ancora visto i buoi che trainano l’obelisco, e pure in discesa, a Mirabella Eclano a metà settembre, nell’avellinese. Mancava questo all’appello della tradizione nel terzo sabato di settembre, in onore della Madonna Addolorata.

E i buoi che dicono? Sono lì, da vedersi su youtube:Tirata del carro MIRABELLA ECLANO 19 SETTEMBRE 2009 PART5, ad esempio, oppure Tirata del carro MIRABELLA ECLANO 19 SETTEMBRE 2009 PART1. Con effetti speciali vintage il video sempre su youtube La Grande Tirata, oppure ancora 19 09 09 la grande tirata.

In tutto, a parte le corde che si diramano dalla cima dell ’obelisco in mano a chiunque a terra, adulti, bambini…. per cercare di conservare l’equilibrio della struttura, ci sono tre coppie di buoi (in passato sei) che devono trascinare alla meta un colosso da 100 quintali, alto 25 metri. Per due chilometri: passeggiatina.

FONTANAROSA

Come per Mirabella Eclano, la tirata del carro di Fontanarosa in provincia di Avellino replica il trascinamento di un obelisco il 14 agosto. Rito sovrapponibile (youtube Carro di Fontanarosa – parte 9) con tutta la sua liturgia di benedizioni e trepidanti attese popolari. Ma è tutto regolare e morisse se c’è un politico, un ordine veterinario, un ministero, un sindacato del benessere animale che dica basta alla gara di chi traina il peso più importante per santificare la festa.

In beata solitudine Enpa e Lav in testa, 100% animalisti e ora Anpana, sbandierano questi tratti di folklore degni di un Paese da palio dei silenzi.

s.piazzo@lapadania.net

(94 – continua)

 

PS ANCHE CHILIAMACISEGUA SI E’ AGGIUNTA DA TEMPO, AL CORO CHE URLA L’ABOLIZIONE DEI PALII, DELLE SAGRE, GIOSTRE, CORSE DELLA INCIVILTA’

http://www.chiliamacisegua.org/2010/07/07/basta-col-medioevo-basta-con-le-teste-poco-pensanti/

BASTA COL MEDIOEVO BASTA CON LE TESTE POCO PENSANTI

http://www.chiliamacisegua.org/2009/04/19/la-tradizione-2/

LA TRADIZIONE

http://www.chiliamacisegua.org/2010/08/22/matera-e-il-buio-dell%E2%80%99oscurantismo/

MATERA E IL BUIO DELL’OSCURANTISMO

http://www.chiliamacisegua.org/2009/09/11/contro-il-palio-degli-asini-a-torrevecchia-in-provincia-di-pavia/

CONTRO IL PALIO DEGLI ASINI A TORREVECCHIA IN PROVINCIA DI PAVIA

NOTA

LA PRIMA PUNTATA DEL GIOCO DELL’OCA QUI

http://www.chiliamacisegua.org/2011/07/02/la-padania-3-luglio-tamavo-pio-bove-asino-chi-legge/

LA PADANIA 3 LUGLIO T’AMAVO PIO BOVE ASINO CHI LEGGE

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Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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