LA PADANIA 20 NOVEMBRE CHE USO E DESTINO SUBISCONO I BEAGLE NON IDENTIFICATI? CHE TRACES RESTA?

 

Cani maltrattati in canile

La Padania punta al sodo e sposta il problema “fuori” da Green Hill, chiedendone conto allo stesso stabilimento, all’Asl e alle autorità che vigilano.

Perchè la questione ruota e ruoterà, ne è certa Stefania Piazzo, attorno all’uscita senza identificazione dei cani: ma insomma, come può avvenire la movimentazione dei cani in ambito comunitario ed extracomunitario non identificati? Le norme comunitarie e italiane prevedono l’obbligo di identificazione individuale, quindi microchip, passaporto e non solo.

Stefania Piazzo chiede: ma che fine ha fatto il rispetto del Traces, il sistema comunitario obbligatorio informatizzato che accompagna tutto il viaggio degli animali fino a destinazione e che ne prenotifica addirittura l’arrivo, con dati precisi?

Non vale più e l’Europa non ce l’ha detto?

Da quando, chiede la Padania al Ministero della Salute, ai Nas e alla Procura di Brescia, sono le ditte farmaceutiche o gli stabilimenti di produzione o certa veterinaria pubblica a darsi nuove regole? E che uso viene fatto dei beagle fantasma?

Ecco allora una pagina d’inchiesta fatta da 21 domande e dall’elenco completo delle ditte europee ed extraeuropee che ricevono i cani, il loro numero e nel dettaglio quanti beagle sono stati ceduti ditta per ditta, non identificati e quanti invece (solo il 39%), con microchip.

Buona lettura e buona indignazione

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Ecco il nodo cruciale sviscerato da La Padania, ecco le domande che pretendono risposte:

“Se le liste vidimate dall’Asl di Brescia sui beagle in uscita da Green Hill e diretti alle case farmaceutiche per la sperimentazione confermano che il 61% dei cani ceduti da gennaio a settembre 2011 risulta non identificato, allora occorre non solo dare la notizia, come la Padania ha fatto il 13 novembre scorso.

Suggeriamo alla Procura di Brescia, alla Direzione generale della dr. Gaetana Ferri del ministero della Salute e al comando dei carabinieri dei Nas (già destinatari delle carte inviate dal servizio di vigilanza dell’Oipa), di verificare il rispetto delle norme Traces, il sistema informatizzato sugli scambi comunitari di animali.

Il Traces prevede l’identificazione individuale, il passaporto, la visita veterinaria 24 ore prima.

Come fanno ad uscire ed essere trasporti regolarmente cani non identificati?

Il Traces non vale per tutti e l’Ue non ce l’ha detto? Fateci sapere. E che fine fanno i cani senza chip?

La Padania ha realizzato la tabella con il dettaglio delle spedizioni ricavate dalle liste agli atti.

Siamo certi che la vicenda, più che sul fronte del maltrattamento, possa fornire altri scenari proprio da queste nostre domande.

Cari saluti.
s.piazzo@lapadania.net
(112-continua)
© Riproduzione riservata

 

La Padania  20 novembre

CENTODODICESIMA PUNTATA

CHE USO E DESTINO SUBISCONO I BEAGLE NON IDENTIFICATI? CHE TRACES RESTA?

 

La Padania ha realizzato la tabella con il dettaglio delle spedizioni ricavate dalle liste agli atti. Il Traces non vale per tutti e l’Ue non ce l’ha detto?

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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