LA PAZIENZA DI GIOBBE E L’IRA DI ACHILLE

di Raffaele Cardillo

Siamo ricorsi a due personaggi netParlamentosmartphone_642tamente contrapposti, il primo biblico noto per il suo stoicismo, il secondo omerico aduso a proverbiali intemperanze: due figure di notevole spessore che stanno agli antipodi ma che fotografano e si possono assimilare alla realtà italiana del cittadino medio, continuamente vessato da uno Stato amministrato da corrotti e ridotto all’impotenza, ma desideroso di una possibile rivalsa, un revanscismo “sui generis” latente ma foriero di possibili azioni atte a ristabilire uno status quo perturbato da pregresse azioni destabilizzanti.

E’ ora di finirla mandiamo a casa tutti questi perdigiorno, questi parassiti indegni di rappresentare il popolo italiano ormai ridotto a brandelli, per l’inefficienza endemica di questi cialtroni adusi a ogni sorta d’ignominia pur di detenere l’agognato scranno.

Non finiremo mai di ringraziare il social network che sono prodighi di notizie circa questi furfanti della politica, che mettono a nudo i loro misfatti, le loro sfrontatezze, le loro ruberie sfacciatamente palesate, incuranti delle possibili conseguenze di carattere penale che potrebbero incorrere. Degli incapaci assurti al vertice della scala sociale, senza possedere alcunché di positivo di rilevanza culturale: il nulla assoluto.

I vari Razzi, Scilipoti solo per nominare quelli che vanno per la maggiore, che sciamano nel nostro Parlamento nonostante le derisioni di cui sono investiti, delle macchiette da Commedia dell’Arte, che recitano la loro parte con dovizia di particolari, scodinzolando al loro padrone di turno.

Non importa se il prezzo da pagare è il pubblico ludibrio, l’importante è riscuotere l’indebito e corposo appannaggio.

Siamo esterrefatti per queste continue e delittuose notizie che ci sono propinate circa i membri dell’odiata e vituperata Casta e l’ultima in ordine cronologico è quella che vi andrò a raccontare.

Il senatore grillino Carlo Martelli è stato beccato durante una seduta parlamentare, a dilettarsi sul suo IPHONE a Candy Crush, un giochino molto in auge tra i navigatori della rete.

Diciamo che episodi analoghi già si sono verificati e certamente non sono commendevoli, pur tuttavia lo sconcerto ci assale, un repetita iuvant, che si perpetua nonostante le denunce, il mettere alla berlina questi atti disdicevoli.

Abbiamo già denunciato in nostri precedenti scritti queste perle italiche e non vorremmo ripeterci, siamo letteralmente stanchi di portare avanti una battaglia senza che vi sia un necessario riscontro, non speriamo certo che vi sia un sussulto di dignità, una parola sconosciuta nell’animo italiota, un orpello di cui se ne può volentieri fare a meno!

Quello che ci fa specie è che i pentastellati promettevano sfracelli, rottamazioni, prima che s’insediassero nell’emiciclo, poi evidentemente il respirarne l’aria olezzante, alla stregua di un diavolo tentatore, ha fatto loro raggiungere il Nirvana, quei paradisi artificiali che hanno il potere di far dimenticare, di far levitare la loro anima nel delirio dei sensi.

Una metamorfosi kafkiana dai risvolti inquietanti e che invita a reazioni che cozzano con la ragione, uno stravolgimento del modo di essere di un cittadino benpensante al limite della sopportazione.

Non può continuare all’infinito questo gioco perverso, ogni resilienza diventa fallace, “est modus in rebus” dicevano i latini, nel farci rilevare che c’è una giusta misura nelle cose, ci sono confini oltre i quali c’è l’ignoto, l’imponderabile!

A questo punto è opportuno rivolgere un cordiale invito alla classe dirigente per una più oculata gestione della cosa pubblica, che si adoperi a sfrondare la giungla dei privilegi e attuare finalmente quella spending review, arma ritenuta risolutiva per l’ottenimento di una giustizia retributiva e di un ridimensionamento del debito pubblico vero Moloch della tanta disastrata economia italiana.

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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