LA TRASVERSALITA’ DI MARADONA

PIERANGELO E LEA CONSOLI

 Mi è difficile scrivere questo post, più di qualunque altro.Non era una notizia attesa e non si riesce a farci i conti.Ho pensato spesso a come spiegare perché Diego era diverso, che con il calcio aveva a che fare ma non solo perché era come Alì, una questione di trasversalità, il loro più grande dono era la trasversalità. Come per Socrates.Ronaldo, Messi, possono vincere più di lui, battere ogni record umanamente concepibile, ma saranno sempre e soltanto dei calciatori, fuori dal rettangolo non significano niente. Il punto è tutto lì. Essere sportivi ed essere anche uomini.Diego era un animale politico, un fenomeno sociale.

Chiedi ad un bambino dello Zimbabwe cosa sia un forno a microonde e lui non lo sa, ma chiedigli di Maradona e gli brilleranno gli occhi.C’è stato un treno, la protesta dei diecimila.Un treno all’alba che attraversò l’America Latina fino a Mar del Plata, con sopra Maradona, il presidente Chávez e Evo Morales.Tutti su un treno per protestare contro l’imperialismo americano. C’erano uomini politici, su quelle carrozze, capi di stato, leader di nazioni e Diego non stona, perché è uno di loro e la gente lo rispetta, quando parla di politica, di Bush, la gente tace e lo ascolta… mettici Messi, su quel treno e non saprebbe cosa dire, sarebbe goffo, e tutto finirebbe con l’assomigliare ad una stupida pubblicità della Coca Cola… Socrates era così: un intellettuale prestato al pallone, un medico che curava i poveri e calciava la palla, lui diede vita alla Democrazia Corinthiana, un uomo che ha cambiato con le sue idee un paese intero, più di Pelé, che era come Messi e Ronaldo, soltanto un grande giocatore. Maradona, invece era un campione perché era quel qualcosa che estratto dal tutto, rappresenta comunque il tutto.Grazie Diego. E non scordare di chiamare quando arrivi.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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