Le Gioie dell’arte e del palato. Sculture da indossare, sapori da gustare

 

coppola - anelli

dalisi presepe

Giuseppe Coppola, Riccardo Dalisi e le spade di carta

Riccardo Dalisi e Giuseppe Coppola

I piatti di Iannaccone e i vini di Alepa

Sarà inaugurata giovedì 13 dicembre alle ore 19 presso la Unusual Art Gallery (via Maielli, 45) a Caserta la doppia personale di Riccardo Dalisi e Giuseppe Coppola, che presentano la loro ultima produzione di gioielli, tutti esemplari unici.

           La mostra, curata da Maria Beatrice Crisci con la collaborazione di Aldo Antonio Cobianchi e l’apporto di Alessandro Manna per le affinità enogastronomiche, rientra nella rassegna “Le gioie dell’arte. Sculture da indossare, sapori da gustare”, che propone artisti casertani, napoletani e internazionali impegnati a esporre gioielli della loro ricerca e cimentarsi nell’applicazione dell’arte, realizzando sculture che nascono per essere indossate. Dopo Dalisi e Coppola, appuntamenti successivi con Maria Eudoxia Mellão (20 dicembre), Enea Mancino e Agnieszka Kiersztan (27 dicembre), Anna Pozzuoli e Umberto Gorirossi (3 gennaio).  Va ricordato che in ogni serata della rassegna oltre agli artisti che espongono, ci saranno anche protagonisti dell’enogastronomia. Saranno, infatti, ospiti in ciascun appuntamento ristoratori casertani che faranno conoscere specialità culinarie della nostra tradizione attraverso i prodotti agroalimentari di eccellenza di Terra di Lavoro.  Matteo Iannaccone di “Le Chef” e i vini di Alepa sono i graditissimi ospiti del secondo appuntamento.

          E’ questa una rassegna che nasce come un incantevole inno alla gioia che propone gioie, intese come piaceri della vita, come delizie, come amori. Gioie come gioielli, piccole e intriganti sculture da indossare. Riccardo Dalisi, artista-designer-architetto tra i più rappresentativi in Italia, è lo spirito trasgressivo partenopeo, è l’ingegno fantasioso che supera gli ostacoli della tecnica, gli impedimenti della forma. È creatività allo stato puro, fermento rivoluzionario, genialità coinvolgente e partecipativa. Indossare i suoi gioielli significa condividere un percorso estetico e sociale. Più misurato Giuseppe Coppola, anche lui di base architetto, ma oggi artisticamente designer, attento agli equilibri e alle scansioni dei vuoti e dei pieni. Luccicano preziosi gli ori dipinti, intrecciando le loro forme a quelle dei materiali poveri come lo spago. Una nuova eleganza si impone, un incrocio tra arcaico e contemporaneo, tra meditazione e libertà di espressione.

 

         Matteo Iannaccone di “Le Chef” è un trentenne che con convinzione si è affacciato alla ristorazione di qualità a Caserta, coniugando ricerca e sapori familiari, forte della sua “esperienza gastronomica che non gioca sulle forme ma sulla sostanza di una tecnica acquisita in dieci anni di lavoro in giro per le cucine italiane ed europee tra cui citiamo un anno a Plaza Athenee con Ducasse dove si imparano i fondamentali dell’organizzazione di una cucina, Perbellini e Heinz Beck” come scrive Luciano Pignataro.

         I vini di Alepa (in un splendida conca caiatina) sono una sorta di sintesi tra la ricerca della qualità, le tecniche moderne al servizio dell’uva di grande qualità, il rispetto di alcune tradizioni, la voglia di essere precisamente riconoscibili e con un vitigno casertano tradizionale, il Pallagrello sia nero, sia bianco, che viene sapientemente interpretato. Importanti ristoranti “stellati” hanno, grazie ad Alepa, un grande spicchio di casertanità avendo inserito in lista uno o più Pallagrello.

                          L’Ufficio Stampa

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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