LEPORANO. 13 MAGGIO SPECIALE AL SANTUARIO

LEPORANO. 13 MAGGIO SPECIALE AL SANTUARIO: DON GIULIANO LILLI DELLA DIOCESI DI ISERNIA, STORICO DI CHIARA FAMA, CHE HA PRESIEDUTO LA S. MESSA CONCELEBRATA DA PADRE FRANCO AMICO E DAI DIACONI DON DOMENICO CERRONE E DON ANDREA TUBIELLO E L’ACCOMPAGNAMENTO DEL CORO ‘S. MARIA DEL CASTELLO’ DI VAIRANO PATENORA, HA INAUGURATO E BENEDETTO LA NUOVA PORTA, “LA PORTA DELLA PACE”, IN BRONZO.

di Paolo Pozzuoli

Soltanto quattro, prima del 13 maggio scorso, a Leporano, il piccolo borgo antico in territorio di Camigliano noto per l’amenità, la quiete e l’invidiabile corona dei monti da cui è circondato ma soprattutto per il culto della Madonna, Sancta Maria ad Rotam Montium, venerata nel Santuario edificato in alto, al limitare della strada, sulla collina che sovrasta un’ampia vallata, le date salienti, tramandate: 1376 circa, epoca cui si fa risalire la costruzione del Santuario, la restituzione al culto, il giorno 10 maggio 1572, dopo la ricostruzione voluta dalla fedele Prudenza, moglie di Luca Cappabianca, la costruzione della Chiesa – iniziata nell’anno 1831 e consacrata l’11 novembre 1877 – al centro del Borgo, ad opera del Cardinale Serra di Cassano. Straordinario il significato ed una valenza, come dire trascendente, si racchiudono nel 13 maggio 2011, giorno questo che va direttamente a collocarsi nella pagina del libro sempre aperto e senza fine che tratta e parla di tutti gli eventi speciali che hanno esaltato ed esaltano, hanno magnificato e magnificano la Chiesa cattolica a partire dalla nascita, passione, morte e resurrezione di Cristo Gesù. Ricordiamo che il 13 maggio, correva l’anno 1497, il Papa Alessandro VI scomunicò Girolamo Savonarola. Dopo quattro secoli e quattro lustri, sempre di maggio e nel giorno 13, ore 17, l’apparizione della Madonna, ‘una donna vestita tutta di bianco con in mano un rosario’, a Fatima a tre pastorelli. 13 maggio 1981, ore 17, attentato in Piazza S, Pietro, a Roma, al Papa Giovanni Paolo II (miracolato dalla Madonna: ‘il proiettile, guidato dalla mano materna della Madonna, sfiorò tutti gli organi vitali del Papa, senza ucciderlo, e fu poi incastonato nella corona della Vergine dove già esisteva il foro nel quale incastonarlo’). 13 maggio 2011, grande evento al Santuario di Leporano: benedizione della nuova porta, ‘La porta della pace’, fortemente voluta da Padre Franco Amico che ne ha affidato la realizzazione alla BB Key s.r.l. di Verona presieduta da Luca Biondan, un ‘nome’ nel panorama mondiale di opere sacre, famoso per le numerose opere artistiche prodotte (…ne menzioniamo soltanto due: l’angelo della luce, scultore Ernesto Lamagna, che abbiamo ammirato nella Basilica di S. Maria degli Angeli, e la Madonna del Carpinello, in bronzo dorato, alta 8 mt., sistemata in cima al campanile, altezza 70 mt., dell’omonimo santuario in Visciano, Napoli). La porta del nostro santuario è un’opera d’arte di pregevole fattura: in bronzo fuso patinato, pesa sui 1000 Kg., è alta 3,40, larga 1.90 e spessa 10 cm.. E’ una porta speciale, con incisioni e riproduzioni a tema: a sx. si notano l’immagine della Madonna con il Bambino così com’è dipinta sul muro dietro l’altare (…in alto l’incisione ‘sotto la tua protezione cerchiamo rifugio Santa Madre di Dio’, in basso ‘liberaci da ogni pericolo Vergine gloriosa e benedetta’), la Chiesa parrocchiale ed il Santuario incastonati nelle colline circostanti, a dx. il Cristo staccato dalla Croce, risorto, con incise le parole ‘Ti adoriamo e Ti benediciamo, o Cristo, perché con la santa Croce hai redento il mondo’, al centro il mondo; sul retro, due borchie riportanti gli stemmi del Santo Padre, Benedetto XVI, e dell’Arcivescovo della Diocesi di Capua, Mons. Bruno Schettino. Nell’emozionante momento della benedizione della porta, don Giuliano Lilli che ha presieduto la santa Eucaristia concelebrata da don Franco e dai diaconi don Andrea Tubiello e don Domenico Cerrone e la partecipazione del coro ‘S. Maria del Castello’ di Vairano Patenora animato da Raffaele Russo, ha sostenuto sia il significato ‘cristologico che mariologico: è unica perché esalta Cristo risorto e perché unisce la comunità parrocchiale’. E, don Giuliano, di profonda e vasta cultura, mariologo fervente ed eccellente studioso ed interprete delle ‘opere’ di satana, ha catturato, all’omelia, l’attenzione di tutti i fedeli riferendo il senso dell’apparizione della Madonna a Fatima, il messaggio affidato ai pastorelli, conditi da riferimenti di episodi ed eventi, citazioni di nomi ‘importanti’ da far rabbrividire, critiche ad alcune ‘leggi dell’uomo che, anteposte alla legge di Dio, si prestano a far avanzare, propagare il l’ateismo, il materialismo, ad abbattere la Chiesa cattolica, baluardo di civiltà, a far perdere la fede’. don Giuliano, infine, nel ricordare le parole pronunciate da Benedetto Croce e Dante in sogno a Natuzza, la ‘folgorazione’ di S. Paolo, poi diventato principe degli apostoli, ed ‘il Beato Giovanni Paolo II che il 6 maggio 1981, sette giorni prima d’essere ferito a morte, stava contemplando l’immagine del Cuore di Maria che aveva sgorgato sangue in casa di Teresa Musco’, ha esortato tutti a ‘riacquistare la fede, ad affidare il mondo intero alla Vergine Santissima affinché pentiti ci si possa riscattare, redimere e tornare a Dio’.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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