Mignano Montelungo-Città martire per eccellenza

Mignano Sacrario

 

 

 

di Paolo Pozzuoli

MIGNANO MONTE LUNGO, CITTÀ MARTIRE PER ECCELLENZA, INSIGNITA DI MEDAGLIE D’ORO AL VALOR MILITARE ED AL MERITO CIVILE E STELLA AL MERITO DEL LAVORO, DOMANI COMMEMORA LE 42 VITTIME SUL LAVORO DELLA TRAGEDIA DI CANNAVINELLE.

 

Nella città martire per eccellenza, Mignano Monte Lungo – insignita di Medaglie d’Oro al Valor Militare ed al Merito Civile e Stella al Merito del Lavoro – che con il sacrificio della vita di tante persone, il sangue delle vittime, le lacrime dei familiari superstiti, dei conoscenti, delle autorità, ha dato un incommensurabile contributo alla Patria in termini di libertà e democrazia, alla civiltà ed al progresso nella ricostruzione post bellica, domani, sabato, verrà commemorata la tragedia di Cannavinelle. Una cerimonia di straordinaria solennità, promossa dalla Amministrazione Comunale di Mignano Monte Lungo, rappresentata dal Sindaco, Cav. Roberto Campanile, memore dell’opera e del sacrificio umano dei 42 caduti sul lavoro, commemorandoli, celebrandoli, onorandoli, per perpetuarne il ricordo, ed alla quale hanno dato il patrocinio la Camera dei Deputati, la Regione Campania, la Provincia di Caserta, la Confederazione Nazionale Artigiani, la Federazione dei Maestri del Lavoro d’Italia, la Camera di Commercio di  Caserta, ed il contributo la Comunità Montana “Monte Santa Croce” e l’ENEL S.p.A., ed assicurato la presenza autorità civili, militari, religiose, politiche e rappresentanti degli enti. 58 anni dopo – era il 25 marzo 1952 – i 42 lavoratori, Sciarra Giovanni da Bolognano,  Flamini Mario e Capodacqua Giovanni da Capistrello, Leggeri Riccardo, Martini Angelo, Martino Giuseppe e Vericcio Francesco da Castelnuovo di Farfa, Colangelo Arturo e Paolino Domenico da Castelvecchio Subequo, Crea Porzio Antonino da Pellaro, Diamante Quintino da Pesco Sansonesco, Caimano Raffaele e Cozzone Antonio da Presenzano, Paolino Pelino e Trombino Giovanbattista da Prestine, Cosentino Raffaele da Lauria,  Trovarelli Gaetano da Manoppello, Cerullo Remo, D’Ermo Gabriele e Proietti Giuseppe da Mignano M.L., Lombardi Pasquale da Morano Calabro, D’Amico Macario e Giovarruscio Giuseppe, Di Giacomo Massimo da Napoli, Magliocca Giuseppe da Pastorano, Delli Curti Onofrio da Recale, Cicerone Giuseppe, Di Lauro Giuseppe e Manselli Severo da Sesto Campano, Alfonsi Pietro, Babusci Domenico, Lancia Giulio, Niscola Amerigo, Ranieri Vincenzo e Rugghia Ettore da S. Vincenzo Valle Rovereto, Tarquinio Vittorio da Tocco Casauria, Parisi Mario da Trivento,  Grande Giuseppe da Vairano Patenora, Proietti Giuseppe da Galluccio, Solitari Pietro Angelo da Vicovaro, Pezzuto Americo da Villa S. Angelo, periti nel crollo della galleria, sono da ritenere i pionieri di una nuova era qual è stata l’attività lavorativa che apriva nuovi scenari accorciando le notevoli distanze intercorrenti fra località vicinissime in linea d’aria ed hanno fatto da apripista a tanti compaesani che, specializzandosi nei peculiari lavori in galleria, hanno dato il loro fattivo contributo nelle più svariate località italiane. Allucinante la dichiarazione resa qualche anno fa da uno dei superstiti riportata su <Cannavinelle: una storia da non dimenticare> “ … noi superstiti accettammo il risarcimento che ci veniva offerto e rinunciammo a ad agire … così ci fu consigliato e così facemmo, ma nessuna somma di denaro può servire a compensare il valore della vita di una persona. Non c’è prezzo! Lo Stato non ha effettuato alcun risarcimento perché non c’è stato alcun processo ed il sindacalista con cui parlammo ci consigliò di accettare quanto ci offriva la ditta, perché erano soldi sicuri, quelli dello Stato, no. Provo grande tristezza quando apprendo che l’uomo continua a perdere la vita per mancanza di sicurezza nei luoghi di lavoro. Per me è come tornare indietro nel tempo e rivivere l’esperienza dolorosa di quel 25 marzo 1952 in cui mio fratello e tanti altri persero la vita”.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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