MOVIMENTO SEM

Carissime/i amiche/i, in questo periodo difficile e confuso desideriamo raccontarvi alcune nostre esperienze.
Da oltre 10 anni sosteniamo attivamente il Movimento brasiliano dei Sem Terra e Via Campesina Internazionale, grandi movimenti dei piccoli contadini, che lottano contro il latifondo, l’agrobusiness e l’accaparramento delle terre, in nome dell’agroecologia e del cibo sano e sostenibile.
Nel 2011 siamo stati in Palestina e nel 2015 nel Kurdistan turco: due realtà simili, in cui l’enorme e assai nota oppressione e violenza di Israele e Turchia sui popoli palestinese e curdo viene accettata da tutti i governi occidentali e non, che plaudono o stanno zitti di fronte all’alleanza di ferro stretta pochi giorni fa fra i governi antidemocratici di Turchia e Israele.
Pur condividendo e partecipando al BDS , una realtà internazionale di boicottaggio dei prodotti fatti nelle colonie della Cisgiordania ( contro le leggi internazionali sui paesi occupati), francamente ci sembra che una soluzione alla tragedia palestinese (che pure è la madre di tutte le guerre in MedioOriente) sia ormai irrealizzabile con la soluzione ONU “due popoli, due stati”, data l’enorme quantità di coloni ebraici residenti in Cisgiordania.
Abbiamo maggiore speranza invece di una soluzione positiva per i Curdi, soprattutto per il Rojava.
E sarebbe un modello per tutto il mondo , perchè la maggioranza dei curdi turchi e siriani ha da tempo superato l’obiettivo di uno Stato Curdo, da anni sostengono convinti le splendide analisi di Ocalan (i libri di Ocalan in italiano sono edizioni Punto Rosso ), in carcere da quasi 18 anni, in cui si denuncia che la “democrazia rappresentativa” e gli Stati Nazione sono ormai falliti, non sono democratici e opprimono qualsiasi minoranza.
La loro soluzione è il Confederalismo democratico, fondato sull’autogoverno partecipato e gestito partendo dal livello locale, la parità uomo-donna, l’ecologia, il diritto all’autodifesa ecc.
Non sono solo teorie, queste cose le stanno facendo in una situazione di guerra, a Kobane e nel Rojava, dove hanno sconfitto da soli ISIS, i terribili Daesh. E stanno tentando di applicarle anche del Kurdistan turco, resistendo alla violenza dei soldati turchi, inviati da Erdogan e il governo turco, che considerano terroriste non solo le organizzazioni curde in Turchia (PKK e anche il partito HDP presente in Parlamento), ma anche quelle dei curdi siriani, che lottano contro i Daesh, con l’appoggio dell’aviazione USA!
La guerra in Siria (una delle tante guerre della terza Guerra Mondiale in atto) non avrà soluzione se non si riconoscerà ai curdi del Rojava di partecipare a una trattativa seria, da cui finora sono stati esclusi principalmente per il veto di Erdogan.
Ed anche la situazione in Turchia peggiorerà, continuerà ad aumentare il terrorismo di Daesh e il massacro dei curdi, se non si riuscirà a porre fine allo stato di totale isolamento di Ocalan, che dura da un anno, nell’isola di Imrali.
Non si hanno notizie di Ocalan da 5 mesi, non c’è più alcun contatto, neppure con gli avvocati .
E’ fondamentale la fine dell’isolamento di Ocalan e ridargli un ruolo centrale nella trattativa, per arrivare a una soluzione della questione curda in Turchia.
Partendo da queste considerazioni vi chiediamo di condividere/diffondere queste due iniziative:
1- la campagna per la fine dell’isolamento di Ocalan http://www.uikionlus.com/lisolamento-di-abdullah-ocalan-deve-finire-la-via-duscita-e-a-imrali/
e pe un nuovo processo come richiesto dai suoi avvocati alla Corte Europea per i Diritti Umani http://www.uikionlus.com/gli-avvocati-chiedono-alla-corte-europea-per-i-diritti-umani-un-nuovo-processo-per-ocalan/
2- la Campagna BIMBI DI KOBANE, Sostieni a distanza gli orfani di chi combatte l’ISIS http://www.bimbidikobane.com/
Infine vi invitiamo a leggere
-“ Kobane calling” il libro fumetto di Zerocalcare, “Tre viaggi nel corso di un anno. Turchia, Iraq, Siria, per documentare la vita della resistenza curda in una delle zone calde meno spiegate dai media mainstream”.
-e il bellissimo libro di Marco Rovelli “La guerriera dagli occhi verdi” ed. Giunti , “la storia di un’esistenza, di una scelta radicale, della difesa di un ideale di libertà e democrazia”.
Un abbraccio
chiara de poli e antonio lupo

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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