Mozzarella: farneticazioni di Maroni stoppate da Raffaele Ambrosca

Fonte Interno18

Il Governo ‘leghista’ ha tutti i mezzi per ‘scippare’ l’oro bianco alla Campania. Il presidente della Lab: “Ai Longobardi le caciotte, a noi la Dop”
29/06/2010 – 15:07

Il presidente della Lab Raffaele Ambrosca

Caserta – “A proposito dell’articolo apparso sulla stampa nel quale il Ministro Maroni attribuisce ai longobardi la fabbricazione della mozzarella campana non sappiamo se interpretare “l’uscita” del ministro come una battuta, una provocazione o, piuttosto la continuazione blanda ma insistita, di un tentativo di “aggressione” al nostro prodotto simbolo, la mozzarella di bufala campana Dop”. Sono le dichiarazioni del presidente della Lab Raffaele Ambrosca. “D’altra parte non a caso la Lab (Lega allevatori bufalini) nel febbraio scorso, con l’ausilio dell’europarlamentare Enzo Rivellini, che ancora ringraziamo per il suo impegno appassionato, si rese protagonista di una “provocazione” appunto, in difesa della mozzarella di bufala campana dop che potentati economici del nord tentavano di denigrare, approfittando di un “complice” e malevolo deficit di comunicazione. Ebbene, in quella circostanza, a Bruxelles la protesta della Lab fu quella di offrire cavallerescamente uno dei vanti del mady in Italy ai parlamentari europei tutti e a quelli leghisti in particolare che, dobbiamo dire, gradirono parecchio, concedendosi anche il bis, mentre a “denti stretti” tessevano le lodi di quella meraviglia di prodotto. Ma, a parte tutto questo, siamo preoccupati per le continue “puntatine” che il “nord” attraverso le sue organizzazioni industriali e commerciali ed ora, forse, anche istituzionali, rivolge alla nostra mozzarella. In effetti è come se una regia, neppure tanto occulta, volesse impadronirsi di una parte consistente della economia campana, “scippando” tradizioni e storia che fanno della nostra mozzarella un prodotto unico e non altrimenti riproducibile. In realtà non ci preoccupa la riproducibilità del prodotto la cui unicità deriva non soltanto dalla sapiente saggezza di antichi processi di lavorazione tramandati di generazione in generazione, ma, soprattutto, dall’habitat particolarmente congeniale e favorevole che rende al latte e poi alla mozzarella di bufala campana, quel colore, quel sapore ed infine quel gusto assolutamente inimitabile. Ci preoccupa, invece, la capacità economica e la potenza commerciale di alcuni colossi del nord che potrebbero servirsi della loro persuasiva capacità finanziaria per aggredire e denigrare il nostro prodotto “facendo passare” messaggi deliberatamente manipolati, nel mentre sponsorizzano prodotti similari, spacciandoli come, “sicuri” e “genuini” sotto la medesima dicitura di mozzarella di bufala (non campana Dop) svilendo così la qualità e la garanzia di un marchio che rappresenta un valore assoluto nel panorama commerciale mondiale. Ed allora onorevole Ministro possiamo simpaticamente concludere: ai longobardi le caciotte ai campani la mozzarella di bufala campana Dop e le sue ricotte”.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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