NAPOLI, BENI COMUNI & GENERAZIONI FUTURE SABATO 8 GIUGNO 2019 ORE 9:30 SALA NUGNES – VIA VERDI

COMUNICATO STAMPA

 

 

Si terrà a Napoli, presso la Sala Nugnes in Via Verdi, a partire dalle 9:30, l’assemblea convocata a seguito dell’appello alla Città di Napoli pubblicato da Alberto Lucarelli, Ordinario di Diritto Costituzionale alla Federico II, e Vicepresidente del Comitato Rodotà.

“Beni Comuni & Generazioni Future”, questo il tema che caratterizzerà l’incontro pubblico a cui prenderanno parte persone ed organizzazioni che intendono garantire il proprio appoggio e supporto operativo alla campagna in corso per la legge di iniziativa popolare sui beni comuni, promossa dal Comitato Rodotà, sul testo originario elaborato dieci anni fa dalla Commissione Rodotà.

Il rilancio nazionale del dibattito sui beni comuni, una legge di iniziativa popolare e una proposta di rete permanente ad azionariato diffuso, queste le proposte in campo che stanno mobilitando energie e aggregazioni in tutte le regioni del Paese: a Napoli, riconosciuta a livello europeo come la capitale dei beni comuni, è il momento di organizzarsi “affinché possa svilupparsi un impegno importante nel sostenere questa legge di iniziativa popolare, promuovendone dibattiti, incontri, discussioni finalizzati alla raccolta delle firme e a far sì che tale tema rientri con forza nel comune dibattito politico-legislativo.”

 

Ricorda Alberto Lucarelli “ Nel 2011 modificammo lo Statuto del Comune di Napoli, inserendo tra i suoi principi e valori, proprio la definizione di beni comuni così come elaborata dalla Commissione Rodotà.”, e a questo appello hanno già risposto personalità ed istituzioni, dando la propria disponibilità ed adesione, tra gli altri: i magistrati Franco Roberti e Bruno Spagna Musso, i giuristi Lodovico Genghini e Giuliana Quattromini, i Consiglieri comunali Francesco Vernetti, Mario Coppeto, Rosaria Galiero, Elena Coccia, Luigi Felaco, il Presidente del Consiglio comunale, Sandro Fucito, i Prof. Aldo Ferrara e Renato Briganti, il dirigente Fabio Pascapè, Nicholas Ferrante, Anna Starita, Francesco Miragliuolo, Osvaldo Cammarota, il Presidente Arci Campania Alessio Curatoli, e tanti altre persone ed organizzazioni che, oltre a partecipare, faranno un proprio intervento.

Alberto Lucarelli sarà presente e chiuderà l’incontro con una breve relazione sul legame importante tra la Città e la “democrazia dei beni comuni”.

ALLA CITTA’ DI NAPOLI, PER I BENI COMUNI Da oltre 10 anni, i lavori della Commissione Rodotà, per la tutela dei beni pubblici, contro la svendita e la privatizzazione del territorio nazionale, della quale ebbi l’onore di esserne componente, costituiscono la base fondante e culturale dell’azione politica ed amministrativa della Città di Napoli e di tanti altri comuni che a quell’esperienza si riferiscono. Le relazioni, le memorie che hanno consentito l’ammissibilità dei quesiti referendari del 2011, contro le privatizzazioni selvagge dei servizi pubblici si basavano su quel testo. Decisi di candidarmi alle elezioni amministrative del 2011, alle quali fui eletto consigliere al primo turno, per realizzare il successo referendario e quindi lo spirito del testo della commissione Rodotà. In tal senso, divenni assessore ai Beni Comuni, il primo in Italia. Tutte le delibere più importanti, da me proposte, firmate e poi approvate dal Consiglio comunale, si basano sulle premesse di quel testo, ed in particolare le delibere sull’acqua, sul recupero degli edifici e spazi pubblici abbandonati o non utilizzati, sul suolo, sulla democrazia partecipativa; delibere che ancora oggi marcano e caratterizzano la novità ed originalità dell’azione del Comune di Napoli e di tutti quei comuni che ne hanno voluto seguire l’esempio. Questi sono stati gli atti politici che hanno portato alla città la maggiore visibilità in Italia e in Europa, perché immaginavano un nuovo rapporto del cittadino con la propria città, con il proprio territorio. Nel 2011 modificammo lo Statuto del Comune di Napoli, inserendo tra i suoi principi e valori, proprio la definizione di beni comuni così come elaborata dalla Commissione Rodotà. Ricordo ancora molto bene quando in sala giunta presentammo, con la partecipazione di Stefano Rodotà, il nuovo Statuto e qualche giorno dopo, approvammo la delibera per uno Statuto europeo dei beni comuni. Il Comune di Napoli ha contribuito a far diventare diritto un testo osteggiato dal Parlamento, in quanto unica proposta in grado di frenare il saccheggio dei beni di appartenenza collettiva. In questa direzione, nel febbraio del 2012, Napoli si fece promotrice, al Teatro Politeama, di una importante assemblea per la costituzione di “Una rete dei comuni per i beni comuni” che vide per la prima volta insieme istituzioni e territori al fine di delineare una strategia che fosse in grado di configurare, a partire dei beni comuni e dalla democrazia partecipativa, un altro modello di democrazia. Si delineava, dunque, una vera e propria Carta di valori e principi, in grado di ridare dignità ai Cittadini, contro la deriva neoliberista del capitalismo finanziario, che trasforma sempre più la rappresentanza in un vero simulacro. Nel novembre scorso, abbiamo rilanciato con Ugo Mattei, e subito dopo con il prezioso sostegno di centinaia di altre realtà locali presenti nei territori, il testo della Commissione Rodotà, attraverso una legge di iniziativa popolare. Stiamo raccogliendo le firme previste dalla Costituzione, ma, soprattutto, vivendo un periodo di crescita e condivisione di valori ed esperienze. La raccolta di firme sta coinvolgendo cittadini e territori in tutta Italia. Mi appello ora alla Città di Napoli affinché possa svilupparsi un impegno importante nel sostenere questa legge di iniziativa popolare, promuovendone dibattiti, incontri, discussioni finalizzati alla raccolta delle firme e a far sì che tale tema rientri con forza nel comune dibattito politico-legislativo. Alberto Lucarelli

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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