Napoli-L’ISTITUTO “LA VIGILANTE” METTE IN PERICOLO LE GUARDIE GIURATE!!!

Guardie Giurate Napoli

CAMPANIA

 CONFEDERAZIONE AUTONOMA EUROPEA dei LAVORATORI

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                                                 Segreteria

COMUNICATO  STAMPA

 

L’ISTITUTO “LA VIGILANTE” METTE IN PERICOLO LE GUARDIE GIURATE!!!

            Delle Guardie Giurate furono messe in servizio a Napoli in un cantiere in Vico Lungo Gelso.

            In quel cantiere accaddero degli eventi che videro costrette le Guardie Giurate dovere sporgere denunce presso la Squadra Mobile della Questura di Napoli, dove fu anche convocato un loro Capitano.

            In quella sede fu sollecitato una sede di impiego diversa per quelle Guardia Giurate onde potere tutelarne l’incolumità e la vita da eventuali ritorsioni e/o vendette da parte di pregiudicati della zona, che sappiamo essere ad alto tasso delinquenziale.

            Nonostante tutto questo, nonostante le condizioni di opportunità e sicurezza per quelle Guardie Giurate e nonostante l’allegato documento inviato ed in allegato, L’Istituto “La Vigilante” ha rimesso quelle stesse Guardie Giurate in quel posto di servizio mettendole in serio pericolo di vita.

            Nella serata odierna, una di quelle Guardie Giurate ha “subìto la vendetta della criminalità” quale avvertimento e monito.

            Tutto questo era a perfetta conoscenza di quell’Istituto e di quel Capitano che, nonostante le numerose missive ricevute, non ha voluto provvedere a tutelare l’incolumità delle Guardie Giurate e ha inquinato, così, le fasi di accertamento dell’Autorità di Polizia e dell’Autorità Giudiziaria.

            Il Sindacato Confael si rivolgerà alla Magistratura e si costituirà parte civile contro quell’Istituto che, per colpa di un suo responsabile, ha ricevuto un danno sul servizio, un danno di immagine ed ha procurato consapevolmente quanto è accaduto alla Guardia Giurata cadendo in reati penali perseguibili di Ufficio.

            La Confael chiederà, inoltre, al Prefetto e al Questore di Napoli di far luce su quanto gravemente accaduto e se vi sia un collegamento tra le decisioni assunte dall’Istituto La Vigilante con quanto occorso alla Guardia Giurata.

 

                                                                                                          Il Segretario Generale

                                                                                                          DI BONITO Salvatore

 

 

Segue nota della Confael inviata all’Istituto La Vigilante:

 

“ Oggetto: Cantiere di Napoli Vico Lungo Gelso – richiesta di intervento urgentissimo. 

 

 

Via Fax urgentissimo                               Spett.le         La Vigilante S.r.l.

                                                                                              Via Carlo di Tocco, 82/84

                                                                                              80142                                    Napoli

 

            La scrivente O.S., in ordine alla nota già inviata per la sede di servizio in oggetto e alle Guardie Giurate ivi impiegate tiene a precisare che, come è noto, le esigenze di servizio, sulla base delle quali viene adottato il provvedimento in questione, non vanno ricondotte esclusivamente a necessità organiche o a impegni tecnico operativi, bensì a tutti quei motivi di opportunità e sicurezza che possono oggettivamente compromettere l’ordinato svolgimento dei compiti istituzionali di quella Guardia Particolare Giurata.

            Vi sono le gravi e motivate esigenze di pervenire a un opportuno avvicendamento con altro personale.

            Scientemente, non è stato, tenuto in considerazione il sopravvenuto intervento dell’Autorità di Polizia in ordine a quanto accaduto in quel cantiere e meraviglia che proprio il Responsabile, che fu anch’egli chiamato da quella Autorità, abbia deciso di vìolare duramente tutte le disposizioni esistenti relative alla sicurezza dell’Agente e vìolando gravemente, seriamente e pesantemente quanto dalla Legge stabilito perché se vi è l’intervento dell’Autorità che ha iniziato la sua fase di indagine, con quella decisione, in piena scienza e coscienza sa che quella stessa indagine viene inquinata da decisione di questa estrema stregua.

            Di tutto questo, la Dirigenza dell’Istituto La Vigilante, né è pienamente consapevole come consapevole è il nocumento che causa alla normale attività dell’Autorità intervenuta, nonostante  le ragionevoli considerazioni di opportunità che di per sé in questo caso legittimavano ed autorizzavano pienamente il diverso impiego della GpG in altra sede per in quanto in argomento.

            Tutto questo nonostante vi sia stato l’invito dell’Autorità di Polizia!!!

            Viene, inoltre, aggravato dal fatto che si è a conoscenza dell’inizio di una fase di accertamenti da parte di quella stessa Autorità che, degli eventuali sviluppi, avviserà l’Autorità Giudiziaria.

            Nei fatti, la Dirigenza dell’Istituto La Vigilante è consapevole di provocare un inquinamento della fase di accertamento ed eventuale indagine, nonostante le chiare documentazioni ufficiali prodotte dall’interessato e dell’intervento dell’Autorità di Polizia, che mettono alla luce quanto gravemente emerso.

            Per questo l’Istituto La Vigilante è già responsabile di qualsivoglia “incidente” possa accadere alla GpG che potrebbe anche essere seguita/inseguita per ipotetiche ed eventuali ritorsioni.

            A mente si vuole rammentare l’articolo 40 C.P. che recita: “Nessuno puo’ essere punito per un fatto preveduto dalla legge come reato, se l’evento dannoso o pericoloso, da cui dipende la esistenza del reato, non e’ conseguenza della sua azione od omissione. Non impedire un evento, che si ha l’obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo.”

            Questo senza volere enumerare le tantissime e numerosissime violazioni ed impedimenti alla giustizia provocati ed arrecati coscientemente.

            La GpG, per assicurare la giusta attività innanzi descritta, ha rappresentato detta incongruenza  ma ha ricevuto una disposizione che deve eseguire.

            La scrivente O.S., per i motivi più che chiari suesposti, chiede alla Dirigenza de La Vigilante di voler provvedere “ad horas” alla sostituzione della GpG onde tutelarne l’incolumità e preservare ed assicurare i motivi di giustizia.

            Appare superfluo che detto anomalo comportamento, poichè posto in essere coscientemente, poiché vìola l’inviolabile ed è causa di intralcio alla Giustizia, connota una lunga serie di reati che solo l’A.G. potrà valutare.

In attesa di urgentissime decisioni e riscontri, l’occasione è gradita porgere cordiali saluti. “

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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