NEI CONGRESSI CGIL LA LOTTA PER I DIRITTI NELLE AREE DIFFICILI

 

Contrariamente a quello che si sente dire in tanta parte della pubblica opinione, ritengo che il ruolo dei sindacati e dei corpi intermedi rimane fondamentale per la democrazia nel nostro Paese. Per questi motivi va seguito con attenzione il dibattito che è in corso nella CGIL, la più grande confederazione sindacale del nostro Paese, per lo svolgimento del suo congresso. Dopo una intensa campagna di assemblee di base nei luoghi di lavoro e nelle leghe territoriali, nei prossimi giorni si avvieranno i congressi di categoria e confederale a livello provinciale, che saranno seguiti da quelli regionali. Il percorso si concluderà con le assisi nazionali a Roma. Essendo pensionato e aderente all’Auser ho deciso di partecipare e seguire con più attenzione questa fase. In una terra difficile, dove la politica stenta a decollare e le istituzioni arrancano (spesso in preda a corruzione e malaffare), appare decisivo il ruolo che le associazioni sociali e del terzo possono dare per fare crescere livelli di partecipazione più consapevole e di cittadinanza democratica, di coesione sociale e di innovazione a tutti i livelli.

Come rete delle Piazze del Sapere possiamo dare un contributo per fare crescere una cultura dei diritti, fondata sulle competenze e capacità di progettazione sociale. In particolare nel mondo della terza età va rafforzata la capacità di contrattazione sociale e territoriale per dare risposte ai bisogni ed alle emergenze (a partire da quelle dei trasporti, della sanità e della sicurezza di aree esplosive, come quella domiziana). Su questo versante possiamo mettere a disposizione le narrazioni raccolte nel recente volume “Una vita per i diritti”, Rubbettino editore, con tante testimonianze e buone pratiche, anche sul fronte intergenerazionale: gli anziani possono aiutare i giovani con le loro competenze, antichi saperi e mestieri; mentre le nuove leve possono trasferire capacità per l’uso di Internet e nuove tecnologie, creatività (scuola e ricerca).

Alla CGIL Regionale e Provinciale sollecitiamo una riflessione sul fronte della legalità democratica, sul contributo che è stato dato dai lavoratori e dalle loro organizzazioni per la rinascita democratica della nostra terra, anche in momenti drammatici in cui imperversava il potere violento della camorra. A tal fine propongo di dedicare nell’ambito di alcuni congressi (Fillea – FIOM – SPI e CGIL) dei momenti dedicati a figure emblematiche, vittime innocenti: come Tammaro Cirillo a villa L e Franco Imposimato a Maddaloni, fino ai giovani gahnesi sterminati a Castel Volturno (il 18-09 ricorre il decennale della strage). Queste storie per i diritti e la cittadinanza democratica meritano attenzione per una memoria storica che può aiutarci tracciare nuovi sentieri e percorsi per il futuro (in primo luogo delle nuove generazioni e soggetti più deboli, come le donne).

A tal fine può essere interessante la proposta di costruire un coordinamento territoriale sui contenuti ed obiettivi del Manifesto nazionale antirazzista ed antifascista, che si avvierà con il primo incontro convocato per lunedì 17-09 a Caserta. Come negli anni terribili in cui venne ammazzato Jerry Essan Masslo, ancora più oggi è necessario creare un fronte di resistenza contro ogni forma di violenza e di fanatismo, per creare ponti tra culture e religioni diverse, per fare in modo che le diversità non creino paure e steccati ma diventino risorse ed opportunità anche nelle aree più a rischio, in cui si fanno i conti con drammatiche e quotidiane emergenze.               Pasquale Iorio,  Pubblicato sul settimanale LEFT      N 38 In edicola 21settembre 2018

Piazze del sapere

Omaggio a Inge Feltrinelli

La scomparsa di Ingel Feltrinelli colpisce una intera comunità (non solo a livello nazionale) per la sua grande competenza ed umanità. Non a caso viene ricordata come “una regina dell’editoria”, amica di grandi personaggi, come E. Hemingway, Fiedel castro, G. Garcia Marquez. E’ stata una donna eccezionale, protagonista della vita culturale: una personalità di grande fascino e curiosità, sempre aperta al dialogo ed al confronto con mondi e culture diversi (verso cui cercava di costruire ponti, non steccati).

In modo particolare amava Napoli ed i Sud del mondo. Nella sua lunga vita ha conosciuto momenti terribili, a volte di esilio, altre di dolore (come nel caso della morte violenta del marito Gingiacomo, con cui aveva costruito una delle più importanti imprese editoriali). Ha viaggiato molto ed incontrato tante personalità. Di tutto questo c’è testimonianza in un bellissimo docufilm, a lei dedicato e amorevolmente curato dal figlio Carlo).

A nome della rete delle Piazze del Sapere vogliamo ribadire il nostro omaggio e ringraziamento, in particolare per le sue scelte coraggiose di investire ed aprire nuove librerie in tante realtà del Mezzogiorno. Come è avvenuto a Caserta, in una città diffcile (da alcuni definita “distratta”). Tutto questo è avvenuto in ua fase di crisi dove continuano a chiudere tante attività di artigianato di qualità, ed anche le edicole e librerie – mentre prosperano sale di azzardo e slot mashines).

Grazie alla ospitalità e professionalità degli addetti, ci è stato possible realizzare il nostro progetto delle Piazze del Sapere, una rete di competenze e luoghi di promozione della cultura come fattore di coesione sociale e di apprendimento permanente (come ci fece osservare la stessa Inge). Ci piace ricordare che lei personalmemte è stata nella nostra città in due occasioni: la prima all’atto della nascita della nuova libreria nel centro di Caserta – di cui nel mese di dicembre 2018 ricorre il decennale, che noi proponiamo di ricordare con un evento degno, anche con la partecipazione dell’editore Carlo, che già abbiamo invitato in precedenti in altre occasioni.

Nello stesso tempo per noi rimane indimenticabile il ricordo della sua seconda visita quando decidemmo di dedicarle un solenne omaggio a nome di tutta la città. Fu una serata memorabile, molto intensa (anche con la proiezione del documentario a lei dedicato), con tratti simpatici. Non potrò mai dimenticare la sorpresa e lo stupore dei tanti visitatori che gremirono la libreria nel vedere e riconoscere la illustre ospite che li accoglieva con il suo radioso sorriso al banco vendita, insieme con gli operatori. Altrettanto socievole e calorosa fu la cena in una trattoria tipica nei pressi del Belvedere di S. Leucio con tutto lo staff (a cui venni invitato). Mentre scherzavo con l’allora direttore (a cui ci legava una forte professionalità ed amicizia fraterna), la signora Inge mi disse di fare attenzione e di non maltrattarlo, in quanto era l’unico dirigente di destra dell’intero gruppo Feltrinelli.  Per concludere mi fa piacere riprendere la geniale idea da lei proposta di utilizzare lo spazio all’aperto della libreria attrezzandolo per gli eventi e gli incontri delle associazioni, sul modello di Monmartre a Parigi ed altre città in cui la cultura è viva (con un confronto per noi ardito ma stimolante).

Pasquale Iorio                                                                        Caserta, 21settembre 2018

www.lepiazzedelsapere.it

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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