NO ALLA MANOVRA SULLE PENSIONI A DANNO DEI VERI PENSIONATI

 

 

 

La Federazione Pensionati della  Cisas  protesta vivamente per le nuove norme del Governo sulle Pensioni :   “Le pensioni bloccate di oltre 1.500 euro lorde al mese, al netto in busta circa 1.000 euro, sono del tutto insufficienti a far vivere i pensionati, che hanno bisogno, data l’età, di assistenza continua, cosa che le Regioni non danno, anche a causa delle lunghe liste d’attesa.

Penalizzati quei lavoratori che hanno pagato per tutta una vita le loro pensioni di vecchiaia e di anzianità.

Il Governo dimentica che non trattasi di assegni assistenziali o di quelle al minimo, senza alcuna contribuzione, ma di veri ex lavoratori.

I sacrificati sono proprio quei pensionati che hanno lavorato per tutta una vita, versando effettivamente regolari contributi continuativi, trattandosi di pensionati per Vecchiaia, che hanno tutti in passato superato quota 110, con oltre 67 anni di età ed oltre 42 anni di intera contribuzione Inps”.

Sulla stessa onda, il Segretario Confederale della  Cisas, Mario De Florio :  “Il Governo aveva promesso di incrementare le pensioni. Ora, invece, se la prende con le pensioni reali di coloro che hanno sempre lavorato.

Trattasi di milioni di pensioni di Vecchiaia, che – ancora una volta – sono sacrificati per fare cassa, come avvenuto con i precedenti governi”.

La Confederazione Cisas e la Federazione Pensionati  Cisas  prendono atto che i loro soldi ed i loro sacrifici servono per foraggiare, ancora una volta, i falsi disoccupati, i falsi pensionati ed gli pseudo imprenditori, che predano ma non assumono, facendo solo crescere l’evasione contributiva ed il lavoro nero.

In realtà, si sono tolti i soldi a chi ha lavorato una vita intera per darli a chi non lavora o lavora a nero. Solo inutile assistenzialismo al posto di un effettivo lavoro.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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