NUOVO AEROPORTO DI FIRENZE: UNO SCHIAFFO ALL’OMOLOGO DI GRAZZANISE

 EPSON scanner imagedi Raffaele Cardillo

Ancora un colpo di mano del nostro Premier che, ad onta delle legittime istanze dei cittadini di Terra di Lavoro che, da tempo immemore aspettano che si realizzi, in località Grazzanise, il tanto sospirato aeroporto, si è subito brigato di completare quello della sua Firenze, etichettandolo come strategico, quindi suscettibile di finanziamenti prioritari, attingendoli agli già esangui fondi pubblici.

Il battage pubblicitario a suon di comunicati stampa e slides ha sortito l’effetto voluto, i miracoli si compiono anche senza l’intervento di forze trascendenti.

Per quanto attiene la realizzazione di questo importante terminal sembra che esso non sia esente da rischi ambientali, si andrà, infatti, a sovvertire l’intero comparto idrogeologico della zona con spostamenti di corsi d’acqua che peggioreranno e predisporranno il territorio a rischio alluvioni.

Evidentemente questi sono piccoli e insignificanti dettagli per chi detiene il bastone del comando, certi pericoli vanno corsi e non importa chi sia e quanti siano a pagarne il prezzo, l’importante è che si facciano le grandi opere!

Una piccola chiosa: non trovate singolare che l’attuazione di questa importante opera si svolga nelle immediate vicinanze di un evento elettorale?

E siccome il giochetto funziona, già ampiamente collaudato con risultati soddisfacenti, perché non ripeterlo?

Diceva un saggio che a pensare male è peccato, ma molte volte ci si azzecca!

È proprio vero, la politica quando vuole, stravolge le regole del gioco, manipolando con maestria le leve del potere, perdendo di vista le reali esigenze di una comunità, quale quella casertana, che langue in una condizione pietosa e bisognevole di una rinascita che l’istituzione dell’aeroporto di Grazzanise, potrebbe rilanciare vivificando l’intero comparto socio-economico, facendolo assurgere a un ruolo dignitoso nel contesto dell’Europa comunitaria.

Tutto questo non avviene e di ciò ce ne dogliamo, pare che non si sia degni di una giusta attenzione da parte delle autorità competenti, eppure ci sono tutti i presupposti, peraltro in negativo, che dovrebbero stimolare gli organi di potere, a rivolgere l’occhio benevolo a una terra martoriata e preda di forze criminali, con un inquinamento atmosferico e del suolo ai limiti della sopportabilità, associato ad un incremento massivo delle malattie neoplastiche che falcidiano larghi strati della popolazione.

Di fronte a questo quadro apocalittico e desolante, registriamo con rammarico, una pervicace indifferenza dello Stato che, distratto da altre faccende, forse ritenute più meritevoli di concentrazione e scrupolosità, dilaziona nel tempo possibili tentativi di intervento verso il nostro territorio.

Chiediamo, a questo punto, che come avvenuto per l’aeroporto di Firenze, anche quello di Grazzanise possa essere annoverato nel piano europeo come aeroporto strategico e quindi abilitato a usufruire dei finanziamenti relativi, mettendo finalmente la parola fine a questa annosa e triste vicenda.

Ah, dimenticavamo, rivolgiamo un accorato appello agli stimati e distratti politici del nostro circondario, che si ricordino e si facciano carico di queste nostre vitali esigenze, nel nome di una solidarietà e di un principio di appartenenza, sovente disatteso e dimenticato.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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