Richiesta di un tavolo di concertazione per i ‘Galoppatoi’ di Viale Carlo III di Borbone

Alla c.a. del Prefetto di Caserta
Dott. Raffaele Ruberto
CASERTA
Oggetto: richiesta di un tavolo di concertazione per i ‘Galoppatoi’ di Viale Carlo III di Borbone,
Caserta-San Nicola .
Gent.le Prefetto,
le sottoscritte associazioni hanno segnalato in più occasioni ai Sindaci di Caserta, di San
Nicola la Strada e alla Soprintendenza ABAP di Caserta, lo stato di degrado ambientale e sociale in
cui versa l’Asse viario monumentale che dalla facciata della Reggia di Caserta si sviluppa attraverso
piazza Carlo III, viale Carlo III e la piazza detta la Rotonda in comune di San Nicola la Strada, con
i cosiddetti ‘Galoppatoi’ di V.le Carlo III, e i viali alberati.

Pubblicato il libro di Ercole Cacciapuoti edizione Mediterraneo collaborazione AMA comunicazioni 3275486822

Ultimo episodio, segnalato anche alla Stazione dei Carabinieri di Caserta, l’abbattimento di
5 tigli nei pressi di un’abitazione sul tratto verso la stazione ferroviaria.
Purtroppo queste segnalazioni non hanno avuto alcun seguito. Difatti ‘I Galoppatoi’
continuano ad essere piazza di spaccio, luogo di prostituzione e di abbandono incontrollato di
rifiuti.


Le uniche ‘attenzioni’ prestate da parte dei due Comuni , quali le potature dei tigli e degli
oleandri che delimitano l’asse viario, si rivelano inutili, dannose e dispendiose per la comunità. Gli
alberi forestali, infatti, non andrebbero potati con interventi radicali se non per comprovati motivi
di sicurezza; essi invece continuano a soffrire a causa delle ferite inferte dai numerosi tagli mai
curati. Gli oleandri, inoltre, non riescono ad emettere mai i fiori perché potati continuamente, con
interventi fuori stagione e scoordinati fra Comuni confinanti; e per concludere il quadro , l’erba
alta, farcita di rifiuti, viene tritata insieme allo sfalcio .
Inoltre il comune di San Nicola e quello di Caserta effettuano tagli in tempi diversi, con il
risultato di siepi ed alberi con aspetto disomogeneo sullo stesso viale. Insomma un quadro
sconfortante e poco dignitoso per il viale storico che dovrebbe rappresentare il fiore all’occhiello di
Caserta ed il suo biglietto da visita per il turista.
Si ricorda, infatti, la grande valenza paesaggistica dell’asse viario descritto, essendo
compreso sia nel Piano Paesistico del Febbraio 2000, ambito 1, area di San Leucio, Casertavecchia,
Viale Carlo III che nel sito UNESCO di Caserta (qui di seguito rappresentato).

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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