RIFLESSIONI PASQUALI IN PERIODO DI CORONAVIRUS

Salve a tutti,
Oggi domenica delle palme, mi duole far gli auguri a tutti, telematicamente, vorrei passare e farli di persona a tutti, ma le regole di prevenzione al covid 19 ci impongono di starci in casa e cosi i miei auguri vanno online Quello che fa male, è: vedere le chiese vuote attraverso TV e internet, sentir dire che le celebrazioni pasquali quest’anno sono a porte chiuse. Vedendo le chiese vuote mi rimbomba la canzone che fin da piccolo mi hanno insegnato, dedicata alla Madonna delle grazie, al punto, ove dice: c’era una piccola chiesa, consumata dal tempo e i fedeli non andavano più a pregare… Oggi ci sono peccatori che magari non sono mai andati e fedeli che non possono a causa del coronavirus. Domenica prossima è Pasqua, la chiesa ricorda la risurrezione di Cristo e non posso che fare il mio augurio alla vita normale che risusciterà. Una volta rialzatoci, spero di non dover sentire più parlare di ogni male. La speranza è che ognuno di noi può e vuole (soprattutto che voglia) essere disponibile verso gli altri, a volte ci sono figli che non si recano dai padri e questi ultimi nella loro rabbia li disconoscono, umanamente diciamo che fanno bene a intraprendere la strada del disconoscimento, ma le regole di essere cattolici e soprattutto cristiani dovrebbero farci riflettere e magari, perché no? Farci rimproverare, quei figli, che non adempiono i loro doveri, e sia padri sia figli a deporre una pietra su quanto accaduto. Tutto questo è possibile laddove si ragiona con la propria testa e non condizionati da altri. Quante volte ci vengono a raccontare di quello che hanno detto su di noi e noi subito diciamo (ad esempio) a morte… I miei auguri sono quelli che il periodo pasquale ci insegni a riflettere su le nostre azioni, ma anche che laddove c’è lontananza che si possa creare la vicinanza. Termino qui i miei auguri di questa e spero unica male domenica delle palme. AUGURI A TUTTI.