SALVATAGGIO BANCARIO: UN INDEGNO ATTACCO AI RISPARMIATORI

di Raffaele CARDILLO

Non vorremmo fare del facile terrorismo, ma quanto sta per accadere è un cataclisma di enorme portata che scuote fin dalle fondamenta, quelle che erano delle granitiche convinzioni, non scalfibili e non suscettibili di alcun mutamento di sorta.
Cercheremo, per quanto possibile, di fornire delle giuste informazioni, con la speranza di essere di ausilio e di conforto a tutti coloro che, trovandosi in una particolare situazione di disagio, possano approntare le necessarie misure atte a contenere i possibili danni di questa ignobile infamia.
Partendo dall’assunto che il contratto bancario è da considerarsi anomalo, in quanto non rispecchia i necessari requisiti stabiliti dall’articolo 1321 del codice civile, infatti esso è da annoverarsi tra quelli definiti per “adesione”, ovvero una delle parti stabilisce le condizioni e l’altra parte le accetta con la sottoscrizione di un modulo già predisposto.
Riteniamo, a nostro modo di vedere, estremamente distorsivo, un palese abuso al piano paritario dei contraenti.
Tutto ciò è prodromico a quanto andremo ad argomentare circa un evento di estrema gravità che si è venuto a creare e ad avallare dal Parlamento italiano, totalmente prono alle direttive della troika europea, che in un delirio di onnipotenza sta scippando quella che resta di una sovranità ormai ridotta al lumicino.
Stiamo facendo riferimento al “Bail In” termine inglese che sta a significare il salvataggio delle banche da parte degli azionisti e dei creditori dall’interno, ossia con le risorse interne al sistema stesso, che si contrappone al “Bail out” ovvero il salvataggio dall’esterno da parte delle casse pubbliche.
Quest’attacco improvviso, un vero raid consumato alle spalle dei risparmiatori, è stato attuato in data 2 luglio scorso con l’approvazione alla Camera di una legge capestro, che riduce ancora di più i diritti dei cittadini, rendendoli preda appetibile di una finanza sempre più vorace e perniciosa.
Il tutto senza che il cittadino conoscesse questo colpo ardito, scientemente pianificato e portato a compimento con risolutezza, a scapito di vittime designate, prive di difese e quindi facilmente appetibili da sanguisughe istituzionalizzate.
Ci avviamo verso un’era dove tutte le certezze codificate dal diritto e non solo, diverranno fragili e alla mercé di organismi sovranazionali che ne condizionano e ne annullano ogni possibile rivalsa.
Com’è possibile che i sacrifici di una vita possano essere ghermiti a proprio piacimento da una mano sacrilega che profana quello che era il tempio, il focolare, di ogni famiglia italiana?
Frasi sibilline quelle espresse dal nostro governatore Visco di Bankitalia e premonitrici di un evento, che successivamente si è andato a materializzare, che invitava i creditori e nella fattispecie anche i risparmiatori, a un sacrificio significativo per il salvataggio della banca.
Un oltraggio perpetrato con inaudita ferocia e con la consapevolezza di non essere perseguiti, alla sacralità di quello che era un tempo il vanto e il frutto di rinunce dell’ istituzione di base della società italica.
Al momento i depositi bancari che verranno colpiti saranno quelli superiori ai 100 mila euro, una cifra ragguardevole, pur tuttavia, resta l’ennesimo furto con destrezza perpetrato dall’oligarchia europea e dalla BCE di Mario Draghi ai danni degli ignari cittadini europei che, ancora una volta, pagano il prezzo dell’insipienza che connota il ciarpame politico che ci amministra.
O tempora, o mores!

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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