SAN MARCO EVANGELISTA –La Città ricorda la Medaglia d’Oro al Valore Tommaso Carozza, morto a vent’anni nell’Operazione IBIS

 

 

di Nunzio De Pinto

 Il 30 dicembre 1993, sulla Strada Imperiale Afgoi-Balad in Somalia, muore, nell’ambito della missione “IBIS”, il ventenne sammarchese Tommaso Carrozza, del reggimento “Lancieri di Firenze”, di stanza a Grosseto, che sarebbe dovuto tornare a casa dopo pochi giorni. Al giovane, molto conosciuto soprattutto fra i giovani, venne concesse alla memoria una delle più alte onorificenze della Repubblica, la Medaglia d’Oro al Valor dell’Esercito. In suo onore ogni anno si svolge una gara di ciclismo del camppionato Allievi, giunta alla sua sedicesima edizione. A distanza di 17 anni dalla morte, la città ne ricorda l’esempio proprio nel giorno della Festa della Repubblica, il 2 giugno prossimo. Furono 15 gli italiani morti in seguito all’intervento di Pace in Somalia cominciato il 15 dicembre 1992. A confronto, la conquista della Somalia, tra il 1885 ed il 1927, costò 30 caduti agli italiani e oltre 600 alle loro truppe coloniali. Il 13 maggio 1993 il paracadutista della Folgore, Giovanni Strambelli, muore per uno sparo accidentale durante il servizio di guardia. Il 2 luglio, il parà Pasquale Baccaro, del 186° reggimento Folgore, il sottotenente Andrea Millevoi, dei Lancieri di Montebello, e il sergente paracadutista Stefano Paolicchi, del 9° Reggimento “Col Moschin” della Folgore, cadono uccisi nel combattimento del Pastificio. In quello stesso agguato rimase gravemente ferito anche l’Onorevole Gianfranco Paglia, all’epoca giovane sottonenente paracadutista della Folgore. Il 3 agosto un altro parà del 186°, Jonathan Mancinelli, è ucciso da uno sparo accidentale mentre è di guardia. La sera del 15 settembre, i caporali dei parà Giorgio Righetti e Rossano Visioli sono uccisi da cecchini mentre fanno jogging nel porto di Mogadiscio. Il 31 ottobre muore all’ospedale militare del Celio a Roma, per la malaria contratta in Somalia, il sergente maggiore Roberto Cuomo, dell’11 reggimento trasmissioni “Leonessa”. Il 12 novembre il maresciallo capo Vincenzo Licausi, del Sismi, è ucciso mentre cerca di sventare una rapina sulla Mogadiscio Balad. Il 9 dicembre la volontaria della Croce Rossa Maria Cristina Luinetti è ammazzata da un folle nel suo ambulatorio a Mogadiscio. Il 30 un’autoblindo si capovolge sulla strada Afgoi Balad, causando la morte di Tommaso Carrozza, dei “Lancieri di Firenze”. Il 6 febbraio 1994 il tenente Giulio Ruzzi, del 66° reggimento fanteria meccanizzata “Trieste”, viene ucciso durante una imboscata contro un’ autocolonna a Balad. Il motto del 9° Reggimento “Lancieri di Firenze”, di stanza a Grosseto, era “Con l’animo che vince ogni battaglia”, venne disciolto nel 1995. Il reggimento aveva due Medaglie di Bronzo al Valor Militare ed una Medaglia di Bronzo al Valor dell’Esercito.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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