SAN MARCO EVANGELISTA – Cicala, il ricorso al Tar dell’imprenditore Sarpi contro gli amministratori è terrorismo politico, la sospensiva è prevista per il 18 aprile

 

CICALA

Il problema della prima casa, specialmente per i giovani in procinto di sposarsi, assume una tale rilevanza che, molto spesso, impone ai giovani di rinviare il matrimonio stesso, almeno sino a quando avranno risparmiato più soldi da poter ridurre il peso del mutuo della banca. In pratica, ciò significa un rinvio di molti anni.  L’iniziativa di costruire alloggi da destinare alle giovani coppie venne proposta dall’amministrazione diretta dall’allora sindaco, il medico dottor Vincenzo Zitiello, la quale, non avendo la possibilità di stanziare fondi comunali da destinare alle giovani coppie per l’acquisto della prima casa, decise di attivarsi, offrendo piena disponibilità, anche ai sensi dell’articolo 12 della legge Regionale n. 16 del 22 dicembre 2004, a quegli imprenditori che si impegnavano a realizzare abitazioni da vendere alle giovani coppie a prezzi contenuti. La precedente Giunta comunale del dottor Vincenzo Zitiello aveva anche approvato una delibera che prevedeva facilitazioni ed incentivi per quei costruttori che avessero voluto realizzare alloggi per le giovani coppie a prezzi contenuti. Si diede così corso al bando che fu appannaggio di un solo costruttore. Anche la successiva amministrazione retta dal sindaco Gabriele Zitiello, unitamente a tutto l’esecutivo cittadino (molti dei quali sono anche nell’attuale giunta del sindaco Gabriele Cicala) volle mantenere in piedi l’iniziativa. Ma, la giunta eletta a maggio del 2011 era, invece, di tutt’altro avviso. Tanto è vero che nel corso del Consiglio comunale del 20 ottobre del 2011 l’assise cittadina mise definitivamente la parola fine alla costruzione di oltre 300 appartamenti revocando ed annullando le precedenti delibere del Consiglio Comunale del 2010 con cui si istituivano le zone di Edilizia Sociale Residenziale. Un atto, questo, preannunciato già in campagna elettorale per dare priorità ed attuazione al nuovo Piano Urbanistico in itinere. Questa scelta, come era prevedibile, ha fatto scattare due ricorsi al T.A.R. Campania, che sono stati notificati al Comune sammarchese. Le due aree interessate sono: l’area agricola di circa 18.000 metri in via 8 Marzo, che si trova nelle immediate vicinanze di un autolavaggio, dove fu presentato un progetto per 76 appartamenti; l’area C dopo il parco Nidan in Viale della Libertà (edificabile lottizzazione) dove fu presentato un progetto per 55 appartamenti. Entrambi i ricorsi sono stati presentati dall’avvocato Fabrizio Perla. Su tale ricorso, il sindaco Gabriele Cicala si è mostrato moderatamente ottimista. “In merito al ricorso al tar inoltrato dall’imprenditore Sarpi” – ha affermato il primo cittadino – “preciso che in tale ricorso gli amministratori personalmente non sono stati assolutamente citati, ma è stato citato l’Ente Comune, ossia, l’eventuale risarcimento, a mio avviso tra l’altro inesistente, è stato chiesto esclusivamente all’Ente Comune. Il ricorso è stato però notificato anche ad una parte di amministratori con una procedura del tutto anomala ed assolutamente priva di fondamento giuridico” – ha aggiunto Cicala – “ma saranno le sedi preposte a stabilire tali questioni, che sono materia squisitamente giuridica. Probabilmente si vuole fare terrorismo politico, incutere timore negli amministratori, farci eventualmente soprassedere da talune scelte fatte, mi riferisco all’eliminazione delle zone Ers (per 300 appartamenti) a vantaggio della redazione del Puc. Qualcuno” – ha tenuto a precisare la fascia tricolore – “deve imparare, nel nostro paese e non solo, ad accettare la volontà popolare, ossia che chi vince le elezioni governa e fa le scelte che valgono per tutti, dando una propria linea all’amministrazione comunale ed al paese. La nostra scelta di eliminare le Ers e di optare per il Puc è stata una scelta assolutamente legittima, che rientra nei poteri di un’amministrazione nuova che si insedia e dà una propria impronta, netta, chiara in materia urbanistica e diversa da quella del passato. Sarà poi il Tar” – ha concluso Cicala – “a stabilire se l’eliminazione delle Ers è stato un atto legittimo o illegittimo. Fra pochi giorni, il 18 aprile 2012, il Tar si pronuncerà sulla sospensiva chiesta da due proprietari di zone Ers, ossia la zona di Via 8 marzo vicino al lavaggio che sviluppava 76 appartamenti e la zona in Viale della libertà prima del bar che sviluppava 54 appartamenti. Siamo moderatamente ottimisti ed aspettiamo fiduciosi un primo importante responso”.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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