SAN MARCO EVANGELISTA – Rifiuti, bonifica della Masseria Monti, il Wwf scrive a Caldoro e al Ministero

Maddaloni_Panorama

 

di Nunzio De Pinto

Per chi non la conoscesse, la masseria Monti è una vecchia cava di tufo ormai dismessa di proprietà dei Moccia di Afragola e vicinissima ad un antico palazzo settecentesco a sud-ovest di Maddaloni ed a pochi passi dalla città di San Marco Evangelista. È un sito posto sotto sequestro a seguito di ripetute denunce fatte dai cittadini alle autorità, per le continue esalazioni velenose risalenti dal terreno di riempimento e mai messo in sicurezza. Non risulta neanche essere recintato, nessun cartello di allarme o avvertimento e chiunque può continuare a sversare di tutto e di più nei profondi crepacci. Antiche testimonianze confermano che sotto i diversi spiritelli di fumo acido e biancastro che si alzano dal terreno, si nascondono interi rimorchi di taniche, bidoni e contenitori di sostanze chimiche altamente pericolose. Col passare degli anni le taniche si sono consumate e stanno liberando sostanze che corrodono il terreno stesso, che, liquefacendosi, sprofonda e genera profonde voragini. Respirare i veleni vaganti nell’aria anche per un momento potrebbe provocare danni anche irreversibili. Di sera il paesaggio assume l’aspetto di un luogo infernale dove una nube tossica serpeggia sul terreno e si deposita sulla vegetazione. Le esalazioni sono così acri ed aggressive che di più non si può. Da anni associazioni e comitati civici chiedono alle autorità di provvedere alla sua bonifica, ma inutilmente. Interviene oggi anche il WWF che scrive al Presidente della Regione, Stefano Caldoro, e al Ministero dell’Ambiente, denunciando la grave situazione del sito di Masseria Monti che è ritornato recentemente all’attenzione dei media per le sue gravi problematiche riguardanti lo stoccaggio illecito e clandestino di rifiuti pericolosi, attività fatta senza il benchè minimo accorgimento tecnico per prevenire esalazioni e/o infiltrazioni di sostanze tossiche nell’aria, nella terra e nella falda acquifera che di fatto si stanno verificando da anni. Nell’area di Masseria Monti” – sottolinea il WWF – “insistono circa 200.000 persone residenti, la zona limitrofa il sito è costituita da terreni agricoli con coltivazioni ad uso umano e pascolo per ovini, si sono ripetute più volte nel corso del tempo fuoriuscite di fumi densi e scuri dal deposito di stoccaggio dei rifiuti ed in particolare si sono verificate esalazioni di benzene e di idrocarburi policiclici aromatici. Inoltre – ha aggiunto il Wwf – “è stata accertata la presenza di metalli pesanti in acqua e suolo come il cadmio ritrovato in concentrazioni superiori ben 100 volte rispetto ai limiti di legge (dati ARPAC); l’area interessata rientra nella perimetrazione del sito di interesse nazionale ai fini della bonifica “Litorale Domitio Flegreo Agro Aversano” ed è stato già incluso nell’elenco dei siti potenzialmente inquinati della Regione Campania (vd.Piano Regionale di Bonifica dei siti Inquinate – Regione Campania – ARPAC- Commissario di Governo, Marzo 2005); nonché la presenza in zona di elevata incidenza di patologie cronico degenerative. Per questi motivi il WWF chiede di effettuare nuovi accertamenti sui dati di inquinamento dell’area in oggetto e di porre in essere senza ulteriore indugi, tutte le misure necessarie ed idonee ad evitare il protrarsi di danni gravi alla salute dei cittadini ed all’ambiente.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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