SAN NICOLA LA STRADA –Nell’ambito di Rontondinfest, stasera convegno sulla costruzione della nuova chiesa che va avanti da dieci anni

 

di Nunzio De Pinto

Ieri sera, nell’ambito delle iniziative organizzate per Rotondinfest 2011, con inizio alle ore 19.30, presso il salone parrocchiale di don Oreste Farina si è svolto l’incontro/dibattito dal titolo emblematico “A che punto siamo con la costruenda chiesa e opere parrocchiali ?”. All’incontro hanno partecipato numerosi politici locali e molti cittadini che desiderano vedere realizzato il sogno della nuova chiesa che va avanti oramai da dieci anni. La vicenda inizia, male, con la delibera consiliare nr. 22 del 29 marzo 2001, proposta dall’allora sindaco Nicola Tiscione, che venne approvata a maggioranza. Si era in piena campagna elettorale per l’elezione del nuovo sindaco. L’11 giugno 2001 Pascariello giura e si insedia nel palazzo municipale. Appena tre giorni dopo, il 14 giugno, Pascariello, che vuole salvaguardare il principio della continuità amministrativa, fa approvare  la delibera nr. 145 con la quale viene insediato il tavolo di concertazione composto dall’architetto Fimmanò per il Comune, dai rappresentanti dei terreni interessati all’esproprio, dal parroco don Oreste Farina e dal Presidente del CC Luigi Landolfi in rappresentanza dell’intero civico consesso. Nel frattempo, i proprietari dei terreni ricorrono al TAR Campania avverso la delibera Tiscione. Secondo il disegno di Pascariello, la chiesa sarebbe stata costruita nel comparto di Via Fermi, fra alcuni negozi. Ma, il 24 settembre 2002, monsignore Raffaele Nogaro, Vescovo di Caserta, scrive al Sindaco “….di non poter accettare la costruzione della chiesa immediatamente dietro due centri commerciali che ostruirebbero, con la loro grossa mole, sia la visibilità della facciata che l’intero complesso parrocchiale….” E propone anche la soluzione al problema, cioè “…che il tutto sia traslato a ridosso o quanto più possibile vicino alla rete viaria principale, via Enrico Fermi”. Questo spostamento non comporterebbe problemi al centro commerciale…”. In data 25 febbraio 2003, don Oreste chiede al sindaco di avviare le procedure amministrative per la realizzazione della nuova chiesa, e deposita il progetto redatto dall’architetto Vincenzo Mastroianni. Solo il 20 ottobre 2003, sentito il parere della Commissione Diocesana Arte Sacra e beni Culturali Ecclesiastici, la Curia Diocesana esprime parere favorevole al progetto di don Oreste. Il 20 novembre 2003 il sindaco Pascariello invia una nota a tutti i proprietari dei terreni e li avvisa che è iniziato il procedimento per la dichiarazione di pubblica utilità, praticamente si ricomincia daccapo, rispettando tutti gli adempimenti amministrativi previsti dalla normativa e lasciando che la causa davanti al TAR faccia il suo corso, che secondo l’avvocato Andrea Abbamonte vedrà il comune soccombente. In data 19 dicembre 2003, i proprietari del terreno fanno pervenire al comune le loro osservazioni in merito all’avviso di avvio del procedimento. Nel corso dell’ennesimo incontro avuto tra il sindaco e le parti, il 14 gennaio 2004, le parti addivengono ad un accordo. Sinora però, pare che il comune non abbia ancora avuto l’accordo sottoscritto, che prevede la cessione gratuita alla Curia dei 6.756 metri quadrati occorrenti per la costruzione della nuova chiesa ed il restante terreno, poco meno di tremila mq., sarà previsto nel PRG come assoggettato a zona D4, cioè per attività commerciali, la vicenda della nuova chiesa potrà dirsi finalmente conclusa. La consistenza catastale totale dei terreni inclusi nel comparto è di mq 18.905. Verranno ceduti al Comune 11.605 mq, di cui 1.730 mq per la nuova strada e l’ampliamento di Via Giovanni XXIII e 9.875 mq per verde pubblico e parcheggi. Il Comune potrà disporre, tra l’altro, di un’area di circa 5200 mq compresa tra il prolungamento di Via Giovanni XXIII, la pista di pattinaggio e la zona del campo sportivo. Su quest’area (5.200 mq.) potrà collocarsi la futura Chiesa. In merito a tale soluzione l’amministrazione comunale ha avuto, in data 25 febbraio 2004, il parere favorevole della Curia Vescovile di Caserta ed ora anche la sentenza del Tar Campania

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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