SAN NICOLA LA STRADA – Caiazza (S.Nicola Futura), sostenere legge per Inno Mameli a scuola è la risposta migliore contro Bossi

Nunzio De Pinto

 

CAIAZZA Luciano, di S_Nicola la Strada

“Dopo le minacce di morte fatte dall’Onorevole Bossi al Capo del Governo, Mario Monti, e quanto mai opportuno approvare nel più breve tempo possibile la proposta di legge che renderà obbligatorio l’Inno di Mameli in classe. È la migliore risposta possibile a chi istiga alla violenza”. È quanto ha dichiarato Luciano Caiazza del movimento politico “San Nicola Futura” commentando le minacce di Bossi che aveva dichiarato: “Rischia la vita, il Nord lo farà fuori”. Il leader della Lega Umberto Bossi ha risposto così a chi, a Piacenza, gli chiedeva se Monti durerà anche dopo il 2013. “Inno di Mameli obbligatorio a scuola e una giornata ”dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera’” – ha proseguito Caiazza, funzionario ANAS – “sono le due novità previste da un provvedimento messo a punto in commissione Cultura alla Camera e che presto potrebbe ottenere il via libera di Montecitorio. “Questa norma dovrebbe rendere obbligatorio che dal 2012-2013 negli istituti di ogni ordine e grado, nell’ora di Cittadinanza e Costituzione, siano organizzati «percorsi didattici e iniziative per suscitare la riflessione sugli eventi e sul significato del Risorgimento» e che, in questo ambito, si insegni l’Inno di Mameli. Il recupero del patriottismo italiano con l’Inno di Mameli, reso obbligatorio a scuola” – ha aggiunto Caiazza – “assieme all’istituzione di una giornata dell’unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della bandiera metteranno la parola fine agli “sproloqui” dei leader leghisti e rafforzerà, finalmente, il nostro attaccamento all’Italia Unita, una e indivisibile. D’altro canto” – ha concluso l’esponente politico – “l’Inno ha sempre avuto una particolare attenzione da parte del popolo italiano. Un esempio? È sostenuto da un gruppo ad hoc su Facebook con ben 1.477 mi piace; fu recitato dal palco di Sanremo da Roberto Benigni; e ora entrerebbe, in modo permanente, tra i banchi scolastici”. “Fratelli d’Italia, l’Italia s’è desta”, dell’inno di Mameli si riempiranno i cuori. Una particolare procedura legislativa porterà tra i banchi di scuola le note dell’inno nazionale e il testo del poeta Goffredo Mameli. Nella Commissione Cultura della Camera dei Deputati sono in corso i preparativi per un provvedimento che sarà confezionato in sede deliberante, quindi votato in Commissione, senza dover passare per l’Aula. Deputati del Partito Democratico e del Popolo della Libertà vogliono inserire nella programmazione scolastica lo studio dell’inno nazionale italiano e stabilire una giornata in onore dell’unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera. L’obiettivo è far imparare le parole ed il senso dell’inno, che ha numerosi riferimenti storici.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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