SAN NICOLA LA STRADA-Don Oreste Farina compie 53 anni di sacerdozio, dal 1990 parroco a San Nicola La Strada

 Don Oreste Farina, parroco della chiesa Santa Maria della Pietà

SAN NICOLA LA STRADA – Don Oreste Farina, parroco della Chiesa Santa Maria della Pietà sita alla Rotonda di San Nicola la Strada, rappresenta, per i credenti ed i laici, una figura di primo piano per la comunità in virtù della sua immensa fede ed è sempre stato in prima fila in tutte le occasioni in cui sono in gioco la difesa dei diritti dei più deboli e la promozione della solidarietà a e per aver sempre detto quello che pensava ai grandi. Insomma, don Oreste non si è mai fatto piccolo con i potenti ma ha sempre tenuto loro testa quando questi ultimi erano e sono in errore. Il settantasettenne don Oreste, parroco a San Nicola dal 1990, fra pochi giorni raggiungerà il 53° anniversario della sua ordinazione in Cristo. L’amatissimo parroco, nato a Santa Maria a Vico il 2 maggio 1937, venne infatti ordinato sacerdote il 28 ottobre 1961. Dunque, fra poco compirà 53 anni di sacerdozio. Don Oreste venne nominato Parroco della Parrocchia Santa Maria della Pietà in San Nicola la Strada in data 1° gennaio 1990 con Decreto Vescovile n. 199/1990 di S.E. Mons. Francesco Cuccarese, e da allora ha iniziato un cammino di fede coinvolgendo migliaia di parrocchiani e mettendo in moto una serie incredibile ed incessante di iniziative che hanno contribuito ad arricchire il grado di spiritualità della comunità della Rotonda in primis e poi dell’intera popolazione dei fedeli. Laureato in filosofia, professore di lettere per molti anni alle scuole medie, consigliere membro del collegio dei revisori dei conti dell’Istituto per il Sostentamento del Clero della Diocesi di Caserta, Don Oreste Farina è anche appassionato di teatro e di folclore popolare (sua l’idea della originaria “Rotondinfest” degli inizi anni ‘90, poi proseguita sotto altre forme), nonché bravissimo musicista con particolare predisposizione per la fisarmonica, l’organo ed il pianoforte. Nessuno ha dimenticato la creazione della “Mensa della Fratellanza”, nata da una sua idea, e degli oltre trecentomila piatti caldi che ha servito giornalmente a circa 60 extracomunitari, ma anche italiani, nel corso dei tredici anni dalla sua nascita, prima che venisse distrutta da un incendio. Trecentomila pasti non sono le cifre di un ristorante o di un self service, ma sono i pasti della “solidarietà”, della “fratellanza”, appunto, che i volontari di don Oreste preparavano con tanto amore tutti i giorni. “Quell’amore” – usava dire don Oreste – “che il Signore ha donato a noi”. Così come nessuno dimentica la sua lotta, portata avanti da oltre un decennio, per la costruzione di una nuova chiesa viste le accresciute presenze dei cittadini che la vecchia chiesa non riesce più a contenere. La comunità parrocchiale per don Oreste è sempre stata una grande famiglia, dove egli ha esercitato il suo eccezionale carisma a vantaggio di tutte le persone, soprattutto dei poveri e degli emarginati.

Nunzio De Pinto

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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