SAN NICOLA LA STRADA -Graziano (Grande Sud) chiede nuova segnaletica stradale in via Paul Harris prima che ci scappi il morto

Nunzio De Pinto

 

 Su via Paul Harris, in direzione San Nicola per chi proviene da Caserta, quindi via Appia, esistono un’interminabile serie di attraversamenti pedonali. Essendo una strada larga, capita che a volte si sorpassi un’auto che sulla destra procede a rilento, ma tutto ciò è dovuto al fatto che spesso, il conducente si ferma o rallenti, per far passare i pedoni sulle zebre. E cosa accade? In tantissimi casi, si vedono auto che sorpassano, ignari delle intenzioni del sorpassato, trovarsi improvvisamente a portata di paraurti, pedoni che in quel momento attraversano, ma che sono coperti dal’auto sulla dx. Prima che ci scappi il morto, Gianfranco Graziano, membro del direttivo di Grande Sud, guidato da Pierluigi Schiavone, chiede all’assessore alla viabilità, di far installare adeguati dischi segnaletici con divieto di sorpasso, ma di dimensioni tipo autostradali, e cioè con un diametro di 90 cm, e che quindi siano ben visibili. Inoltre bisognerebbe rendere più visibili le zebre, poiché sono coperte dallo spartitraffico centrale che si trova troppo a ridosso di quest’ultime. La normativa peraltro a riguardo, non chiarisce alcuni punti, ma la regola principale, adottata anche come metodo di insegnamento in tutte le autoscuole, è quello della prudenza, e di sconsigliare assolutissimamente il sorpasso in prossimità di attraversamenti pedonali. Un’alternativa, oltre ai segnali, sarebbe quella di mettere una striscia continua sulla mezzeria, ma ciò porterebbe ad un rallentamento della viabilità. Ben venga quindi l’adozione di segnaletica verticale e la conseguente osservanza della stessa. Chiaramente tutto ciò, non serva a deresponsabilizzare i pedoni, poiché l’auto che si trova a pochissimi metri dalla zebratura, o su di essa, ha la cosiddetta precedenza acquisita, e per far fermare un veicolo, si deve già essere sull’attraversamento, e mai prima o peggio molto distanti da esso. In ogni caso, non saranno due o tre segnali che influiranno negativamente sul bilancio del Comune, per cui un’attenta opera di prevenzione, è meglio di una pur attenta ma tardiva opera di soccorso.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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