SANTA MARIA LA FOSSA: CONVEGNO “GLOCALE” A RESPIRO INTERNAZIONALE

            Cittadinanza onoraria al paleografo Giancarlo Bova che non risparmia bordate ai suoi                                                                              

                                    colleghi “improvvisatori”ed ai primi cittadini di Capua antica e …nuova   

SANTA MARIA LA FOSSA: CONVEGNO “GLOCALE” A RESPIRO INTERNAZIONALE

                Il sindaco Papa in effetti detta l’Agenda d’un salutare bagno culturale per i Comuni

      

SMLF da sx Rotoli, Papa, Bove e Alpopi

         

SMLF Il sindaco Papa legge la motivazione vergata sulla pergamena

                                     

SANTA MARIA LA FOSSA (Raffaele Raimondo) – Peccato, peccato per gli assenti… che in democrazia han sempre torto. Infatti, quello che s’è svolto nel pomeriggio di venerdì 4 gennaio presso la scuola secondaria “Mirra” si è qualificato come un autentico convegno “glocale”: incardinato cioè nella realtà cittadina (e, dunque, locale), ma di respiro internazionale (e, pertanto, globale). Sì, sì! Forse non si è configurato tale, allorché il critico letterario Peppe Rotoli ha giustamente evidenziato i principali contatti di studio dell’eminente paleografo Giancarlo Bova – cui, dopo la conferenza, è stata letta e consegnata, da parte del sindaco Antonio Papa a nome dell’intera civica Amministrazione fossatara, la pergamena di conferimento della “cittadinanza onoraria” – con Istituti e ricercatori stranieri? E non si è riproposto nei medesimi termini quando l’economista rumena Cristina Alpopi ha rivelato che lo studioso nato a Santa Maria Capua Vetere sta per ricevere un’alta onorificenza dall’Università di Bucarest? Ed ancora, non si è parimenti avvertito il palpito della storia e del continente europeo nei momenti in cui si sono citati documenti d’epoca medievale tuttora sconosciuti ai più? Oppure negl’istanti che hanno consentito ai presenti di apprendere che Bova è stato “incoraggiato”, per le sue ricerche, da Norbert Kamp, da Hans Martin Schaller e dall’americana Virginia Brown? Insomma, un trionfo di sensibilità culturale che ha tradotto in pieno l’intendimento del primo cittadino Papa di scommettere e vincere, coi suoi, su un terreno alla cui voce, nel bilancio di qualche Comune limitrofo, è risultato, per anni, investimento zero. Mica è poco tutto questo per una municipalità che conta meno di 2.800 anime residenti? Non si configura piuttosto come un’Agenda, seria e credibile, da dettare a Comuni ben più grossi (Capua, santa Maria Capua Vetere…) che – stando a ciò che lo stesso paleografo ha amaramente, ma elegantemente, ammesso – si guardan bene dall’affidargli incarichi di ricerca o addirittura di non invitarlo a simposi in cui giganteggiano – ancora secondo Bova – altri suoi colleghi che proverebbero fastidio per la sua partecipazione? Così, proprio così, va il mondo: si premia, spesso, il peggio, e si ostacola il meglio. Sia sufficiente ricordare che il nuovo “cittadino onorario” attualmente è “membro della Società di Storia Patria di Terra di Lavoro, fa parte dei Comitati scientifici internazionali delle riviste «Theoretical and Empirical Researches in Urban Management» e «Management Research and Practice» dell’Accademia di Studi Economici di Bucarest”.

Difficile assottigliare in poche righe quanto di nobile e di esaltante dal convegno è emerso: ce n’è stato abbastanza da poter poi scrivere almeno dieci resoconti. Ma ci torneremo su. Ne varrà la pena. Intanto, per dovere di cronaca, si deve pur dire che nella stessa importante circostanza – che non ci ha però permesso di vedere, oltre gli amministratori e qualche ammirevole eccezione, le annunciate autorità – né civili, né militari, né religiose – probabilmente in diverse faccende affaccendate, l’Amministrazione comunale, come nei precedenti anni, ha attribuito una borsa di studio che stavolta, ovviamente “per merito” (alias 10 e lode all’esame di terza media), è andata al giovanissimo Vincenzo Papa adesso frequentante il liceo scientifico “Garofano” di Capua e, quindi, sotto l’ala carezzevole del dirigente Giovanni Di Cicco intervenuto alla cerimonia.

Al termine del convegno, ha avuto inizio la “consolidata” conferenza-stampa d’inizio anno, onde informare i cronisti sul “già fatto” nel 2012 ed il “da farsi” da questo mese in avanti.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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