SANTA MARIA LA FOSSA PRO LOCO TRINA E ASSENTE, STIMOLATA DALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE.

di Peppino PASQUALINO

     E’ della fine di febbraio scorso il provvedimento di giunta municipale adottato nella seduta che ha fatto registrare la presenza del primo cittadino, Nicolino Federico e l’assessore Carlo Luiso; l’approvazione del protocollo d’intesa tra l’amministrazione comunale e l’associazione <Pro Loco Terra mia> per la realizzazione dei progetti per l’anno 2021 denominati: “Festa della mozzarella”, “Estate in paese”, ”Sagra del vitellino bufalino”; “Mercatini di Natale”.

     Da tempo immemorabile la pubblica amministrazione si è “inventata” questa formula del <protocollo d’intesa> per dire e non dire, per fare e non fare, per annunciare per poi affossare. Quanti protocolli d’intesa sono stati sottofirmati, annunciati, sbandierati e poi tristemente svaniti nel nulla? Uno dei più famosi fu quello che fondò l’Unione dei Comuni, una entità amministrativa succhia-soldi (pubblici) che annunciava e sbandierava la possibilità di un mega-comando di polizia locale, grazie alla fusione del personale proveniente dai comuni partecipanti, una mega-protezione civile che avrebbe fuso le varie realtà operative del basso Volturno. E se ne potrebbero elencare tante altre ma di tutto questo spreco di denaro pubblico rimane qualche arrugginito e sgangherato cartello annunciate l’<Unione dei Comuni>.

     E ora scende in campo la <Pro Loco Terra Mia> che ha assunto il dono della bilocazione, anzi trilocazione, visto che ha tre sedi: una in Via San Vincenzo (si legge nella delibera di giunta), una presso l’Ente Comunale (come annuncia la tabella all’ingresso della sede comunale) e l’altra nei locali di pertinenza parrocchiale (con tanto di logo che campeggia a lato della sede campanaria). Una Pro Loco sonnolenta, in considerazione del lungo periodo pandemico, che a quanto pare dovrà lavorare tanto per onorare il <protocollo d’intesa” e realizzare i progetti annunciati.

     Tanto per stimolare il dibattito che da tempo si è aperto sulla produzione della regina della tavola, la <mozzarella di latte di bufala>, sembra proprio che il “prodotto” si sia svuotato dei propri originari contenuti produttivi (la presenza di caseifici sul territorio si è ridotto a sole due unità e con imprenditori non locali) e meriterebbe una diversa considerazione: ad esempio <Festa del latte bufalino> con l’elaborazione e presentazione di tutte le varianti provenienti dalla sua trasformazione. Semmai sarebbe da cogliere appieno la <Sagra del vitellino bufalino>, animale alquanto presente sul territorio fossataro e dalle carni nobili sempre più valutate dagli specialisti del settore gastronomico. 

<Le pro loco – così come le definisce Wikipedia – nascono per ovviare al bisogno di cittadini ed operatori turistici di avere a disposizione uno strumento valido per tutelare e possibilmente migliorare la qualità della vita nella propria località. Difendere il patrimonio culturale, ambientale e storico del paese e promuoverne la conoscenza diventano gli scopi principali dei soci che, in questo modo, innescano un meccanismo di potenziamento delle attività legate al turismo>.

     Non sarebbe il caso allora di iniziare a pensare di valorizzare, e salvaguardare, due importantissime presenze territoriali: la Chiesa dell’XI secolo e il Volturno con le sue potenzialità?

Quest’ultimo attraverso la pulitura delle sponde, riforestazione, valorizzazione del <locus ad portum feminis>  (luogo in cui, molto probabilmente, vi era un attracco nautico nell’epoca romanica e più tardi frequentata dalle donne intente al lavaggio della biancheria e all’approvvigionamento idrico domestico), rivalutazione del <Giardino della vita>, pesca sportiva, pesca dell’anguilla di fiume, reintroduzione del <lontro> quale scafo di navigazione fluviale.

Insomma, le iniziative da valutare non mancherebbero anziché banalizzarsi in inflazionate <estati paesane> ed estemporanei <mercatini>

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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