SANTA MARIA LA FOSSA RACCOLTA DIFFERENZIATA MIRATA A CAUSA DEL COVID

RACCOLTA DIFFERENZIATA MIRATA A CAUSA DEL COVID

di Peppino PASQUALINO

     Non sono poche le difficoltà che il servizio dedicato alla raccolta differenziata deve compiere quotidianamente per garantire la giusta separazione dei rifiuti per i nuclei famigliari colpiti dall’epidemia. Sono circa una ventina i domicili da raggiungere, quei punti di raccolta familiari che stanno vivendo la terribile esperienza del contagio Covid 19; per loro è dedicato un particolare servizio mirato di raccolta, anche per garantire la sicurezza degli addetti ai lavori.

     Quotidianamente, dall’ufficio ecologia del Comune di Santa Maria la Fossa, da tempo ubicato presso la sala operativa di protezione civile, la coordinatrice del servizio, Gerardina Piscopo, indirizza le telefonate destinate ai cittadini colpiti dalla positività al Covid per avvertirli dell’arrivo presso i loro domicili degli operatori del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti; ma soltanto un operatore specializzato nel recupero, e dotato dei dispositivi di protezione individuale, ritira il sacco contenente gli scarti da destinare ai siti di stoccaggio.

     Un nuovo stop intanto si registra presso l’isola ecologica che già aveva fatto penare i fossatari per più di un anno; basta fare un giro lungo le strade provinciali della frazione <La Torre>, o presso le stradine campestri che conducono in riva al Volturno, per assistere ad un pensoso spettacolo, quello dell’abbandono di suppellettili di ogni ordine e grado. Mobili, frigoriferi (tra l’altro catalogati come rifiuti speciali, ndr), pneumatici, televisioni, legno, materiali di risulta, bidoni in plastica e bidoni che hanno contenuto vernici e solventi, onduline in plastica e in amianto. Insomma, un abbandono totale del territorio extra urbano causato dalla scelleratezza di alcuni cittadini, mentre quello urbano è sostenuto da un più che sufficiente decoro, grazie al costante intervento degli operatori ecologici e al servizio di spazzamento meccanizzato dei marciapiedi.

     Ancora ferma anche quella tanto auspicata “comunicazione”, quella sorta di ponte ideale tra amministrazione comunale e cittadinanza attraverso il quale si trasmettevano messaggi e comunicati riguardanti il servizio di raccolta differenziata, si indicavano mensilmente i risultati ottenuti dal comportamento collettivo, si fornivano alla cittadinanza le indicazioni per migliorare l’azione ecologica che dovrebbe rivestire una importanza determinante ai giorni d’oggi.

     Senza il collante della continua e sistematica azione collaborativa e della continua informazione collettiva si sminuisce, se non si annulla del tutto, la grande mole di lavoro svolta dal coordinamento del servizio ecologia e dagli operatori del settore.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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