SANTA MARIA LA FOSSA VIA CONSORTILE: LA PAURA DI INCENDI AVANZA CON L’ESTATE ALLE PORTE. COME SEMPRE NEL SILENZIO GENERALE.

 

20200516_07512520200515_072157

di Peppino PASQUALINO

E ciclicamente ogni anno si ripresenta il problema, una situazione ambientale e igienico sanitaria con la quale la gente del luogo è ormai abituata a convivere e sembra anche rassegnata nel tempo. Stiamo parlando della strada consortile, arteria suburbana che corre parallelamente al centro urbano e alla strada provinciale.

Fino a una trentina di anni fa la strada, di proprietà del Consorzio di Bonifica del bacino del basso Volturno (e ancora oggi), era utilizzata dagli operatori dell’ente di bonifica per effettuare le operazioni di apertura e chiusura  dell’invaso principale, il cosiddetto “canale di irrigazione”. Nella struttura idraulica scorreva l’acqua del Volturno, limpida al punto tale da essere “utilizzata” come piscina dai ragazzini che vi si tuffavano e nuotavano allorquando gli operatori idraulici si allontanavano o terminavano il loro servizio.

Dal canale di bonifica si diramava una fitta rete di canaletti cementizi che con le sue maglie raggiungeva tutti i punti nei terreni agricoli di “terra di Lavoro”, per l’irrigazione dei campi e l’abbeveraggio delle mandrie bufaline.

Per scelte politiche regionali e provinciali, grazie a fondi europei di sviluppo e un mare di risorse economiche,  fu riprogettato l’intero sistema idraulico ed interrata la rete irrigua per un utilizzo più razionale ed economico dell’acqua senza più l’opera dei motori diesel per il pompaggio. Nel frattempo che il progetto venisse approvato, finanziato e cantierizzato, il “canale di irrigazione” scivolava verso l’abbandono più totale, i canaletti vandalizzati, espiantati dalla loro sede e trasformati in abbeveratoi per le mandrie nella diverse aziende del posto; tutto questo senza il seppur minimo controllo da parte dell’Ente di Bonifica.

La mancata opera di manutenzione ha ridotto la struttura ad una selva di erbacce, arbusti e giganteschi rovi, vegetazione che puntualmente, durante la stagione estiva, viene data alle fiamme da ignoti che mettono a repentaglio la sicurezza delle tante abitazioni a ridosso della dismessa struttura idraulica, nel cui invaso furono collocate centinaia di metri di guaina bituminosa qualche mese prima dell’abbandono (alla faccia della programmazione…e dei cittadini contribuenti).

Ultimamente la via consortile ha ricevuto un estemporaneo intervento di “restyling” attraverso la messa in opera di un manto stradale (tra l’altro divelto dopo qualche mese) che almeno la rende fruibile quale “tangenziale” per raggiungere il centro, provenendo dalla zona poderale, e/o defluire in direzione Capua senza interessare il centro urbano. Insomma, una sorta di alternativa al traffico veicolare ma, in prospettiva, mai considerata come arteria da non sottovalutare per un eventuale sviluppo urbanistico verso l’unica direzione consentita (ipotesi mai espressamente considerata).

Intanto, in attesa della calura estiva già annunciata dai meteorologi, tutto è predisposto per nuovi incendi (vedi foto), mentre insetti di ogni tipo e ratti proliferano nel silenzio generale. Di “prevenzione” neanche a parlarne.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *