SANTA MESSA 4 NOVEMBRE

Domenica 4 Novembre 2018 
S. Carlo Borromeo

31.a di Tempo Ordinario
Dt 6,2-6; Sal 17; Eb 7,23-28; Mc 12 28b-34

Ti amo, Signore, mia forza.

PREGHIERA DEL MATTINO 
Mio Dio, tu non metti nessuno fra i “passivi”, tu non rifiuti nessuno a priori. Al contrario, tu rendi possibile a noi tutti la conversione, offrendoci il tuo perdono e la gioia di riconciliarci con te e con gli altri. Avvicinati a me oggi e volgi i tuoi occhi su di me. Aiutami a saldare i miei debiti verso gli altri, a ricompensare il male col bene, qualora abbia fatto del male a qualcuno, e ad essere pronto ad accoglierti oggi. Alleggerisci le mie spalle del fardello di una vita falsa, concedimi la gioia di cambiare interiormente, uniscimi strettamente alla mia famiglia e ai miei amici con i legami di un amore sincero e autentico.

ANTIFONA D’INGRESSO 
Non abbandonarmi, Signore mio Dio, da me non star lontano; vieni presto in mio aiuto, Signore, mia salvezza.
COLLETTA 
Dio onnipotente e misericordioso, tu solo puoi dare ai tuoi fedeli il dono di servirti in modo lodevole e degno; fa’ che camminiamo senza ostacoli verso i beni da te promessi. Per il nostro Signore …
PRIMA LETTURA 
Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore.
Dal libro del Deuteronòmio 6,2-6
Mosè parlò al popolo dicendo: «Temi il Signore, tuo Dio, osservando per tutti i giorni della tua vita, tu, il tuo figlio e il figlio del tuo figlio, tutte le sue leggi e tutti i suoi comandi che io ti do e così si prolunghino i tuoi giorni. Ascolta, o Israele, e bada di metterli in pratica, perché tu sia felice e diventiate molto numerosi nella terra dove scorrono latte e miele, come il Signore, Dio dei tuoi padri, ti ha detto. Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore. Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze. Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore».

Parola di Dio. 

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 17) 
R: Ti amo, Signore, mia forza.

Ti amo, Signore, mia forza,
Signore, mia roccia,
mia fortezza, mio liberatore. R.
Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio;
mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo.
Invoco il Signore, degno di lode,
e sarò salvato dai miei nemici. R.
Viva il Signore e benedetta la mia roccia,
sia esaltato il Dio della mia salvezza.
Egli concede al suo re grandi vittorie,
si mostra fedele al suo consacrato. R.
CANTO AL VANGELO 
Alleluia, alleluia.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
Alleluia.

VANGELO  
Non c’è altro comandamento più grande di questi
+ Dal Vangelo secondo Marco 12 28b-34
In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?». Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi». Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici». Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.

Parola del Signore. 

OMELIA

Messaggi, messaggini, e-mail, talk-show, satelliti… L’ancestrale bisogno di comunicare tra gli esseri umani ha radici profonde, nel tempo e nell’animo. Presupposti fondamentali: qualcosa da dire e la capacità di ascoltare. “Ascolta, Israele”, antico ritornello della preghiera ebraica: è il tuo Dio che ti parla. Unico, essenziale messaggio da fissare nel tuo cuore, al centro di ogni tua energia, razionale ed emozionale: amami con tutto te stesso. In cambio, la promessa di quel futuro che ciascun uomo desidera: la felicità. Sembra un’utopia, il mondo delle casette di cioccolato e marzapane, dei fiumi di latte e miele, roba da bambini. O da adolescenti in cerca di avventure: un Dio roccia, liberatore, che mi porta “a largo”, sull’isola che non c’è, senza la zavorra di legami familiari, mamme che assillano, prof che rompono, leggi da rispettare. Roba da adulti stressati, bisognosi di “grandi vittorie” sui nemici che opprimono: un capufficio esigente, una moglie assente, dei figli ingrati. Abbiamo perduto la capacità di ascoltare! O forse, paradossalmente, nell’era delle grandi comunicazioni, riusciamo ad ascoltare solo noi stessi. Concentrati sui nostri più minuti cambiamenti d’umore, abbiamo forse scordato il linguaggio dello spirito: la sola parola “comandamento” ci fa venire i brividi. Ha il sapore della legge dello stato, delle convenzioni sociali che imbrigliano la nostra libertà. E se riuscissimo a ribaltare il tutto? Ribaltare l’ottica: il comandamento più grande, il messaggino più potente, ci è dato per avvicinarci al regno di Dio: Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente, con tutta la tua forza. L’amore per Dio si concretizza nell’amore del prossimo. E “amare il prossimo come se stesso vale più di tutti i sacrifici”. Valere: il fulcro di ogni spot pubblicitario. Come è moderno questo vangelo! Tu vali perché ha valore il tuo sforzo. E il premio non è la conquista di uno status sociale, bensì uno “status spirituale”: quel benessere interiore che ti fa accettare con serenità tutte le cose della vita. È un comandamento che libera, che fa comunicare, nel senso vero del termine, “mettere in comune”. Che ci fa fare “comunione”, fondendo terra e cielo in un unico paese “dove scorre latte e miele”.
PREGHIERA SULLE OFFERTE 
Questo sacrificio che la Chiesa ti offre, Signore, salga a te come offerta pura e santa, e ottenga a noi la pienezza della tua misericordia. Per Cristo…

ANTIFONA ALLA COMUNIONE 
Tu mi indichi il sentiero della vita, Signore,gioia piena nella tua presenza.

 

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE 
Continua in noi, o Dio, la tua opera di salvezza, perché i sacramenti che ci nutrono in questa vita ci preparino a ricevere i beni promessi. Per Cristo nostro Signore.
MEDITAZIONE 
Voi lo sapete, madre mia, che ho sempre desiderato essere una santa; ma ahimé! Ho sempre constatato, nel paragonarmi ai santi, che vi è tra loro e me la stessa differenza che esiste tra una montagna la cui vetta si perde nei cieli e il granello di sabbia calpestato dai piedi dei passanti. Invece di scoraggiarmi, mi sono detta: Il buon Dio non saprebbe ispirare desideri irrealizzabili; posso quindi, malgrado la mia piccolezza, aspirare alla santità. Diventare più grande è impossibile; devo sopportarmi quale sono con tutte le mie imperfezioni. Ma voglio trovare il modo di salire al cielo attraverso una piccola via diritta, corta, una piccola via nuova. Noi siamo in un secolo di invenzioni; ora non è più il caso di salire i gradini di una scala; nelle case dei ricchi un ascensore li sostituisce con vantaggio. Io vorrei trovare l’ascensore per elevarmi fino a Gesù, poiché sono troppo piccola per salire la dura scala della perfezione. Allora ho cercato nei libri santi l’indicazione dell’ascensore, oggetto del mio desiderio; e ho letto queste parole uscite dalla bocca della saggezza eterna: “Chi è inesperto, corra qui!”. Allora sono venuta, capendo che avevo trovato ciò che cercavo. E volendo sapere, o mio Dio, che cosa farete agli inesperti che risponderanno alla vostra chiamata, ho continuato le mie ricerche, ed ecco che ho trovato: “Come una madre consola un figlio, così io vi consolerò; vi porterò in braccio e vi accarezzerò sulle ginocchia”. Ah! Mai parole più tenere, più melodiose sono venute a far gioire la mia anima; sono le vostre braccia, o Gesù, l’ascensore che deve portarmi fino al cielo. Io non ho bisogno di diventare più grande; al contrario, bisogna che io resti piccola, che lo diventi sempre di più. O mio Dio, voi avete superato la mia attesa! Voglio cantare la vostra misericordia.

SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *