SANTA MESSA DOMENICA 1 FEBBRAIO

gesu-7LA PAROLA
1 febbraio 2015
Domenica
S. Verdiana
4.a Tempo Ordinario – IV

PREGHIERA DEL MATTINO
Signore Gesù, all’inizio di questo giorno, voglio lodarti e benedirti in comunione con tutta la Chiesa e insieme a tutto il creato. Voglio glorificarti, poiché “Tu sei degno, o Signore e Dio nostro, di ricevere la gloria, l’onore e la potenza, perché tu hai creato tutte le cose, e per la tua volontà furono create e sussistono”. “Tu hai riscattato per Dio con il tuo sangue uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione” e “liberandoci dal potere delle tenebre, ci hai trasferiti nel regno tuo”, che è regno di amore, di giustizia e di pace, e ci hai costituiti per il nostro Dio un regno di sacerdoti. A te lode, onore, gloria e potenza, nei secoli dei secoli. Amen!

ANTIFONA D’INGRESSO
Salvaci, Signore Dio nostro, e raccoglici da tutti i popoli, perché proclamiamo il tuo santo nome e ci gloriamo della tua lode. (Sal 106,47)

COLLETTA
Dio grande e misericordioso, concedi a noi tuoi fedeli di adorarti con tutta l’anima e di amare i nostri fratelli nella carità del Cristo. Egli è Dio, e vive e regna con te…

PRIMA LETTURA (Dt 18,15-20)
Susciterò un profeta e gli porrò in bocca le mie parole.
Dal libro del Deuteronomio
Mosè parlò al popolo dicendo: “Il Signore, tuo Dio, susciterà per te, in mezzo a te, tra i tuoi fratelli, un profeta pari a me. A lui darete ascolto.
Avrai così quanto hai chiesto al Signore, tuo Dio, sull’Oreb, il giorno dell’assemblea, dicendo: “Che io non oda più la voce del Signore, mio Dio, e non veda più questo grande fuoco, perché non muoia”.
Il Signore mi rispose: “Quello che hanno detto, va bene. Io susciterò loro un profeta in mezzo ai loro fratelli e gli porrò in bocca le mie parole ed egli dirà loro quanto io gli comanderò. Se qualcuno non ascolterà le parole che egli dirà in mio nome, io gliene domanderò conto. Ma il profeta che avrà la presunzione di dire in mio nome una cosa che io non gli ho comandato di dire, o che parlerà in nome di altri dèi, quel profeta dovrà morire”.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 94)
R. Ascoltate oggi la voce del Signore.
Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia. R.
Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce. R.
Se ascoltaste oggi la sua voce!
“Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere”. R.

SECONDA LETTURA (1Cor 7,32-35)
La vergine si preoccupa delle cose del Signore, per essere santa.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
Fratelli, io vorrei che foste senza preoccupazioni: chi non è sposato si preoccupa delle cose del Signore, come possa piacere al Signore; chi è sposato invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere alla moglie, e si trova diviso!
Così la donna non sposata, come la vergine, si preoccupa delle cose del Signore, per essere santa nel corpo e nello spirito; la donna sposata invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere al marito.
Questo lo dico per il vostro bene: non per gettarvi un laccio, ma perché vi comportiate degnamente e restiate fedeli al Signore, senza deviazioni.
Parola di Dio.

CANTO AL VANGELO (Mt 4,16)
R. Alleluia, alleluia.
Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce,
per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta.
R. Alleluia.

VANGELO (Mc 1,21-28)
Insegnava loro come uno che ha autorità.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao], insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.
Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio! ». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui! ». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.
Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono! ».
La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.
Parola del Signore.

OMELIA
San Marco, all’inizio del suo Vangelo riunisce alcuni episodi della vita di Gesù nell’arco di una sola giornata. Vi è un motivo preciso in questa scelta narrativa. L’intento di San Marco è mostrarci l’opera di Gesù in tutti i suoi aspetti: dalla predicazione nel tempio, dalla cura agli ammalati, nel dire parole di conforto ai sofferenti, dal cacciare i demoni, come nel vangelo di oggi. Per tutti riesce a riservare parte del suo tempo e a tutti dedica uno sguardo, una parola o un’attenzione qualsiasi. Non trascura neanche la sua crescita spirituale trovando anche il tempo per la preghiera, senza la quale tutte le opere hanno un valore solo umano. Dovremmo imparare qualcosa! Sembra sempre che il tempo ci sommerga, ci travolga con le tante cose da fare – forse manca l’equilibrio per poterle affrontare tutte nel modo adeguato. A questa ricerca interiore, spirituale ci spinge la lettura della cosiddetta “giornata di Cafarnao”. Viene oggi da pensare intensamente all’uso del tempo: alle nostre frenesie e per contrasto alla noia che attanaglia tante giovani vite. Il tempo è come un prezioso contenitore che il buon Dio ci ha donato e che dobbiamo riempire ogni giorno con le nostre buone azioni; quando il contenitore rimane vuoto o si riempie di cattiverie, è la vita che resta vuota o diventa malvagia. I saggi hanno detto che l’ozio è il padre dei vizi. Per il cristiano significa anche disprezzo di un dono, disprezzo della vita, lasciarsi consumare dal tempo senza imparare a viverlo fruttuosamente. La giornata di Gesù è piena e feconda di bene e la tua com’è? Ritengo che ogni cristiano si debba così interrogare, ma particolarmente i pastori di anime, i sacerdoti, i consacrati…
(Padri Silvestrini)

PREGHIERA SULLE OFFERTE
Accogli con bontà, o Signore, questi doni che noi, tuo popolo santo, deponiamo sull’altare, e trasformali in sacramento di salvezza. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE
“Io so chi tu sei, Gesù Nazareno: il santo di Dio”. (cf. Mc 1,24)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE
O Dio, che ci hai nutriti alla tua mensa, fa’ che per la forza di questo sacramento, sorgente inesauribile di salvezza, la vera fede si estenda sino ai confini della terra. Per Cristo nostro Signore.

MEDITAZIONE
Allora un uomo che era nella sinagoga, posseduto da uno spirito immondo, si mise a gridare: Che c’entri con noi?“. Colui che esclama così è un individuo che si esprime in nome di molte persone: ciò prova infatti che egli ha coscienza di essere stato vinto, lui e i suoi. “Si mise a gridare…“: si mise a gridare come se fosse torturato, come se fosse in preda ad una sofferenza terribile, come se non potesse sopportare il castigo.
Che c’entri con noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci! Io so chi tu sei: il santo di Dio“. Nel pieno del tormento, e malgrado l’intensità delle sofferenze che lo fanno gridare, egli non si libera della sua ipocrisia. Egli è costretto a dire la verità, la sofferenza lo stringe: ma la malignità lo impedisce.
Che c’entri con noi, Gesù Nazareno?“. Perché non riconosci il Figlio di Dio? È forse il Nazareno che ti tortura, e non il Figlio di Dio? Tu subisci il tuo castigo e fingi di ignorare il suo nome?
Non dire Santo di Dio, ma Dio Santo. Tu immagini di sapere, ma non sai. O piuttosto sai, ma taci per malignità, poiché non è il Santo di Dio, ma Dio Santo. Dico tutto ciò affinché noi non sottoscriviamo le asserzioni del demonio, poiché non dice mai la verità.
SAN GIROLAMO

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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