Santa Messa Domenica 17 febbraio 2013

LA PAROLA
17 febbraio 2013
Domenica
Ss. Sette Fondatori O.S.M.
1a di Quaresima – I

PREGHIERA DEL MATTINO
Manifestati a noi, Signore, in questo tempo di grazia affinché, trovandoti, il nostro giudizio si risvegli. Il nostro cuore non sia ingannato dalla capacità seduttrice del mondo, né intimidito dalla sua violenza. Fa’ che conosciamo la tua vittoria sul nemico, perché, quando hai trionfato nel deserto, tutti gli uomini – che ti appartengono – hanno superato la prova. Fa’ che viviamo con te per conoscere e poter scegliere in ogni momento il cammino che conduce alla libertà.

ANTIFONA D’INGRESSO
Egli mi invocherà e io lo esaudirò; gli darò salvezza e gloria, lo sazierò con una lunga vita. (Sal 91,15-16)

COLLETTA
O Dio, nostro Padre, con la celebrazione di questa Quaresima, segno sacramentale della nostra conversione, concedi a noi tuoi fedeli di crescere nella conoscenza del mistero di Cristo e di testimoniarlo con una degna condotta di vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo…

PRIMA LETTURA (Dt 26,4-10)
Professione di fede del popolo eletto.
Dal libro del Deuteronomio
Mosè parlò al popolo, e disse: “Il sacerdote prenderà la cesta dalle tue mani e la deporrà davanti all’altare del Signore, tuo Dio, e tu pronuncerai queste parole davanti al Signore, tuo Dio: “Mio padre era un Arameo errante; scese in Egitto, vi stette come un forestiero con poca gente e vi diventò una nazione grande, forte e numerosa. Gli Egiziani ci maltrattarono, ci umiliarono e ci imposero una dura schiavitù. Allora gridammo al Signore, al Dio dei nostri padri, e il Signore ascoltò la nostra voce, vide la nostra umiliazione, la nostra miseria e la nostra oppressione; il Signore ci fece uscire dall’Egitto con mano potente e con braccio teso, spargendo terrore e operando segni e prodigi. Ci condusse in questo luogo e ci diede questa terra, dove scorrono latte e miele. Ora, ecco, io presento le primizie dei frutti del suolo che tu, Signore, mi hai dato”. Le deporrai davanti al Signore, tuo Dio, e ti prostrerai davanti al Signore, tuo Dio”.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 90)
R. Resta con noi, Signore, nell’ora della prova.
Chi abita al riparo dell’Altissimo
passerà la notte all’ombra dell’Onnipotente.
Io dico al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza,
mio Dio in cui confido». R.
Non ti potrà colpire la sventura,
nessun colpo cadrà sulla tua tenda.
Egli per te darà ordine ai suoi angeli
di custodirti in tutte le tue vie. R.
Sulle mani essi ti porteranno,
perché il tuo piede non inciampi nella pietra.
Calpesterai leoni e vipere,
schiaccerai leoncelli e draghi. R.
Lo libererò, perché a me si è legato,
lo porrò al sicuro, perché ha conosciuto il mio nome.
Mi invocherà e io gli darò risposta;
nell’angoscia io sarò con lui,
lo libererò e lo renderò glorioso. R.

SECONDA LETTURA (Rm 10,8-13)
Professione di fede di chi crede in Cristo.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, che dice [Mosè]? “Vicino a te è la Parola, sulla tua bocca e nel tuo cuore, cioè la parola della fede che noi predichiamo. Perché se con la tua bocca proclamerai: «Gesù è il Signore!», e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia, e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza.
Dice infatti la Scrittura: Chiunque crede in lui non sarà deluso. Poiché non c’è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. Infatti: Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato”.
Parola di Dio.

CANTO AL VANGELO (Mt 4,4)
R. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Non di solo pane vivrà l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
R. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

VANGELO (Lc 4,1-13)
Gesù fu guidato dallo Spirito nel deserto e tentato dal diavolo.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà l’uomo».
Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto».
Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano; e anche: Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra». Gesù gli rispose: «È stato detto: Non metterai alla prova il Signore Dio tuo».
Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.
Parola del Signore.

OMELIA
La Quaresima si apre con il racconto delle tentazioni di Gesù. Poste alla soglia del suo ministero pubblico, esse sono in qualche modo l’anticipazione delle numerose contraddizioni che Gesù dovrà subire nel suo itinerario, fino all’ultima violenza della morte. In esse è rivelata l’autenticità dell’umanità di Cristo, che, in completa solidarietà con l’uomo, subisce tutte le tentazioni tramite le quali il Nemico cerca di distoglierlo dalla sua completa sottomissione al Padre. “Cristo tentato dal demonio! Ma in Cristo sei tu che sei tentato” (sant’Agostino).
In esse viene anticipata la vittoria finale di Cristo nella risurrezione. Cristo inaugura un cammino – che è l’itinerario di ogni essere umano – dove nessuno potrà impedire che il disegno di Dio si manifesti per tutti gli uomini: la sua volontà di riscattarlo, cioè di recuperare per l’uomo la sovranità della sua vita in un libero riconoscimento della sua dipendenza da Dio.
È nell’obbedienza a Dio che risiede la libertà dell’uomo. L’abbandono nelle mani del Padre – “Io vivo per il Padre” – è la fonte dell’unica e vera libertà, che consiste nel rifiutare di venire trattati in modo diverso da quello che siamo. Il potere di Dio la rende possibile.

PREGHIERA SULLE OFFERTE
Si rinnovi, Signore, la nostra vita e col tuo aiuto si ispiri sempre più al sacrificio, che santifica l’inizio della Quaresima, tempo favorevole per la nostra salvezza. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE
“Solo al Signore Dio tuo ti prostrerai, lui solo adorerai”. (Lc 4,8)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE
Il pane del cielo che ci hai dato, o Padre, alimenti in noi la fede, accresca la speranza, rafforzi la carità, e ci insegni ad aver fame di Cristo, pane vivo e vero, e a nutrirci di ogni parola che esce dalla tua bocca. Per Cristo nostro Signore.

MEDITAZIONE Probabilmente nessuno di noi, nemmeno uno tra gli uomini, oserebbe gridare “no” di fronte a Dio. Eppure esistono mille modi di sottrarsi alla sua sovranità sulla storia.
Esiste una fondamentale tentazione dovuta alla concezione che l’uomo ha del tempo – cioè, del susseguirsi dei minuti e delle ore, nella sua propria storicità – e dello spazio. O noi utilizziamo il tempo e lo spazio come circostanze all’interno delle quali l’uomo può realizzare il suo progetto fantastico sulla vita (di potere, di vanità ed anche di perfezione), oppure concepiamo il tempo e lo spazio come dimensioni fisiche nelle quali Dio rivela il suo progetto di amore sulla nostra esistenza, il progetto che permette all’uomo di scoprire il gusto della vita, il senso ultimo delle cose.
La prima scelta, seguire le proprie fantasie, finisce inevitabilmente per soffocare e degradare fino al cinismo il cuore dell’uomo. Quello che è grave, è che il successo può essere ottenuto, all’inizio, con relativa facilità. Ed è grave perché questo successo iniziale ci mantiene nell’errore menzognero della nostra concezione. Vivere nel falso, significa perdere il proprio tempo, perdere la libertà.
Nel secondo caso, l’uomo riconosce la relazione tra tutto quello che esiste e il proprio cuore. Tempo e spazio non soffocano il cuore ma diventano il luogo di una Presenza che commuove il cuore dell’uomo, che fa avanzare la sua libertà, felice, nella giusta direzione. Guardare e avanzare nella giusta direzione. Ecco la vera conversione.
D. JAVIER CALAVIA BALDUZ

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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