SANTA MESSA DOMENICA 27MAGGIO

Domenica 27 Maggio 2018
S. Agostino di Canterbury
SS. TRINITÀ
Dt 4,32-34.39-40; Sal 32; Rm 8,14-17; Mt 28, 16-29
Beato il popolo scelto dal Signore

PREGHIERA DEL MATTINO 
Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, col santo battesimo hai posto la tua dimora nel mio cuore, così che io ti posso adorare in ogni istante e vivere in piena comunione con te. Padre, con la tua parola mi hai creato, perché la tua sapienza mi ha voluto fin dall’eternità. Figlio, con il tuo amore spinto fino alla morte e con il tuo sangue prezioso sparso sulla croce, mi hai riscattato dal potere delle tenebre donandomi il tuo regno. Spirito Santo, amore del Padre e del Figlio, effuso su di me, mi hai trasformato in una nuova creatura, donandomi un cuore nuovo per amare ogni creatura in te. Ti rendano gloria e ti servano tutti i popoli della terra. Per tutti secoli dei secoli. Amen!

ANTIFONA D’INGRESSO 
Sia benedetto Dio Padre, e l’unigenito Figlio di Dio, e lo Spirito Santo: perché grande è il suo amore per noi.

COLLETTA 
O Dio Padre, che hai mandato nel mondo il tuo Figlio, Parola di verità, e lo Spirito santificatore per rivelare agli uomini il mistero della tua vita, fa’ che nella professione della vera fede riconosciamo la gloria della Trinità e adoriamo l’unico Dio in tre persone. Per il nostro Signore Gesù Cristo…

PRIMA LETTURA  
Osserva dunque le sue leggi e i suoi comandi che oggi ti do.
Dal libro dei Deuteronomio 4,32-34.39-40
Mosè parlò al popolo dicendo: «Interroga pure i tempi antichi, che furono prima dite: dal giorno in cui Dio creò l’uomo sulla terra e da un’estremità all’altra dei cieli, vi fu mai cosa grande come questa e si udì mai cosa simile a questa? Che cioè un popolo abbia udito la voce di Dio parlare dal fuoco, come l’hai udita tu, e che rimanesse vivo? O ha mai tentato un dio di andare a scegliersi una nazione in mezzo a un’altra con prove, segni, prodigi e battaglie, con mano potente e braccio teso e grandi terrori, come fece per voi il Signore, vostro Dio, in Egitto, sotto i tuoi occhi? Sappi dunque oggi e medita bene nel tuo cuore che il Signore è Dio lassù nei cieli e quaggiù sulla terra; non ve n’è altro. Osserva dunque le sue leggi e i suoi comandi che oggi ti do, perché sia felice tu e perché tu resti a lungo nel paese che il Signore, tuo Dio, ti dà per sempre.
Parola di Dio. 

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 32)
R. Beato il popolo scelto dal Signore.
Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell’amore del Signore è piena la terra. R.
Dalla parola del Signore furono fatti i cieli,
dal soffio della sua bocca ogni loro schiera.
Perché egli parlò e tutto fu creato,
comandò e tutto fu compiuto. R.
Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.R.
L’anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo. R.
SECONDA LETTURA  
Avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!».
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani 8,14-17
Fratelli, tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!». Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se davvero prendiamo parte alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria.
Parola di Dio. 

CANTO AL VANGELO (Ap 1,8)
Alleluia, alleluia.
Gloria al Padre, al Figlio, allo Spirito Santo:
a Dio che è, che era e che viene.
Alleluia.

VANGELO  
Battezzate tutti i popoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni 28- 16-20
In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».
Parola del Signore. 

OMELIA 
Il Signore è Dio nei cieli. È Dio quaggiù sulla terra. È un Dio vicino. È un Dio con noi. Siamo il suo popolo. La sua famiglia. Da sempre e per sempre. È un Dio che ci parla, e ci dice che la pienezza della gioia è possibile, per noi e per i nostri ?gli. Ci dice che nel paese della gioia possiamo abitare a lungo, perché Dio ce l’ha donato per sempre. Per amore ci ha scelti, per amore ci ha regalato i suoi doni. Siamo nel suo cuore, noi e le generazioni dopo di noi. Di generazione in generazione. Anche il Signore li ha incontrati, sulla sua strada. Ha voluto conoscerli, guardarli in faccia. Sono parte della vita. Il cielo si tocca attraverso la croce. Ma Cristo sta lì, appeso alla croce, con i chiodi e la corona di spine, per dirci che se partecipiamoalla sua sofferenza (che è la nostra sofferenza di uomini) parteciperemo alla sua gioia. Non è una pacca sulla spalla. Non è il «mal comune mezzo gaudio» a cui pensiamo talvolta di poterci aggrappare. È una garanzia, una promessa che si è già avverata. Risorgere è possibile. Ora siamo liberi di risorgere. Liberi dalla morte. Ma c’è di più. In questa promessa il Signore non ci lascia soli, lui che e il Dio con noi. Anche quando non lo vogliamo, anche quando non lo cerchiamo, anche quando crediamo di farcela senza il suo amore: non si arrende, non rinuncia a incontrarci e a chiederci, in quell’incontro, di essere noi stessi. Conosce il nostro cuore, ?n nei suoi nascondigli più bui, e in quel buio ci ama ancora di più. Ci ama come nessun altro. In quel buio ci vuole come ?gli, e un Padre non può non ascoltare il grido di un ?glio. Non può, se è un Padre. Non abbiamo ricevuto uno spirito da schiavi, per ricadere continuamente nella paura. Siamo ?gli e il nostro grido non resterà inascoltato. L’anima nostra attende il Signore, da lui viene la nostra speranza. È il Dio che risponde con la fedeltà alle nostre infedeltà a noi stessi. Colui che, proprio quando l’abbandono ci spoglia, la solitudine ci disarma, la disperazione è prossima ad annientarci, è lì accanto, a dirci: ecco, io sono con voi tutti giorni, ?no alla ?ne del mondo. Sono con voi: nel fango e tra le stelle. Ogni istante, ?no alla ?ne. Ogni istante, ?no a un nuovo inizio.
PREGHIERA SULLE OFFERTE 
Invochiamo il tuo nome, Signore, su questi doni che ti presentiamo: consacrali con la tua potenza e trasforma tutti noi in sacrificio perenne a te gradito. Per Cristo nostro Signore.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE 
Voi siete figli di Dio: egli ha mandato nei vostri cuori lo Spirito del Figlio suo, che grida “Abbà, Padre”.

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE
Signore Dio nostro, la comunione al tuo sacramento, e la professione della nostra fede in te, unico Dio in tre persone, ci sia pegno di salvezza dell’anima e del corpo. Per Cristo nostro Signore.

MEDITAZIONE 
Il dono della salvezza dell’uomo da parte di Dio comprende: 1) la giustificazione, 2) il dono dello Spirito Santo. Un padre si manifesta giusto verso il figlio che sbagliando si è ammalato, quando lo cura e lo salva. Dio si mostra giusto verso l’uomo peccatore riconquistandolo a sé e salvandolo. Per questo ha sacrificato suo Figlio sulla croce: per essere giusto. “È stato Dio a voler riconciliare a sé il mondo in Cristo non imputando agli uomini le loro colpe”, e prestabilendo Gesù “a servire come strumento di espiazione per mezzo della fede, nel suo sangue, al fine di manifestare la sua giustizia…”. L’uomo peccatore viene riconciliato con Dio quando accetta che Gesù per amore abbia sparso il suo sangue per lui. Aver fede nel sangue di Gesù significa: 1) credere che egli ci ha amato fino a darci un’eterna speranza che nessuna colpa umana potrà mai annullare; 2) nel suo sangue egli ha cancellato tutte le nostre colpe dandoci l’innocenza; 3) il suo sangue è il prezzo pagato da Gesù per riscattarci e sottrarci dal potere del peccato. L’uomo è reso giusto davanti a Dio, cioè senza peccato e gradito a Dio, quando per la fede accoglie queste realtà nella sua vita dalle mani di Dio, per mezzo della predicazione della Chiesa. Allora “tutto concorre al bene di coloro che amano Dio”, anche le colpe, poiché “laddove è abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia”. L’uomo giustificato e riconciliato con Dio viene battezzato nello Spirito Santo che lo introduce nella comunione trinitaria, conforma la sua vita a quella di Cristo Gesù, lo innesta nel corpo di Cristo, lo guida alla conoscenza della verità e lo destina alla gloria eterna. Durante la storia della Chiesa, molte eresie hanno cercato di negare la divinità del Cristo, il che equivale a negare che Dio ci ama e si è donato a noi; o la sua umanità, che equivale a negare la realtà della Rivelazione. Per questo l’apostolo Giovanni ammonisce: “Ogni Spirito che riconosce che Gesù Cristo è venuto nella carne è da Dio”, e ancora: “Chi va oltre e non si attiene alla dottrina del Cristo, non possiede Dio. Chi si attiene alla dottrina, possiede il Padre e il Figlio”. Come Pietro, anche noi dobbiamo confessare apertamente: “Tu sei il Cristo il Figlio del Dio vivente”.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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