Santa Messa Domenica 28 Aprile

 

LA PAROLA
28 aprile 2013 
Domenica
S. Pietro Chanel (mf)
5.a di Pasqua (C) – I

PREGHIERA DEL MATTINO
Signore, mio Dio, è con te che voglio cominciare questa nuova giornata. Ti ringrazio di questa mattina, e di essere sempre presente per me. Tu mi hai mostrato in tuo Figlio fino a che punto vuoi esserci vicino, e l’hai mostrato a me e a tutti gli uomini. Il suo amore ci fa vedere il cammino. È il tuo amore che vogliamo vivere. Tuo Figlio ci ha lasciato in testamento un comandamento: dobbiamo amarci gli uni gli altri come egli stesso ci ha amati. Concedimi la forza di amare anche coloro che non mi invitano a farlo e di riconoscere anche in loro il volto di tuo Figlio. Fammi diventare oggi il segno del tuo amore, affinché altri possano riconoscerti. Amen.

ANTIFONA D’INGRESSO
Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto prodigi; a tutti i popoli ha rivelato la salvezza. Alleluia. Sal 98

COLLETTA
O Padre, che ci hai donato il Salvatore e lo Spirito Santo, guarda con benevolenza i tuoi figli di adozione, perché a tutti i credenti in Cristo sia data la vera libertà e l’eredità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo…

PRIMA LETTURA (At 14,21b-27)
Riferirono alla Chiesa tutto quello che Dio aveva fatto per mezzo loro.
Dagli Atti degli Apostoli
In quel tempo, Paolo e Barnaba ritornarono a Listra, Icònio e Antiòchia, confermando i discepoli ed esortandoli a restare saldi nella fede «perché – dicevano – dobbiamo entrare nel regno di Dio attraverso molte tribolazioni».
Designarono quindi per loro in ogni Chiesa alcuni anziani e, dopo avere pregato e digiunato, li affidarono al Signore, nel quale avevano creduto. Attraversata poi la Pisìdia, raggiunsero la Panfìlia e, dopo avere proclamato la Parola a Perge, scesero ad Attàlia; di qui fecero vela per Antiòchia, là dove erano stati affidati alla grazia di Dio per l’opera che avevano compiuto.
Appena arrivati, riunirono la Chiesa e riferirono tutto quello che Dio aveva fatto per mezzo loro e come avesse aperto ai pagani la porta della fede.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 144)
R. Benedirò il tuo nome per sempre, Signore.
Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature. R.
Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza. R.
Per far conoscere agli uomini le tue imprese
e la splendida gloria del tuo regno.
Il tuo regno è un regno eterno,
il tuo dominio si estende per tutte le generazioni. R.

SECONDA LETTURA (Ap 21,1-5a)
Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi.
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo
Io, Giovanni, vidi un cielo nuovo e una terra nuova : il cielo e la terra di prima infatti erano scomparsi e il mare non c’era più.
E vidi anche la città santa, la Gerusalemme nuova, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. Udii allora una voce potente, che veniva dal trono e diceva: «Ecco la tenda di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro ed essi saranno suoi popoli ed egli sarà il Dio con loro, il loro Dio. E asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non vi sarà più la morte né lutto né lamento né affanno, perché le cose di prima sono passate».
E Colui che sedeva sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose».
Parola di Dio.

CANTO AL VANGELO (Gv 13,34)
R. Alleluia, alleluia.
Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore:
come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
R. Alleluia.

VANGELO (Gv 13,31-33a.34-35)
Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
Quando Giuda fu uscito [dal cenacolo], Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito.
Figlioli, ancora per poco sono con voi. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri».
Parola del Signore.

OMELIA
Il Vangelo di oggi ci trasmette il testamento di Gesù. È diretto ai suoi discepoli, turbati dalla partenza di Giuda. Ma è anche diretto ai numerosi discepoli che succedono a loro e vivono il periodo di Pasqua alla ricerca di un orientamento. Sono soprattutto essi che trovano qui una risposta alle loro domande: Che cosa è successo di Gesù? Ritornerà? Come incontrarlo? Che cosa fare adesso? Sono alcune delle domande che capita anche a noi di fare.
In fondo, il Vangelo ci dà una risposta molto semplice: è un nuovo comandamento: “Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amati”. Ma se ci si dedica a seguire questo comandamento, ci si accorge molto presto che l’amore non si comanda. Eppure, se si è capaci di impegnarsi ad amare il proprio prossimo per amore di Gesù – come egli stesso ha fatto – si trova ben presto la risposta a parecchie altre domande. Ci si rende conto che il cammino di Gesù è un cammino di vita, per lui ma anche per molte altre persone intorno a lui.

PREGHIERA SULLE OFFERTE
O Dio, che in questo scambio di doni ci fai partecipare alla comunione con te, unico e sommo bene, concedi che la luce della tua verità sia testimoniata dalla nostra vita. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE
“Amatevi gli uni gli altri, come io ho amato voi”, dice il Signore. Alleluia. (Gv 13,34)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE
Assisti, Signore, il tuo popolo, che hai colmato della grazia di questi santi misteri, e fa’ che passiamo dalla decadenza del peccato alla pienezza della vita nuova. Per Cristo nostro Signore.

MEDITAZIONE
Imitiamo gli apostoli nelle loro virtù. Non saremo loro inferiori in nulla. Non sono i loro miracoli, infatti, che li fecero apostoli; è la santità della loro vita. È da ciò che si riconosce una figura veramente apostolica, la fisionomia di un discepolo di Cristo. Questo marchio l’ha chiaramente donato il Signore stesso. Infatti, quando ha voluto disegnare il ritratto dei suoi discepoli e porre in rilievo il segno che avrebbe distinto i suoi apostoli, disse: “Ecco da cosa gli uomini riconosceranno che voi siete miei discepoli”. Forse dai prodigi che operavano? Dai morti che risuscitavano? Nient’affatto! E da che cosa, allora? “Ecco da che cosa gli uomini riconosceranno in voi i miei discepoli: dall’amore che avrete l’uno per l’altro”.
Ora, l’amore non è una questione di miracoli, ma di virtù: “L’amore compie la legge”. Così eccovi ciò che distingue i discepoli, ciò che rivela gli apostoli, la loro fisionomia, la loro vera immagine. Perché cercare più lontano? Il Signore stesso dipinge i suoi discepoli con un solo tratto, che è quello dell’amore.
Abbiate in voi l’amore e sarete tra gli apostoli, persino in prima fila tra loro! “Se tu mi ami” ha detto Gesù a Pietro, “sii il pastore delle mie pecore!”. Qui ancora, notate, è la virtù che è messa in valore: lo zelo, la compassione, la fatica del comandamento, la dimenticanza del proprio interesse, la preoccupazione di adempire i doveri del proprio compito pastorale, tutto ciò è frutto della virtù dell’amore; non dei miracoli e dei prodigi, ma dell’amore.
SAN GIOVANNI CRISOSTOMO

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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