SANTA MESSA DOMENICA 3 DICEMBRE

Domenica 3 Dicembre 2017      
S. Francesco Saverio (m)
1.a Domenica di Avvento
Signore, fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi
Liturgia: Is 63,16b-17.19b; 64,2-7; Sal 79; 1Cor 1,3-9; Mc 13,33-37
PREGHIERA DEL MATTINO
Signore Gesù Cristo, tu non sei mai lontano da chi ti ama, lo sappiamo, ma desideriamo vederti ancora più da vicino, per poter contemplare il tuo volto. Rendi questo desiderio ancora più vivo nei nostri cuori e mantienici saldi e sicuri fino al giorno della tua venuta. Possa la nostra preparazione in questo tempo di Avvento essere fatta in questo spirito di gioiosa attesa.

ANTIFONA D’INGRESSO 
A te, Signore, elevo l’anima mia, Dio mio, in te confido: che io non sia confuso. Non trionfino su di me i miei nemici. Chiunque spera in te non resti deluso. (Sal 25,1-3)

COLLETTA
O Dio, nostro Padre, nella tua fedeltà che mai viene meno ricordati di noi, opera delle tue mani, e donaci l’aiuto della tua grazia, perché attendiamo vigilanti con amore irreprensibile la gloriosa venuta del nostro redentore, Gesù Cristo tuo Figlio. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA  
Se tu squarciassi i cieli e scendessi! 
Dal libro del profeta Isaia 63,16b-17.19b; 64,1-7
Tu, Signore, tu sei nostro padre, da sempre ti chiami nostro redentore. Perché, Signore, ci lasci vagare lontano dalle tue vie e lasci indurire il nostro cuore, così che non ti tema? Ritorna per amore dei tuoi servi, per amore delle tribù, tua eredità. Se tu squarciassi i cieli e scendessi! Davanti a te sussulterebbero i monti. Quando tu compivi cose terribili che non attendevamo, tu scendesti e davanti a te sussultarono i monti. Mai si udì parlare da tempi lontani, orecchio non ha sentito, occhio non ha visto che un Dio, fuori di te, abbia fatto tanto per chi confida in lui. Tu vai incontro a quelli che praticano con gioia la giustizia e si ricordano delle tue vie. Ecco, tu sei adirato perché abbiamo peccato contro di te da lungo tempo e siamo stati ribelli. Siamo divenuti tutti come una cosa impura, e come panno immondo sono tutti i nostri atti di giustizia; tutti siamo avvizziti come foglie, le nostre iniquità ci hanno portato via come il vento. Nessuno invocava il tuo nome, nessuno si risvegliava per stringersi a te; perché tu avevi nascosto da noi il tuo volto, ci avevi messo in balìa della nostra iniquità. Ma, Signore, tu sei nostro padre; noi siamo argilla e tu colui che ci plasma, tutti noi siamo opera delle tue mani.
Parola di Dio. 

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 79) 
R. Signore, fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi.
Tu, pastore d’Israele, ascolta,
seduto sui cherubini risplendi.
Risveglia la tua potenza
e vieni a salvarci. R.
Dio degli eserciti, ritorna!
Guarda dal cielo e vedi
e visita questa vigna,
proteggi quello che la tua destra ha piantato,
il figlio dell’uomo che per te hai reso forte. R.
Sia la tua mano sull’uomo della tua destra,
sul figlio dell’uomo che per te hai reso forte.
Da te mai più ci allontaneremo,
facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome. R.

SECONDA LETTURA 

Aspettiamo la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo. 
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi 1Cor 1,3-9
Fratelli, grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo!
Rendo grazie continuamente al mio Dio per voi, a motivo della grazia di Dio che vi è stata data in Cristo Gesù, perché in lui siete stati arricchiti di tutti i doni, quelli della parola e quelli della conoscenza. La testimonianza di Cristo si è stabilita tra voi così saldamente che non manca più alcun carisma a voi, che aspettate la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo. Egli vi renderà saldi sino alla fine, irreprensibili nel giorno del Signore nostro Gesù Cristo. Degno di fede è Dio, dal quale siete stati chiamati alla comunione con il Figlio suo Gesù Cristo, Signore nostro!
Parola di Dio. 

CANTO AL VANGELO (Sal 85,8)

R. Alleluia, alleluia.
Mostraci, Signore, la tua misericordia
e donaci la tua salvezza.
R. Alleluia.

VANGELO 
Vegliate: non sapete quando il padrone di casa ritornerà. 
+ Dal Vangelo secondo Marco 13,33-37
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare. Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati. Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».
Parola del Signore. 

OMELIA 
L’anno B del ciclo triennale delle letture è l’anno di Marco. Eppure non si comincia dal paragrafo iniziale del suo Vangelo, che sarà oggetto di lettura nella settimana prossima: si parte dal punto in cui terminerà la penultima settimana dell’anno, con l’annuncio del ritorno di Cristo: “Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria”. A prima vista, ciò può sembrare strano ed illogico. Invece, nella liturgia, c’è un’estrema sottigliezza nell’effettuare il cambiamento di tono: la nostra attenzione, che nelle ultime settimane era centrata sul giudizio e sulla fine del mondo, si sposta ora sul modo di accogliere Cristo: non con paura, ma con impazienza, proprio come un servo che attende il ritorno del padrone (Mc 13,35). In quanto preparazione al Natale, l’Avvento deve essere un tempo di attesa nella gioia. San Paolo interpreta il nostro periodo d’attesa come un tempo in cui dobbiamo testimoniare Cristo: “Nessun dono di grazia più vi manca, mentre aspettate la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo” (1Cor 1,7).

PREGHIERA SULLE OFFERTE 
Accogli, Signore, il pane e il vino, dono della tua benevolenza, e fa’ che l’umile espressione della nostra fede sia per noi pegno di salvezza eterna. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE 
“State attenti, vegliate, perché non sapete il momento e l’ora”, dice il Signore. (cf. Mc 13,33)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE
La partecipazione a questo sacramento, che a noi pellegrini sulla terra rivela il senso cristiano della vita, ci sostenga, Signore, nel nostro cammino e ci guidi ai beni eterni. Per Cristo nostro Signore.

MEDITAZIONE 
Anno dopo anno, il tempo scorre in silenzio; il ritorno di Cristo si avvicina sempre di più. Se potessimo almeno avvicinarci al cielo come egli si avvicina alla terra! Fratelli, pregate perché egli vi dia il coraggio di cercarlo in tutta sincerità. Pregate perché egli vi renda ardenti. Voi avete soltanto un compito: quello di seguirlo portando la vostra croce. Decidetevi a compiere tale dovere cercandone la forza in lui; in questo modo non vi lascerete più ingannare da ombre di religioni”, da parole, da contestazioni, da ideologie, da dichiarazioni grandiose, da scusanti, da promesse e da minacce. Pregate perché vi conceda un cuore, come lo definiscono le Scritture, buono ed onesto, un cuore perfetto e, senza aspettare, cominciate subito ad obbedire a Dio. È meglio l’obbedienza, anche se limitata a cose di poco conto, piuttosto che la disobbedienza assoluta; ogni affermazione non accompagnata dall’obbedienza è simulazione ed inganno. Ogni forma di religione, che non vi avvicini a Dio, è una “religione” del mondo terreno. Dovete, invece, cercare il suo volto, e l’obbedienza è il solo modo per cercarlo. Tutti i vostri doveri si riducono all’obbedienza. Come potreste credere alle verità che vi ha rivelato, come potreste basare la vostra vita sui suoi comandamenti, come potreste essere pronti alle sue richieste, come potreste fare parte del suo popolo e della sua Chiesa, se non perché Dio stesso ve l’ha chiesto? Ma fare ciò che vi chiede significa obbedire, ed obbedirgli significa avvicinarsi a lui. Ogni atto d’obbedienza ci avvicina a Dio, che non è affatto lontano ma, nonostante le apparenze, molto vicino, appena oltre la materialità di questo mondo: il cielo e la terra costituiscono un velo trasparente posto fra noi e lui; verrà un giorno in cui Dio stesso strapperà questo velo e si mostrerà a noi. Allora, a seconda del modo in cui l’avremo atteso, egli ci ricompenserà. Se ci saremo dimenticati di lui, non ci riconoscerà, ma “Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli…” (Lc 12,37). Possa essere questa la sorte di ognuno di noi! Difficile è, certo, riuscirci, ma doloroso fallire. La vita è breve, la morte è certa, mentre il mondo futuro è eterno.
Card. JOHN HENRY NEWMAN, 1801-1890, Parochial and Plain Sermons IV, Serm. 22


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Gibran
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Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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