SANTA MESSA DOMENICA 3 MARZO

Domenica 3 Marzo 2019
Ss. Marino e Asterio; S. Cunegonda
8.a Tempo Ordinario
Sir 27,5-8(NV); Sal 91; 1Cor 15,54-58; Lc 6,39-45

È bello rendere grazie al Signore.

PREGHIERA DEL MATTINO 
Noi ti lodiamo, Padre: tu fai levare il sole su di un mondo pasquale – affinché noi sappiamo che la notte non è eterna. Noi ti ringraziamo per tuo Figlio Gesù, che si è fatto uomo ed è morto – affinché noi siamo sicuri della vita, oltre la morte. Noi ti preghiamo all’inizio di questa giornata, che tu ci offri – affinché noi diventiamo una comunità, e i testimoni della tua presenza.

 

ANTIFONA D’INGRESSO

Il Signore è mio sostegno, mi ha liberato e mi ha portato al largo, è stato lui la mia salvezza, perché mi vuol bene. (Sal 18,19-20)

 

COLLETTA

Concedi, Signore, che il corso degli eventi nel mondo si svolga secondo la tua volontà nella giustizia e nella pace, e la tua Chiesa si dedichi con serena fiducia al tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo…

PRIMA LETTURA

Non lodare nessuno prima che abbia parlato

Dal libro del Siràcide 27,5-8

Quando si scuote un setaccio restano i rifiuti; così quando un uomo discute, ne appaiono i difetti. I vasi del ceramista li mette a prova la fornace, così il modo di ragionare è il banco di prova per un uomo. Il frutto dimostra come è coltivato l’albero, così la parola rivela i pensieri del cuore. Non lodare nessuno prima che abbia parlato, poiché questa è la prova degli uomini.

Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 91) 
R. È bello rendere grazie al Signore.

È bello rendere grazie al Signore
e cantare al tuo nome, o Altissimo,
annunciare al mattino il tuo amore,
la tua fedeltà lungo la notte. R.
Il giusto fiorirà come palma,
crescerà come cedro del Libano;
piantati nella casa del Signore,
fioriranno negli atri del nostro Dio. R.
Nella vecchiaia daranno ancora frutti,
saranno verdi e rigogliosi,
per annunciare quanto è retto il Signore,
mia roccia: in lui non c’è malvagità. R.
CANTO AL VANGELO 
Alleluia, alleluia.
Risplendete come astri nel mondo,
tenendo salda la parola di vita.
Alleluia.

VANGELO 
La bocca esprime ciò che dal cuore sovrabbonda
+ Dal Vangelo secondo Luca 6,39-45

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: «Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro. Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello. Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo. L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda».
Parola del Signore. 

OMELIA 
La correzione dei fratelli non solo è necessaria, è anche obbligatoria. Ci sono delle modalità che vanno osservate, altrimenti i danni che si producono sono gravissimi. Tutte le Lettere di San Paolo hanno un solo fine: correggere ogni deviazione, frutto di pensiero umano che si è introdotto nel mistero della fede. Camminare con una falsa fede, o una fede con elementi di non verità nel suo seno, compromette tutto il percorso. Non solo Paolo stesso corregge, personalmente o per Lettera, ma invita i discepoli di Gesù a correggersi gli uni gli altri. Ecco cosa scrive ai Tessalonicesi. Quelli che dormono, infatti, dormono di notte; e quelli che si ubriacano, di notte si ubriacano. Noi invece, che apparteniamo al giorno, siamo sobri, vestiti con la corazza della fede e della carità, e avendo come elmo la speranza della salvezza. Dio infatti non ci ha destinati alla sua ira, ma ad ottenere la salvezza per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo. Egli è morto per noi perché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui. Perciò confortatevi a vicenda e siate di aiuto gli uni agli altri, come già fate. Vi preghiamo, fratelli, di avere riguardo per quelli che faticano tra voi, che vi fanno da guida nel Signore e vi ammoniscono; trattateli con molto rispetto e amore, a motivo del loro lavoro. Vivete in pace tra voi. Vi esortiamo, fratelli: ammonite chi è indisciplinato, fate coraggio a chi è scoraggiato, sostenete chi è debole, siate magnanimi con tutti. Badate che nessuno renda male per male ad alcuno, ma cercate sempre il bene tra voi e con tutti. Siate sempre lieti, pregate ininterrottamente, in ogni cosa rendete grazie: questa infatti è volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi. Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie. Vagliate ogni cosa e tenete ciò che è buono. Astenetevi da ogni specie di male (1Ts 5,7-22). Gesù chiede la correzione, dona però una regola alla quale sempre ci si deve attenere. Poiché ogni suo discepolo è chiamato alla correzione dei fratelli, lui è obbligato ad essere irreprensibile in ogni cosa. La sua esemplarità dovrà essere perfetta nella dottrina, nella morale, nelle parole, nelle opere, dinanzi a Dio e agli uomini. Uno che ha bisogno di essere riportato sulla retta via non può pretendere di correggere l’altro. Anche se volesse, non potrebbe. Gli mancano le virtù per farlo. Sempre si corregge dalla verità, dalle virtù, dalla santità, dall’osservanza della Parola, dall’obbedienza ai Comandamenti, da una vita evangelicamente corretta. Si corregge avendo gli occhi dell’amore del Padre, il cuore di Cristo e della sua carità crocifissa, la sapienza dello Spirito Santo. Se fatta dalla luce evangelica la correzione produrrà sempre buoni frutti. La correzione prima di ogni cosa deve illuminare la mente con la purissima conoscenza della verità del mistero di Cristo Gesù, nel quale è racchiuso ogni altro mistero e dal quale ogni mistero si conosce nella sua scienza più perfetta. Alla luce sul mistero di Gesù sempre si deve aggiungere la sana moralità che da esso scaturisce. Quando vi è confusione morale è segno che vi è confusione nella luce del mistero di Gesù. Oggi la confusione regna a livello universale perché chi soffre è il mistero di Cristo. Tutto è da Cristo, in Cristo, per Cristo. Se si dichiara che Cristo non è più necessario per andare al Padre, tutto diviene non più necessario di quanto scaturisce dal Vangelo. Senza Cristo, la Chiesa è simile ad un oceano senz’acqua. È la morte.

Madre di Dio, Angeli, Santi, aiutateci a riportare Cristo nella Chiesa con potenza. (Movimento Apostolico)

PREGHIERA SULLE OFFERTE
O Dio, da te provengono questi doni e tu li accetti in segno del nostro servizio sacerdotale: fa’ che l’offerta che ascrivi a nostro merito ci ottenga il premio della gioia eterna. Per Cristo nostro Signore.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE
Voglio cantare a Dio per il bene che mi ha fatto, voglio lodare il nome del Signore Altissimo. (Sal 13,6)
PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE
Padre misericordioso, il pane eucaristico che ci fa tuoi commensali in questo mondo, ci ottenga la perfetta comunione con te nella vita eterna. Per Cristo nostro Signore.
PREGHIERA DELLA SERA 
Signore, come è grande il mistero trinitario dell’amore in cui ogni persona è una, ma indivisibile dall’altra perché si dà ad essa! Come è bello il mistero dell’unità del tuo corpo nell’unanimità dei cuori che tu hai unito grazie allo Spirito! Come è bello il coro di voci così diverse eppure armoniosamente unite, poiché tutte occupano il loro posto nel grande edificio del tuo tempio che riecheggia della lode all’unico Dio, che si è unito alla sua amata creatura!


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Gibran
Gibran, Gesú Figlio dell’Uomo. Leggi e commenta il testo!

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Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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